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Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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venerdì 11 settembre 2015

NOVITA' BEAT Settembre 2015

Jose Pablo Feinemann, L'ombra di Heidegger

BEAT, 192 pagine, 9,00 euro
 
È un giorno di novembre del 1948 a Buenos Aires quando Dieter Müller, filosofo tedesco riparato in Argentina, scrive la sua ultima lettera al figlio. Müller è stato un fervente nazionalsocialista, diventato tale dopo aver ascoltato, nel 1933, il Discorso del Rettorato del suo maestro Martin Heidegger. Nella lettera al figlio, Müller elenca con spietata precisione le tappe della follia che si impadronì del suo cuore e della sua mente: l’incontro con Heidegger a Friburgo, la sensazione di avere a che fare con un uomo che incarnava una nuova malìa; i contatti con le SA di Röhm e la convinzione che i guerrieri tedeschi del 1918 erano stati traditi da politici e mercanti; le riunioni a casa di Hannah, giovane e bella studentessa dagli occhi scuri che scintillavano in modo travolgente. Romanzo capace di restituirci, come solo la letteratura sa fare, una delle figure più controverse della filosofia del Novecento, L’ombra di Heidegger penetra nel lato oscuro della genialità, là dove l’intelligenza sembra inesorabilmente soccombere al male.
 
«Perché la grandezza filosofica si accompagna a volte così testardamente all’abiezione politica?» Antonio Gnoli, Franco Volpi
«L’ombra di Heidegger parla al lettore di pensieri profondi e di problemi inquietanti con una scrittura di grande fascino ed efficacia, che a volte sfiora persino le atmosfere da thriller». Bruno Arpaia, il Sole 24Ore

Brendan O'Carroll, Agnes Browne ragazza

BEAT, 240 pagine, 9,00 euro

Prima di essere mamma, prima di mettere al mondo i suoi marmocchi e prima che i suoi marmocchi la rendessero nonna, Agnes Browne era Agnes Reddin, esile e indisponente ragazzina del Jarro, una zona popolare a nord di Dublino piena zeppa di operai e disoccupati con le loro famiglie numerose. Ecco, dunque, Agnes bambina accogliere con mille dispetti la nascita indesiderata della sorellina, eccola nel fiore della sua adolescenziale bellezza tra le fabbriche e i mercati chiassosi degli anni Cinquanta, eccola nelle sale da ballo ad attirare gli sguardi, e qualcosa di più degli sguardi, e a scatenarsi al ritmo del rock and roll che ha appena invaso Dublino. Eccola alla vigilia delle nozze, mentre l’intero Jarro si chiede una cosa sola: è davvero Rosso Browne il responsabile del «segreto» così mal custodito dalla figlia di Connie e Bosco Reddin?
Pieno di personaggi traboccanti di vitalità, caustico, irresistibile come i romanzi precedenti, Agnes Browne ragazza conclude la saga di Agnes Browne con un vero e proprio inno all’educazione proletaria di un’affascinante ragazza irlandese.
 
«Finita la lettura ho pensato una cosa sola: non voglio più lasciare Agnes Browne». The Irish Voice
«Non c’è niente da fare: ci si affeziona ai personaggi che popolano questo romanzo… Un irresistibile miscuglio di vizi e virtù, calore e gentilezza, sfrontatezza e cortesia». Richmond Times-Dispatch

 Ami McKay, La casa delle vergini

 BEAT, 336 pagine, 9 euro

Nel 1871 tra i lugubri caseggiati della Chrystie Street a New York, i ragazzi sono inevitabilmente destinati a diventare dei borsaioli, e le ragazze a vendere fiammiferi e spille, fiori e pannocchie calde, prima di vendere se stesse. A dodici anni Moth, nata da una chiromante dei bassifondi e da un uomo scappato di casa quando lei aveva tre anni, viene venduta a Mrs Wentworth, giunta a Chrystie Street in cerca di cameriere servizievoli e compiacenti. Moth resta a servizio della donna finché non incontra un giorno alla Bowery, la zona della città piena di case vistose e teatri di varietà, Miss Everett, una bruna raffinata e affascinante, che gestisce una pensione speciale, una casa delle vergini dove, come recitano i gioiosi annunci della pensione, «creature fatate sono devote al servizio di Cupido». È il tempo in cui vige il mito della «cura delle vergini», e gli uomini affetti da deformità o malattie incurabili sono disposti a pagare parecchio per intrattenersi con giovani donne, sperando di trarne miracoloso giovamento. Moth viene accolta nella casa, dove fa la conoscenza della dottoressa Sadie, che le insegna a cercare di sottrarre il proprio corpo e la propria anima a un destino forse ineluttabile.
 
«Una scrittura raffinata, fluviale e insieme analitica, che fa di Ami McKay ben più di una promessa». Mia Peluso, Ttl – La Stampa

«L’avvincente storia della dodicenne Moth, tempra d’acciaio nella spietata New York di fine Ottocento». Marie Claire

Edward St Aubyn, I Melrose

 BEAT, 736 pagine, 9 euro

I Melrose racchiudono quattro romanzi che narrano la storia di Patrick Melrose, giovane inglese impegnato tenacemente a porre fine alla sua esistenza abusando di alcol e droga, e frequentando ubriaconi, dementi, tiranni e tossicomani, tutti titolati snob in veste di nuovi demoni della contemporaneità.
Nel primo romanzo, Non importa, David Melrose, padre sadico e autoritario, uccide i sogni e le fantasie del piccolo Patrick, mentre la madre, persa in una nebbia di alcol e rimpianti, non si avvede di nulla. In Cattive notizie, ventiduenne e tossicodipendente, Patrick si reca a New York per raccogliere le ceneri del padre, e vaga per le strade della metropoli a caccia di eroina e in fuga dai ricordi. Nel terzo, Speranza, libero dalla dipendenza, durante un estenuante party in una residenza della campagna inglese, Patrick si ritrova combattuto tra il disgusto per il mondo e il desiderio di aprirsi alla vita e al perdono. Nel quarto, Latte materno, Patrick è alle prese con le promesse infrante e gli inaspettati slanci filantropici della madre.
Quattro romanzi, sorretti da uno stile infallibile e da una rara penetrazione psicologica. Quattro capitoli di un unico formidabile, blasfemo romanzo di formazione che ha lasciato un segno profondo nella letteratura contemporanea.
 
«I romanzi di Patrick Melrose sono un capolavoro del XXI secolo, e St Aubyn è uno dei più grandi prosatori di lingua inglese». Alice Sebold
«La saga de I Melrose ha il respiro di un classico, racconta l’upper class con la precisione di Proust, l’eleganza di Mann, James e Wilde, l’ironia di Capote o Wolfe». Caterina Bonvicini, il Fatto Quotidiano

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