Ex "Amore, sesso, tradimenti" Voglia di cambiare qualcosa nella vita ... Libri, film e serie tv. Quotidianità e dintorni. Online dal 2008
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L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)
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martedì 28 settembre 2010
n. 949 - Se lui è un osso duro, cosa fate?
FRAMMENTO 18 per Penelope.
Continua la storia di Francesca che, perduto il lavoro, non si rassegna, ma non riesce nemmeno a dimostrarsi felice, stando con il fidanzato Giorgio. Francesca racconta all'amica Emma di aver trovato un lavoro in un paesino in montagna. Dopo settimane, Giorgio va a trovarla, ma l'incontro è un disastro. Al ritorno, il suo capo Piero la invita a cena da lui e la fa riflettere sul suo fidanzamento. Le riflessioni di Francesca continuano con Rita, una ragazza che vive in quel paesino. Francesca incontra Roberto, nipote di Piero, e se ne sente attratta. Da quel giorno non è più la stessa cosa per Francesca, che lascia Giorgio.
Buona lettura!
«L’ho lasciato. Era una storia così esile, in fondo. Come fossimo solo amici».
Per un po’ lui rimane in silenzio. Poi sorride: «Guarda che Roberto è un osso duro».
Mi sento avvampare. Si notava così tanto?
«Credi che non me ne sia accorto?» continua. «Hai fatto bene a lasciare quell’altro, non era amore il vostro. Ti avverto però che Roberto è uno scapolo nato. Non ha mai voluto legarsi con nessuna».
Voi, che cosa ne pensate?
Adorate le sfide o lascereste subito perdere?
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domenica 26 settembre 2010
n. 997 - Fine e inizio di Rosmunde Pilcher
Fine e inizio: questo è il titolo di un racconto della Pilcher che un po' mi ha, non delusa, ma fatta riflettere sui casi della vita. Questo secondo racconto, contenuto nella raccolta Fiori nella pioggia, mi ha, da una parte, alterata, e dall'altra, tranquillizzata, perché ha dentro tanto. Tutte le emozioni positive e i conflitti interiori che si possono manifestare nell'animo umano.
E' la storia di Tom, felicemente fidanzato con Elaine, che torna nella casa della zia Mabel, dove era solito trascorrere le vacanze insieme ad altri bambini, cugini e amici. Lì ritrova Kitty, che lui credeva sua cugina, perché tale è stato abituato a considerarla sin da piccolo. Kitty è la classica ragazza sfortunata che continua a vivere in maniera egocentrica, soltanto perché odia sentirsi dire cosa fare.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Il finale può apparire scontato, però, qualcosa si è ribellato dentro Pupottina che non voleva che le cose andassero a finire così, sebbene fosse la giusta strada percorribile dall'amore.
La zia abbandona il castello e Tom decide di aiutare Kitty per il resto della sua vita, perché, nel fondo del suo cuore, l'ha sempre amata.
A Pupottina non è andato a genio questo finale, pur essendo l'unico possibile.
Può un uomo, che ha un rapporto felice, rinunciarvi per tornare indietro nel tempo, ad un amore che forse era già nato nell'infanzia ...
Una citazione di Rosmunde Pilcher, che Pupottina sente di dover fare, è "Una persona che non ha mai fatto un errore, non ha mai fatto nulla".
Avete letto anche voi questo racconto?
Voi, che cosa ne pensate di questo tipo di storia d'amore?
E' la storia di Tom, felicemente fidanzato con Elaine, che torna nella casa della zia Mabel, dove era solito trascorrere le vacanze insieme ad altri bambini, cugini e amici. Lì ritrova Kitty, che lui credeva sua cugina, perché tale è stato abituato a considerarla sin da piccolo. Kitty è la classica ragazza sfortunata che continua a vivere in maniera egocentrica, soltanto perché odia sentirsi dire cosa fare.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Il finale può apparire scontato, però, qualcosa si è ribellato dentro Pupottina che non voleva che le cose andassero a finire così, sebbene fosse la giusta strada percorribile dall'amore.
La zia abbandona il castello e Tom decide di aiutare Kitty per il resto della sua vita, perché, nel fondo del suo cuore, l'ha sempre amata.
A Pupottina non è andato a genio questo finale, pur essendo l'unico possibile.
Può un uomo, che ha un rapporto felice, rinunciarvi per tornare indietro nel tempo, ad un amore che forse era già nato nell'infanzia ...
Una citazione di Rosmunde Pilcher, che Pupottina sente di dover fare, è "Una persona che non ha mai fatto un errore, non ha mai fatto nulla".
Avete letto anche voi questo racconto?
Voi, che cosa ne pensate di questo tipo di storia d'amore?
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sabato 25 settembre 2010
Pochi inutili nascondigli di Giorgio Faletti
E' una raccolta di racconti.
Pupottina ha letto:
Una gomma e una matita
L'ultimo venerdì della signora Kliemann
Pupottina ha letto:
Una gomma e una matita
L'ultimo venerdì della signora Kliemann
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Fiori nella pioggia di Rosmunde Pilcher
E' una raccolta di racconti.
Pupottina ha letto:
La casa della bambola
Fine e inizio
Christabel
Fiori nella pioggia
Schermaglie d'amore
Il giorno delle more
Pupottina ha letto:
La casa della bambola
Fine e inizio
Christabel
Fiori nella pioggia
Schermaglie d'amore
Il giorno delle more
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venerdì 24 settembre 2010
n. 996 - Ogni tanto bisogna tambasiàre
Cari Amici Blogger,
leggendo Camilleri, Kevin ha trovato quel qualcosa che ogni tanto fa Pupottina, quando ha questioni che non riesce a risolvere. L'inizio di questa sua riflessione è iniziata guardando uno spettacolo di Paolo Migone in cui lui parlava di sua moglie e diceva che, quando rientra a casa, stanco, dopo una giornata di lavoro, la vede intenta nelle faccende domestiche a trotterellare da una stanza all'altra con delle camicie perfettamente stirate alla ricerca di un posto dove riporle. Tutto gli sembra inquietante, poiché pare lei lo faccia sempre. Ma anche qui c'è un mistero e Paolo Migone ha scoperto che le sopracitate camicie sono di cartongesso ... eheheheh.
Non ho trovato lo sketch di cui parlo, ma anche questo è carino.
Pupottina lo fa spesso, quando è nervosa, pensierosa, ansiosa, stanca. Anche lei si mette a "tambasiàre" cioè "girella di stanza in stanza senza uno scopo". Pupottina aggiungerebbe "apparentemente" senza uno scopo ... perché, quando uno o una gira, è perché in realtà qualcosa c'è ... e la questione va presa di petto.
E quindi il suo Kevin, prendendo spunto da Camilleri, ha trovato un modo per identificare questo movimento frenetico di Pupottina ... per l'appunto "TAMBASIàRE". Per chi volesse dei chiarimenti, li trova QUI.
Capita anche a voi di "tambasiàre"?
Lo fate solo la sera o anche al mattino?
leggendo Camilleri, Kevin ha trovato quel qualcosa che ogni tanto fa Pupottina, quando ha questioni che non riesce a risolvere. L'inizio di questa sua riflessione è iniziata guardando uno spettacolo di Paolo Migone in cui lui parlava di sua moglie e diceva che, quando rientra a casa, stanco, dopo una giornata di lavoro, la vede intenta nelle faccende domestiche a trotterellare da una stanza all'altra con delle camicie perfettamente stirate alla ricerca di un posto dove riporle. Tutto gli sembra inquietante, poiché pare lei lo faccia sempre. Ma anche qui c'è un mistero e Paolo Migone ha scoperto che le sopracitate camicie sono di cartongesso ... eheheheh.
Non ho trovato lo sketch di cui parlo, ma anche questo è carino.
Pupottina lo fa spesso, quando è nervosa, pensierosa, ansiosa, stanca. Anche lei si mette a "tambasiàre" cioè "girella di stanza in stanza senza uno scopo". Pupottina aggiungerebbe "apparentemente" senza uno scopo ... perché, quando uno o una gira, è perché in realtà qualcosa c'è ... e la questione va presa di petto.
E quindi il suo Kevin, prendendo spunto da Camilleri, ha trovato un modo per identificare questo movimento frenetico di Pupottina ... per l'appunto "TAMBASIàRE". Per chi volesse dei chiarimenti, li trova QUI.
Capita anche a voi di "tambasiàre"?
Lo fate solo la sera o anche al mattino?
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sabato 18 settembre 2010
n 993 La lega dei Capelli Rossi, Conan Doyle
Può un titolo sconvolgere chi ha l'ossessione per i capelli rossi?
Sì. Eheheheh! No, non è vero che Pupottina ha l'ossessione per i capelli rossi. Certo che un colpo di testa ed un cambio di colore, può essere dietro l'angolo.
Ma torniamo al racconto contenuto nella raccolta Le avventure di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.
Il giallo classico ha sempre il suo fascino e forse, insieme a Hercule Poirot, Holmes è il personaggio che meglio rientra in questo genere, con la sua arte per il travestimento, il suo fiuto per comprendere cosa si cela, non solo nell'animo umano, ma anche nelle abitudini di ciascuno di noi. E a lui, per capirlo, basta uno sguardo. Vorremmo tutti essere bravi e perspicaci come lui: intuire, sempre e con assoluta certezza, chi è la persona che abbiamo davanti e comprendere le sue intenzioni.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
In questo racconto si intuisce che non è sempre un bene fidarsi di quello che dicono i giornali. A volte, un'offerta di lavoro troppo allettante o un dipendente che accetta di essere pagato la metà del previsto possono nascondere delle trappole. Un crimine, un furto epocale, nasconde sempre qualcosa di sospetto. Niente accade mai per caso e bisogna diffidare di ciò che sembra troppo bello per essere vero.
Voi, l'avete letto questo racconto? Vi è mai capitato qualcosa che potreste definire "troppo bello per essere vero"?
Sì. Eheheheh! No, non è vero che Pupottina ha l'ossessione per i capelli rossi. Certo che un colpo di testa ed un cambio di colore, può essere dietro l'angolo.
Ma torniamo al racconto contenuto nella raccolta Le avventure di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.
Il giallo classico ha sempre il suo fascino e forse, insieme a Hercule Poirot, Holmes è il personaggio che meglio rientra in questo genere, con la sua arte per il travestimento, il suo fiuto per comprendere cosa si cela, non solo nell'animo umano, ma anche nelle abitudini di ciascuno di noi. E a lui, per capirlo, basta uno sguardo. Vorremmo tutti essere bravi e perspicaci come lui: intuire, sempre e con assoluta certezza, chi è la persona che abbiamo davanti e comprendere le sue intenzioni.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
In questo racconto si intuisce che non è sempre un bene fidarsi di quello che dicono i giornali. A volte, un'offerta di lavoro troppo allettante o un dipendente che accetta di essere pagato la metà del previsto possono nascondere delle trappole. Un crimine, un furto epocale, nasconde sempre qualcosa di sospetto. Niente accade mai per caso e bisogna diffidare di ciò che sembra troppo bello per essere vero.
Voi, l'avete letto questo racconto? Vi è mai capitato qualcosa che potreste definire "troppo bello per essere vero"?
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venerdì 17 settembre 2010
n. 992 - Kevin e i porno modem
Cari Amici Blogger,
quando la disperazione raggiunge i massimi livelli, emergono anche varie forme di esaurimento nervoso.
Oggi Pupottina è costretta ad ammettere che lei e Kevin hanno dei seri problemi di dipendenza ... dalla rete. Se manca il collegamento internet in casa, sono fregati.
Perché il loro tempo libero si svolge davanti ad un pc o a una consolle di giochi online?
L'antistress, per loro, è la rete ... che poi è fonte di altri dipi di stress ...
Come avete potuto constatare, Pupottina ha dovuto trascurare non poco il suo blog e di questo ne ha ovviamente sofferto, essendone dipendente, ma ha anche utilizzato quel tempo libero per riflettere sulla sua condizione: possibile che tutto ruoti intorno ad un computer con cui si può navigare? E' possibile che parte della quotidianità si svolga solo online?
Un computer può essere inutile se non lo si può usare per navigare, googlare, loggare, chattare, eccetera.
Pupottina è messa male: ha sviluppato la dipendenza da internet. Ed è esattamente lo stesso problema che ha Kevin.
Ma veniamo al motivo per cui Pupottina ha intitolato così questo post.
Una sera, dopo oltre una settimana in cui la rete in casa non c'era e dopo ripetute chiamate al centro assistenza per capirne il motivo, la soluzione ancora non era stata trovata. Allora Kevin, esasperato dall'assenza di internet, si è messo a sperimentare.
La vostra Pupottina, non capendone niente di tecnologia, ormai se ne stava sul divano, rassegnata, a rimuginare sui grandi perché dell'esistenza. Finché ad un certo punto, Pupottina ha notato qualcosa che non le quadrava, pur essendo profana di tecnologia.
Kevin faceva vari tentativi per trovare il segnale. Si era addirittura fatto prestare un altro modem. E per problemi di spazio, ossia di basi d'appoggio, aveva posizionato i due modem gemelli uno sopra l'altro, incastrandoli, e a vederli potevano sembrare davvero strani ... anzi ambigui ... O_O
Ma, UDITE UDITE!
C'era il segnale wireless !!!
Allora Pupottina ha detto: "Se funziona, lasciamoli così! Non importa se sembrano brutti."
Poi, però, il segnale è scomparso e niente più ... rimaneva solo l'angoscia di non avere la soluzione.
Possibile che, se il wireless non funziona, non c'è nessuno che ti può aiutare?
Avete mai avuto la fortuna di trovare un'operatrice di call center che ci capisce qualcosa di problemi tecnici?
Il vostro gestore vi aiuta a risolverli o vi sembra che vi prenda in giro?
quando la disperazione raggiunge i massimi livelli, emergono anche varie forme di esaurimento nervoso.
Oggi Pupottina è costretta ad ammettere che lei e Kevin hanno dei seri problemi di dipendenza ... dalla rete. Se manca il collegamento internet in casa, sono fregati.
Perché il loro tempo libero si svolge davanti ad un pc o a una consolle di giochi online?
L'antistress, per loro, è la rete ... che poi è fonte di altri dipi di stress ...
Come avete potuto constatare, Pupottina ha dovuto trascurare non poco il suo blog e di questo ne ha ovviamente sofferto, essendone dipendente, ma ha anche utilizzato quel tempo libero per riflettere sulla sua condizione: possibile che tutto ruoti intorno ad un computer con cui si può navigare? E' possibile che parte della quotidianità si svolga solo online?
Un computer può essere inutile se non lo si può usare per navigare, googlare, loggare, chattare, eccetera.
Pupottina è messa male: ha sviluppato la dipendenza da internet. Ed è esattamente lo stesso problema che ha Kevin.
Ma veniamo al motivo per cui Pupottina ha intitolato così questo post.
Una sera, dopo oltre una settimana in cui la rete in casa non c'era e dopo ripetute chiamate al centro assistenza per capirne il motivo, la soluzione ancora non era stata trovata. Allora Kevin, esasperato dall'assenza di internet, si è messo a sperimentare.
La vostra Pupottina, non capendone niente di tecnologia, ormai se ne stava sul divano, rassegnata, a rimuginare sui grandi perché dell'esistenza. Finché ad un certo punto, Pupottina ha notato qualcosa che non le quadrava, pur essendo profana di tecnologia.
Kevin faceva vari tentativi per trovare il segnale. Si era addirittura fatto prestare un altro modem. E per problemi di spazio, ossia di basi d'appoggio, aveva posizionato i due modem gemelli uno sopra l'altro, incastrandoli, e a vederli potevano sembrare davvero strani ... anzi ambigui ... O_O
Ma, UDITE UDITE!
C'era il segnale wireless !!!
Allora Pupottina ha detto: "Se funziona, lasciamoli così! Non importa se sembrano brutti."
Poi, però, il segnale è scomparso e niente più ... rimaneva solo l'angoscia di non avere la soluzione.
Possibile che, se il wireless non funziona, non c'è nessuno che ti può aiutare?
Avete mai avuto la fortuna di trovare un'operatrice di call center che ci capisce qualcosa di problemi tecnici?
Il vostro gestore vi aiuta a risolverli o vi sembra che vi prenda in giro?
Come siamo Fratelli a Sharm El Sheik
Sharm El Sheik - Un'estate indimenticabile
Fratelli in erba
Mangia, prega, ama
Mordimi
Niente paura. Come siamo come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue
Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D
Voi, quale vorreste vedere?
giovedì 16 settembre 2010
n. 990 - Non scoraggiatevi se l'amore ...
"Non scoraggiatevi!
Ogni rapporto è un fallimento
finché non trovate la persona giusta."
Sophie Kinsella
Ogni rapporto è un fallimento
finché non trovate la persona giusta."
Sophie Kinsella
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lunedì 13 settembre 2010
n. 988 - Umore in base al libro?
Cari Amici Lettori,
oggi, voglio definirvi in una categoria superiore a quella dei semplici Blogger, poiché oggi vi parlo della nostra dipendenza dal libro sul comodino e di come il genere di testo influenzi la nostra vita.
Anche a voi capita che, se il libro è poco interessante o avvincente o, peggio ancora, mal riuscito, vi rovini la giornata e non solo ... anche tutto il periodo in cui trascorrete il vostro tempo libero leggendone le pagine?
Se un libro è particolarmente drammatico, anche la vostra vita ne subisce l'influsso?
Se è una storia d'amore che finisce bene, anche voi avete un sorriso sulle labbra, quando arrivate alle ultime pagine?
Se è un giallo, anche voi non vedete l'ora di sapere chi è il colpevole ed accertarvi che venga consegnato alla giustizia?
Se è un libro di poesie, vedete con sensibilità diversa tutto ciò che vi circonda?
Che tipo di libro vi influenza di più?
oggi, voglio definirvi in una categoria superiore a quella dei semplici Blogger, poiché oggi vi parlo della nostra dipendenza dal libro sul comodino e di come il genere di testo influenzi la nostra vita.
Anche a voi capita che, se il libro è poco interessante o avvincente o, peggio ancora, mal riuscito, vi rovini la giornata e non solo ... anche tutto il periodo in cui trascorrete il vostro tempo libero leggendone le pagine?
Se un libro è particolarmente drammatico, anche la vostra vita ne subisce l'influsso?
Se è una storia d'amore che finisce bene, anche voi avete un sorriso sulle labbra, quando arrivate alle ultime pagine?
Se è un giallo, anche voi non vedete l'ora di sapere chi è il colpevole ed accertarvi che venga consegnato alla giustizia?
Se è un libro di poesie, vedete con sensibilità diversa tutto ciò che vi circonda?
Che tipo di libro vi influenza di più?
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domenica 12 settembre 2010
Due iniziali soltanto ... di Anna K. Green
Cari Amici Blogger con l'hobby della lettura,
ecco la vostra Pupottina a parlarvi di un'altra delle sue letture estive. Nessun periodo dell'anno come l'estate è tanto utile per portarsi avanti con libri, acquistati chissà quando, che aspettano di essere letti per la prima volta. ^____^
Anche se inizia a serpeggiare nella mente di Pupottina la possibilità di rileggere i libri che le hanno lasciato una bella impressione. Non è il caso del libro di oggi, scartato dal suo cellophane e letto sotto l'ombrellone durante le assolate giornate di luglio. Eh sì, ne è passato di tempo!
Questo libro è una classica detective story che non segue nessuna delle procedure moderne contemporanee. Basti pensare che il libro è stato scritto nel 1911 per rendere l'idea.
Pupottina, pur essendo un'accanita seguace di CSI, Law & Order e Criminal Minds, non riesce a non subire il fascino di queste storie criminali d'altri tempi.
Ecco la trama di Due iniziali soltanto ...
VOTO 7
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo (sempre che riesca a reperirlo), non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Pupottina ne ha parlato con Kevin che ha avuto qualcosa da obiettare riguardo alla soluzione del caso poliziesco.
Come probabile arma per gli omicidi, viene proposta una pistola a canna lunga con degli improbabili proiettili di ghiaccio, ossia l'assassino, un pazzo malato di superomismo, utilizzava le stalattiti di ghiaccio, che si formavano d'inverno intorno alle finestre, per uccidere le sue vittime. Entrando in un corpo caldo, il proiettile di ghiaccio si scioglieva e fluiva fuori insieme al sangue non lasciando traccia, ma solo una ferita mortale.
Secondo Kevin ...
Primo, è impossibile staccare le stalattiti di ghiaccio dalle finestre senza essere visti nello sforzo sovrumano di farlo.
Secondo, nessuna pistola riuscirebbe a far partire un proiettile di ghiaccio senza la polvere da sparo.
Secondo voi, Kevin è un ottimo detective?
Cosa ne pensate?
Pupottina gli deve proporre di cambiare lavoro?
E' assodato che il patto narrativo, grazie al quale il ricevente presta fede alle invenzioni dell'autore, passandole per credibili, pur non essendolo, con lui non funziona. Pupottina, invece, è una lettrice perfetta e buona nel dare giudizi, che sono per lo più positivi e generosi.
Voi, l'avete letto?
Che cosa ne pensate?
ecco la vostra Pupottina a parlarvi di un'altra delle sue letture estive. Nessun periodo dell'anno come l'estate è tanto utile per portarsi avanti con libri, acquistati chissà quando, che aspettano di essere letti per la prima volta. ^____^
Anche se inizia a serpeggiare nella mente di Pupottina la possibilità di rileggere i libri che le hanno lasciato una bella impressione. Non è il caso del libro di oggi, scartato dal suo cellophane e letto sotto l'ombrellone durante le assolate giornate di luglio. Eh sì, ne è passato di tempo!
Questo libro è una classica detective story che non segue nessuna delle procedure moderne contemporanee. Basti pensare che il libro è stato scritto nel 1911 per rendere l'idea.
Pupottina, pur essendo un'accanita seguace di CSI, Law & Order e Criminal Minds, non riesce a non subire il fascino di queste storie criminali d'altri tempi.
Ecco la trama di Due iniziali soltanto ...
VOTO 7
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo (sempre che riesca a reperirlo), non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Pupottina ne ha parlato con Kevin che ha avuto qualcosa da obiettare riguardo alla soluzione del caso poliziesco.
Come probabile arma per gli omicidi, viene proposta una pistola a canna lunga con degli improbabili proiettili di ghiaccio, ossia l'assassino, un pazzo malato di superomismo, utilizzava le stalattiti di ghiaccio, che si formavano d'inverno intorno alle finestre, per uccidere le sue vittime. Entrando in un corpo caldo, il proiettile di ghiaccio si scioglieva e fluiva fuori insieme al sangue non lasciando traccia, ma solo una ferita mortale.
Secondo Kevin ...
Primo, è impossibile staccare le stalattiti di ghiaccio dalle finestre senza essere visti nello sforzo sovrumano di farlo.
Secondo, nessuna pistola riuscirebbe a far partire un proiettile di ghiaccio senza la polvere da sparo.
Secondo voi, Kevin è un ottimo detective?
Cosa ne pensate?
Pupottina gli deve proporre di cambiare lavoro?
E' assodato che il patto narrativo, grazie al quale il ricevente presta fede alle invenzioni dell'autore, passandole per credibili, pur non essendolo, con lui non funziona. Pupottina, invece, è una lettrice perfetta e buona nel dare giudizi, che sono per lo più positivi e generosi.
Voi, l'avete letto?
Che cosa ne pensate?
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venerdì 10 settembre 2010
n. 986 - Gemma del Sud da Pupottina
Cari Amici Blogger,
ne parlano tutti di lei. L'abbiamo vista cantare, ballare, litigare con chi le scrive commenti negativi e addirittura mostrarsi con la sua gemella inesistente.
E di lei si dice tutto, ma proprio tutto: anche che è stata rapita ed è tenuta segregata dal fidanzato che la filma e che ha inscenato su Youtube la sua morte, come i grandi attori del cinema, morti giovani ed entrati nel mito. Ovviamente, non credo sia vero, altrimenti Chi l'ha visto se ne sarebbe accupato ed anche i telegiornali. ;-)
Lei vorrebbe lavorare a Mediaset. Pupottina la vede in linea con il programma di Maria De Filippi. A suo modo, è un personaggio ben riuscito, ma mi auguro che, in questo video, finga, reciti una parte per impressionare o per farsi notare, perché a Pupottina si stringe il cuore a vederla così.
Gemma del Sud non è cattiva. E tutta l'estate che Pupottina segue i suoi video e, come capita con le persone che si vedono spesso, si finisce con l'affezionarsi ... anche virtualmente.
Spero sia solo un attacco di sconforto da crisi premestruale che, sono sicura, sono comuni al genere femminile e quindi lasciano il tempo che trovano.
Voi, che cosa ne pensate?
La conoscevate Gemma del Sud?
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n. 985 - Cosa vedranno Pupottina e Kevin?
La solitudine dei numeri primi
(Questo film non lo voglio vedere ... non ora ... già il libro è stato una sofferenza fino all'ultima pagina ... forse più un là.)
Ecco cosa ne pensavo del libro: clicca QUI.
Resident Evil: Afterlife
The American
4bia
20 sigarette
My Son, My Son, What Have Ye Done
Voi, quale andreste a vedere?
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lunedì 6 settembre 2010
n. 984 - Procedete per stereotipi?
"Tutti noi procediamo
per stereotipi.
Chi dice
che non è vero,
è un bugiardo."
Gianrico Carofiglio
Voi, che cosa ne pensate?
Siete d'accordo?Vivete per "stereotipi", lasciandovi condizionare nella vita di tutti i giorni?
Oppure non siete soliti giudicare il monaco dall'abito?
venerdì 3 settembre 2010
n. 983 - La suocera di Pupottina e la Medusa
Cari Amici Blogger,
nonostante i problemi con internet, Pupottina ce la mette tutta per proporvi qualcosa di nuovo, poiché tante gliene capitano.
Come tutti e tutte, anche Pupottina ha una suocera e ne consegue che è sempre la solita storia, vecchia come il mondo. Non avrebbe mai immaginato di essere usata da lei, per carpire i segreti di suo marito e sondarne le nuove abitudini.
Tutti avrete sentito in tv della signora morta a causa del morso di una medusa.
No, non era la suocera di Pupottina ... Non mi va nemmeno di dire "Magari", poiché ci si affeziona anche a loro, alle suocere, con tutte le loro critiche, consigli saccenti per la casa e servizio di vigilanza per sapere quanto la nuora esce da sola o chi invita a casa ... Ci si abitua a tutto.
Durante le vacanze è successo che lei abbia appreso la notizia di quanto accaduto alla signora in Sardegna e, sebbene abitiamo in tutt'altra zona, sapendo che Pupottina e Kevin trascorrevano ogni pomeriggio al mare, si è premurata di chiederle: "Vi capita mai di vedere delle meduse in mare?"
La vostra Pupottina ha capito subito dove andava a parare, quindi le ha risposto: "Non ti preoccupare, se ci dovessero essere meduse, Kevin non lo faccio avvicinare alla riva."
La suocera di Pupottina ha tirato, fiduciosa, un sospiro di sollievo ...
Fortunatamente la suocera non le ha chiesto di uccidere tutte le meduse del mare per difendere Kevin da ogni pericolo ...
Voi, che cosa pensate della suocera di Pupottina?
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n. 982 - Amore a mille ... miglia
Amore a mille... miglia
L'amore buio
The Karate Kid: La Leggenda Continua
Miral
Somewhere
I mercenari - The Expendables
Voi, quale vorreste vedere?
giovedì 2 settembre 2010
n. 981 - Se sapessi in anticipo la risposta ...
mercoledì 1 settembre 2010
n. 980 - Matrimonio ... senza lo sposo
Cari Amici Blogger,
ormai lo sappiamo che nella vita di TDF può accadere davvero di tutto e nessuno si meraviglierebbe di vederla all'altare o con troppi spasimanti e pretendenti sposi, oppure sola come un gambo di sedano, a sorridere imbarazzata al prete per il ritardo eccessivo del suo futuro sposo.
Eheheheheh!
Ma la vita non va così ... soprattutto se si tratta solo di un sogno ... e, per giunta, fatto da Pupottina. Lo ricordate il sogno, fatto da Pupottina la scorsa settimana? Se non lo ricordate, il post è ancora visibile.
Pupottina ne ha parlato con TDF, alla presenza di Beethoven.
E qui comincia il dilemma!!!
Ovviamente Beethoven voleva sapere se fosse lui lo sposo nel sogno.
Purtroppo Pupottina, nel suo sogno, come sapete, non aveva visto lo sposo con il quale TDF si apprestava a trascorrere il resto della sua vita.
Però, Pupottina, essendo vessata da Beethoven, si è sentita in dovere di dire una bugia, che, secondo lei, voleva essere a fin di bene. Infatti, Pupottina ha confermato che lo sposo nel sogno non era nessun altro che Beethoven, che ne è stato felice ... ed ha deciso di chiedere la mano di TDF ...
Voi, che cosa ne pensate?
Pupottina ha fatto bene a mentire anche se a fin di bene?
Beethoven vuole davvero sposare TDF oppure si è sentito influenzato dal sogno che gli ha raccontato Pupottina?
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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)
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