Un libro
vincitore di così tanti autorevoli premi (ECONOMIST TOP FICTION libro dell’anno,
FINANCIAL TIMES best book dell’anno, GUARDIAN best crime e thriller dell’anno, KIRKUS
REVIEWS best crime dell’anno) non può non suscitare interesse. Annoverato tra i migliori crime e
thriller dell’anno,
colpisce anche per il titolo inglese “Norwegian by night” che in italiano
appare altrettanto forte ed interessantissimo: UNO STRANO LUOGO PER MORIRE. È il
romanzo d’esordio di Derek B. Miller ed è un thriller, ma anche una commedia
umana, una parabola politica, con un memorabile personaggio, Sheldon Horowitz. È americano. È ebreo.
Ha ottantadue anni. È un vedovo in pensione. È un marine. Ha l’Alzheimer. Grazie a tutte queste caratteristiche, risulta un
personaggio grandiosamente unico, cui ci si affeziona come ad un nonno.
Sheldon Horowitz è anche questo: è il nonno un po’ svampito
di Rhea. Quando lei gli ha chiesto di trasferirsi in Norvegia, con lei e suo
marito Lars, Sheldon le
ha risposto: «Cosa ci verrei a fare?».
Ma al
cuore, come alla famiglia, non si comanda ed è così che inizia l’ultima avventura
di un ottuagenario che assiste ad un crimine, l’omicidio di una donna, e decide
di mettere il salvo il suo figlioletto di otto anni, come non ha saputo tenere
suo figlio alla larga dai mortali pericoli della guerra.
È un
romanzo avvincente, interessante e che sa commuovere. La realtà, a volte, è
quella della mente distorta dalla vecchiaia di Sheldon, dove i ricordi non sempre combaciano con le
verità che ha raccontato o i segreti che ha voluto nascondere; altre, è quella
della nipote che ha vissuto una storia diversa, crescendo con le cure amorevoli
dei nonni americani.
Sheldon Horowitz
è un personaggio complesso, grazie ai contrasti della sua mente che lo portano
a confondere i ricordi, a distorcerli, a mescolarli con la sua realtà, di cui
fanno parte anche i fantasmi del suo passato. È una storia esistenziale dentro
altre storie, dove i racconti biblici si affiancano ai quelli di guerra, dove le
crudeltà subite dal popolo ebraico si confondono con le atrocità delle guerre
del presente, dove c’è sempre un cattivo pronto ad uccidere una madre per
portarle via il figlio.
È un romanzo
eccezionale, un’opera letteraria mascherata thriller, di cui si raccomanda
vivamente la lettura.
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