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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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giovedì 30 luglio 2015

Grande Concorso Huggies


http://huggiesaprovadibimbaebimbo.it/   

lunedì 11 maggio 2015

Piccola Dea di Rufi Thorpe

Che sentimento contorto è l'amicizia? Cosa significa veramente essere vere amiche? Quanto conosciamo la ragazza che definiamo la nostra amica del cuore?

Quanti altri interrogativi potrebbero venir fuori se analizzassimo le relazioni di amicizia fra il gentil sesso?

Rufi Thorpe esordisce proprio con un romanzo complesso, interessantissimo e molto psicologicamente sofferto su questo tema. A dispetto di tutti i luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore, ma stranamente quello con l'amica del cuore.

Le protagoniste di questa storia, un vero e proprio romanzo di formazione, sono Lorie Ann, detta anche Lolola, e Mia, voce narrante. Vivono la loro infanzia in riva all'oceano della California, a Corona del Mar. trascorrono le giornate sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il rimedio naturale del succo di limone. Sono due ragazze diversissime tra loro, eppure sono unite come sorelle, tanto da crescere complici e spensierate. Infatti, non passa giorno senza che l'una sappia nell'intimo cosa nasconde il cuore dell'altra. O almeno così credono.

Mia avverte una vera e propria venerazione per Lori Ann. Segretamente, invidia ogni cosa della sua vita "perfetta".

La vicenda è ambientata nei festosi anni Ottanta, e all'inizio di questa loro storia, che dura per altri vent'anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte.

Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Lorie Ann decide di non abortire, all'opposto dell'amica, convinta che ne uscirà premiata. Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann scivola in tutt'altra esistenza, fatta di catastrofi, droga e perdizione morale, mentre Mia giunge a un'esistenza di successo ed è pienamente realizzata.

Entrambe si sono allontanate da Corona del Mar. Addirittura hanno cambiato stato, ma al momento del bisogno una cerca l'altra per aiutarla. O almeno così credono.

A Mia spetta il compito di documentare e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte ha riservato alla sua "divina" amica un percorso tanto accidentato, tormentato, infelice, al contrario del suo.

Se all'inizio il tema dominante è la questione della maternità, voluta, desiderata o abortita, successivamente si rinforza quello che riguarda i complessi ed a volte malati rapporti di amicizia o presunta tale.

PICCOLA DEA è stato definito dalla critica un debutto stellare e tale lo giudico anche io. Il romanzo di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido, malinconico e graffiante, la profondità perversa dell'amicizia, la natura ambigua della maternità, dell'amore e della lealtà verso chi fa parte della nostra esistenza. 

mercoledì 12 novembre 2014

EWWA a BookCity, 15 novembre 2014

Sabato 15 novembre 
ore 19:30 
presso Società d’Incoraggiamento
    d’Arti e Mestieri (Biblioteca) 
Via Santa Marta 18 - Milano

EWWA, European Writing Women Association, per il secondo anno consecutivo sarà ospite di BookCity (#BCM14).
Tema dell’incontro:
E vissero per sempre condivise e contente. Quando scrivere è un # al femminile
Punto focale dell’evento sarà il primo sforzo editoriale di EWWA, E dopo Carosello tutte a nanna. Storie di donne e di Mamma Rai, antologia dedicata ai sessant’anni della TV di Stato alla cui realizzazione hanno collaborato oltre ottanta autrici iscritte all’Associazione e che è prenotabile in edizione digitale su Amazon, in vendita da sabato 15 novembre a 2,99 € (link diretto qui).
Interverranno le socie Alessandra Bazardi (Vice Presidente), Mariangela Camocardi (scrittrice), Luciana Capretti e Loredana Cornero (giornaliste e scrittrici). Presenterà Syusy Blady (socia non per caso).


"I 60 anni della Rai ci sono sembrati una splendida occasione per realizzare qualcosa che ci rappresentasse e fosse il simbolo di quello che volevamo promuovere e sostenere, tutte insieme" spiega Elisabetta Flumeri, presidente di EWWA nell’introduzione all’antologia. "L’idea si è concretizzata nell’Antologia E dopo Carosello tutte a nanna. Storie di donne e mamma Rai: racconti brevi, allegri, tristi, ironici, nostalgici, teneri, impegnati, che fanno sorridere, pensare e commuovere, che ci mostrano come la Rai sia stata protagonista del nostro immaginario, di bambini, prima, di adulti, poi. E come l’icona “Carosello” abbia rappresentato per molte di noi la linea di demarcazione tra infanzia e adolescenza, lasciando un ricordo indelebile legato a gingle indimenticabili, colonna sonora dei nostri ricordi."

lunedì 2 dicembre 2013

Un Altro Mondo di Jo Walton

I luoghi della mia infanzia erano collegati da sentieri magici, che non venivano percorsi dagli adulti.



Jo Walton è una pluripremiata scrittrice di fantasy che riesce a mescolare vari generi per creare, grazie alla sua fervida immaginazione, un mondo magico, molto diverso da quello cui siamo abituati e che proprio per questo ci colpisce e ci resta più impresso. Non ci sono esagerazioni o effetti spettacolari, combattimenti con spade o bacchette magiche, nel suo romanzo, ma c’è semplicemente la progressiva immersione in quello che è l’altro mondo in cui vive la protagonista, l’adolescente Morwenna Phelps.

Attraverso la forma narrativa del diario, la quindicenne, attratta dalla magia e con l’hobby per la lettura dei celebri, classici romanzi fantasy e di fantascienza, ci porta nel suo UN ALTRO MONDO, popolato da spiriti, fate ed elfi e nel quale non mancano anche numerosi personaggi letterari, che lei elegge come suoi tutori morali, pronti ad indicarle la giusta direzione nelle esperienze della quotidianità. La sua normale vita di adolescente è costantemente messa a confronto con il mondo letterario che lei conosce nelle sue tante ore di solitudine e lettura.


Regolarmente, Morwenna, nel suo diario, oltre a raccontarci le sue esperienze personali, ci tiene anche aggiornati delle sue letture, tante, tantissime. È un’autentica divoratrice di libri, attenta e perspicace. Nei libri cerca la soluzione alle questioni della sua vita.

La storia personale, che Morwenna racconta nel suo diario, è complessa e dolorosa. È un’adolescente gallese, costretta a frequentare un austero collegio in Inghilterra, dopo essere fuggita di casa a causa del suo rapporto, non facile, con la madre che ha addirittura causato la morte di sua sorella, la sua gemella, Morganna. La madre è letteralmente una strega, crudele e assetata di potere. Quando le due gemelle hanno cercato di fermarla, una delle due, la metà più forte, è morta ed ora Morwenna si limita a sopravvivere, risentendo della sua assenza, pur non dimenticandola e sentendola una parte di sé.

In Inghilterra ci sono il padre, che non ha mai conosciuto, e tre zie.

Nell’anno di vita, che viene raccontato nel diario, Morwenna cresce emotivamente, sviluppando la sua personalità anche in assenza della gemella, la quale non è totalmente scomparsa, ma è andata a popolare quello che l’altro mondo, popolato dagli spiriti.


La Walton ci propone un interessantissimo romanzo di formazione, dove la normale crescita personale di un’adolescente, dal passato e dal presente doloroso, si intreccia con aspetti magici, incantati, prodigiosi, ma è anche aperto ad esperienze paranormali. 

 

giovedì 25 luglio 2013

Per un Royal Baby un nome regale


E' vero che è un probabile futuro re, ma i nomi non saranno un po' troppi? Sarà più difficile per lui imparare a scrivere il suo nome completo, soprattutto se dovrà includere anche i titoli nobiliari.
Abbiamo finito di aspettare trepidanti il nome del neonato più famoso del momento. Il piccolo della casata reale britannica si chiama George Alexander Louis. Immagino che si siano seduti nella stanza della tavola rotonda per studiare i nomi del piccolo. Non da soli, in coppia, ma con la regina e il resto della Corona. Chissà se anche la nonna Camilla era presente a questa super decisione per aumentare la benevolenza dei sudditi.
Se il passato ha un grande fascino per voi e siete curiosi o appassionati di moda, ho trovato QUI, sul sito di MTV, un interessante confronto sulle prime foto di famiglia dei Royal Baby britannici e su come Kate, trentanni dopo, esattamente come Diana, abbia deciso di indossare un sobrio abito a pois. Anche quelle sono decisioni di Stato. O_O
Chissà se Kate, rispetto alle comuni mortali del suo stesso sesso, ci impiegherà meno tempo a decidere cosa indossare prima di uscire di casa perché tutto è già scritto e stabilito. Comunque, i pois sono tornati di moda. Anche Pupottina deve provvedere a procurarsene uno. Quando la vestiva la sua mamma i pois non mancavano mai, anche quando non erano più di moda.

E' solo un ritorno delle mode o una voluta e ricercata analogia 
fra i pois di Diana e quelli di Kate?   
Voi, che cosa ne pensate?

lunedì 24 giugno 2013

Maturità, quizzone e mamme ansiose, travestite da adolescenti sotto esame

Cari Amici Blogger,
alcuni di voi, in questo momento, saranno a scuola impegnati con la terza prova, mentre altri avranno il cuore in palpitazione perché genitori, zii, nonni di qualcuno che è sotto esame.
La famigerata Terza Prova, il cosiddetto "Quizzone", la prova multidisciplinare, messa a punto dalle singole commissioni, dopo le tante esercitazioni e simulazioni svolte durante l'anno, da incubo si trasforma in realtà...
Non tutti i genitori affrontano serenamente la maturità dei figli. Anche io, Pupottina, quando arriverà il momento (per fortuna manca ancora molto) sarò in fibrillazione, ma per il momento voglio ironizzare su una notizia sentita in tv e che rientra nell'argomento esame di maturità.
LA NOTIZIA è QUI.
La sintetizzo per voi. Una mamma di 52 anni, sicuramente più suonata della figlia, si traveste da teenager e si presenta all'esame di maturità, convinta di farla franca. Che cosa l'ha spinta a mascherarsi per tentare di ingannare la commissione d'esame? Il fatto di sentirsi più preparata della figlia diciannovenne. La vicenda si è svolta a Parigi in Francia e confesso che mi ha fatta molto sorridere...

Foto da studenti.it
E voi? 
Ne avete sentito parlare?

giovedì 11 aprile 2013

Guarda che è normale! Siamo tutte Supermamme ... Un libro a prova di neonato !

 Silvia Gianatti 
Guarda che è normale. Siamo tutte supermamme!
Pagine 288 – 10,00 euro
In libreria dal 18 aprile

“IERI AVEVI UN PANCIONE GROSSO COME UN COCOMERO, DEL TIPO CHE SE NE VEDI UNO COSÌ AL SUPERMERCATO NON PROVI NEANCHE A SOLLEVARLO. OGGI HAI IN BRACCIO UNA MINUSCOLA CREATURA CHE PIANGE, PIANGE E ANCORA PIANGE. D’ALTRONDE, COME DARGLI TORTO? TU IERI AVEVI IL COCOMERO, LEI AVEVA IL CALDO, IL SILENZIO, LA TUA VOCE OVATTATA, IL BUIO E CIBO A VOLONTÀ. OGGI HA FREDDO, HA FAME, C’È LUCE E C’È RUMORE. LEI NON HA CAPITO CHE COSA È SUCCESSO. TU SÌ. BENVENUTA, MIA CREATURA, SONO LA TUA MAMMA.”

Un manuale divertente e scanzonato che tratta con ironia e senso pratico le problematiche e i dubbi legati ai primi sei mesi di vita di tuo figlio. Una lettura gradevole e spiritosa anche per chi non ha bambini in casa, e che strappa più di una risata. 
In questo libro dedicato alla maternità Silvia Gianatti fornisce utili consigli pratici prendendo spunto dalla sua esperienza personale, da quella di altre mamme e dai pareri di pediatri, ostetriche, puericultrici. Proprio come farebbe una buona amica, sdrammatizza le difficoltà e offre un supporto alle tante neomamme che si sentono inadeguate ad affrontare il grande sconvolgimento che l’arrivo di un figlio porta nelle loro vite. In undici ampie sezioni tematiche, suddivise in capitoli intervallati da divertenti ‘chiacchiere da consultorio’, aiuta a destreggiarsi tra poppate e nanna, ciucci e meconio, pianti, pannolini, tiralatte, carrozzine e tutte le altre gioie e fatiche quotidiane. Il racconto di un’esperienza, quella della nascita e dei primi sei mesi di vita di un bambino, che pagina dopo pagina si arricchisce di aneddoti, riflessioni e suggerimenti e che, come in una chiacchierata con un’amica, vi farà dire: “Guarda che è normale!”

Silvia Gianatti scrive fumetti, libri, articoli per diverse testate... quando non fa la mamma e la moglie e non porta a spasso i suoi due cani. In questo manuale sa dosare alla perfezione humor e suggerimenti pratici. Potete seguirla anche sul suo blog guardache.style.it.

giovedì 11 ottobre 2012

Niente libri in casa Balotelli

Un po' me la aspettavo questo tipo di scelta, senza libri. Non so perché ma l'avevo intuito. E voi? Riuscite a immaginarlo Balotelli che legge?
Non pensavo, invece, che Mario Balotelli sarebbe tornato con Raffaella Fico.
Dopo tanti gossip, tanto lavare i panni sporchi sui giornali, tanto pretendere da lei test del DNA del futuro nascituro che poi non ci sono stati, non pensavo che Balotelli sarebbe tornato dalla Fico.
Quindi, di chi è questo bambino/a? O questi gemelli? 

Il calciatore ha addirittura acquistato casa a Brescia. Ovviamente, non è una casa qualunque, ma un mega appartamento con letto circolare, sala bagno come un mini centro benessere, tanta luce, televisori al plasma alle pareti, cucina ultramoderna, guardaroba immensi, ma niente biblioteca.
Ho riso di gusto, quando ho letto che l'architetto ha chiesto a Balotelli dove l'avrebbe voluta la biblioteca e lui le ha risposto a cosa servisse. Fa bene a non consumare la vista ... eheheh!
La notizia la trovate QUI
Sicuramente sarà una super abitazione !!!
930 mila euro ...
250 mq ...
E stanza per la mamma di Raffaella ... Ottima scelta, altrimenti chi prepara da mangiare nella cucina ultramoderna? Eheheheh!!! Non ce la vedo la Fico a fare la casalinga ...

domenica 3 giugno 2012

Tre giorni per morire di Karin Slaughter


Tre giorni per morire è il classico thriller adrenalinico e psicologico con una trama che si adatterebbe benissimo ad un prodotto cinematografico, come anche ad una serie tv.
Il rapporto fra genitori e figli è chiamato in causa, insieme alla normalità e banalità di qualsiasi ambiente domestico.Quando una madre si separa dai figli, tende a lasciarli andare in posti che reputa sicuri e con persone di cui si può fidare. Dove i figli sono veramente al sicuro?
Fin dalle prime pagine ci si pone questa domanda che va a scontrarsi con gli eventi reali. Sicuramente, una qualsiasi madre sente che la risposta a quella domanda è proprio la scuola, anche se la recente cronaca e questo thriller ci dimostreranno il contrario, soprattutto perché una qualsiasi madre abbassa la guardia quando crede che i propri figli siano in un luogo “sicuro” mentre invece non lo sono.
Il thriller si apre con un capitolo, un prologo, a forte impatto emotivo. Una donna torma a casa serenamente, ma dentro fa la più terribile delle scoperte: sua figlia, che dovrebbe essere a scuola, è a terra in una pozza di sangue e un uomo con un coltello insanguinato è sopra di lei.
Come vedete il primo impatto è sconvolgente. Rompe la routine e il cliché dell'ambiente familiare.
Posso ancora dirvi di più, senza togliervi il bello di leggerlo, perché la trama in copertina anticipa qualcos’altro. La madre Abigail lotta con quello che crede essere l’assassino di sua figlia Emma e lo uccide a mani nude. Quale madre avendone l’occasione non lo farebbe? Non è solo questione di legittima difesa, ma è la reazione più prevedibile di una donna cui hanno strappato l’affetto più grande. Lo shock della donna aumenta quando si scopre che il corpo della ragazza non è quello di sua figlia che, invece, è scomparsa.

Questo thriller ha tutte le premesse per essere vincente e forse solo le 470 pagine di romanzo possono scoraggiare gli animi dei lettore più pigri, ma vi assicuro che vi prenderà e il totale delle pagine non sarà altro che un numero.
Il secondo thriller di Karin Slaughter, che aspira a cambiare il modo in cui gli uomini vedono le donne, dimostra che anche le donne sono in grado di scrivere thriller perfetti. Il genere non è appannaggio esclusivo dell’uomo come molte altre cose. Anche le donne sanno giocare e disseminare bene gli elementi della suspense, accentuandone i risvolti emotivi e psicologici. Perfetta la Slaughter come scrittrice di thriller e mi riprometto di recuperare anche il su primo libro L’ombra della verità, di cui Tre giorni per morire è la perfetta conferma.

***AVVISO SPOILER***
Se volete leggerlo, fermatevi e non leggete oltre. 
Mentre se l’avete già letto, vedete se siete d’accordo con me.

Cos’altro posso dirvi? 
La vita dell’agente speciale del Georgia Bureau of Investigation, Will Trent, è sempre più complicata e sempre più intrecciata con il caso da risolvere. Questa volta dovrà lottare contro il tempo per salvare una diciassettenne dai suoi sadici rapitori ed avrà soltanto tre giorni per riportarla sana e salva dai suoi genitori.
Cosa mi è piaciuto di più di questo libro?
La trama è coinvolgente. È un thriller che scorre, nonostante la poca simpatia che abbia per i capitoli eccessivamente lunghi, ma è un minimo difetto che si può sorvolare, se ci si concentra sull’originalità delle vicende che arrivano ad indagare l’abisso dell’animo umano. La parte psicologica colpisce, cattura la curiosità, fa riflettere. Lo stile incalzante e la suddivisione in tre grandi parti, che scandiscono cronologicamente il passare dei tre giorni, è funzionale e proporzionale al coinvolgimento che si raggiunge, mentre si insinuano dubbi, vengono presentati sospettati, si indaga sulla famiglia, giungono i primi esiti della scientifica, vengono effettuate nuove ricerche e interrogatori.
Karin Slaughter la si può inquadrare come una donna che vuole seguire le regole e vuole raggiungere la verità, così come fanno i suoi personaggi. Il suo agente speciale è un uomo in conflitto con il suo passato e con il suo presente, ma quando segue un’indagine cerca di non commettere errori e non riesce a non lasciarsi coinvolgere.
Cosa ho imparato da questo thriller?
Ho approfondito la conoscenza del disturbo della dislessia e di come chi ne è affetto tenti di non farsi notare, camuffando i propri comportamenti, ricorrendo a piccole astuzie o a trovate tecnologiche. La psiche, che soffre per una carenza, è pronta a lottare per apparire normale e non far notare i difetti è il primo obiettivo.
C’è amore in questo libro?
C’è l’amore, sano e genuino, per i figli, ma c’è anche l’amore ossessivo, malato, contorto e che si avvicina più all’odio, al rancore represso …
Cosa c’è di originale?
Di solito i thriller finiscono con la risoluzione in positivo o in negativo delle vicende e si ipotizza che tutto si rimetta al posto giusto, anche nella vita delle vittime. In questo libro, invece, c’è una parte in più, nel classico epilogo, in cui si narra la vita dei protagonisti che, dopo aver vissuto eventi così scioccanti, cercano di rimettersi in sesto, di riportare in carreggiata le loro esistenze, superando le vicende traumatiche, cercando di ristabilire una normalità che, ovviamente, non potrà essere quella di una volta.
E, infine, perché ve lo consiglio?
Prima di tutto, perché se una scrittrice viene tradotta in trenta Paesi e vende quaranta milioni di copie sicuramente scrive dei thriller più che interessanti, i quali sono anche ottimi prodotti sul mercato.
E secondariamente perché a me è piaciuto molto e mi sento di consigliarlo a chi gradisce il genere del moderno thriller investigativo.

Voi, l'avete letto? Vi è piaciuto?
In quel posto credete che i vostri figli siano più al sicuro senza di voi?

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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