"L’amore non è qualcosa di straordinario, anche se
pensiamo che lo sia, anche se lo idealizziamo, se lo cantiamo in versi o se lo
celebriamo con sentimentalismo a San Valentino.
L’amore è qualcosa che accade a tutti.
È come il morbillo o le malattie infantili.
È tanto prevedibile quanto i denti da latte che cadono o la voce di un bambino che si fa profonda.
Può farci visita in ogni momento, da giovani o da vecchi, quando pensiamo che non possa più accaderci: be’, può.
È stato descritto come un mal di denti, come una follia o un veleno divino, tutte metafore degli effetti scioccanti che ha sulle nostre vite.
Può procurarci sorpresa, gioia, disperazione e, di tanto in tanto, può portarci in uno stato di grazia assoluta.
È come il morbillo o le malattie infantili.
È tanto prevedibile quanto i denti da latte che cadono o la voce di un bambino che si fa profonda.
Può farci visita in ogni momento, da giovani o da vecchi, quando pensiamo che non possa più accaderci: be’, può.
È stato descritto come un mal di denti, come una follia o un veleno divino, tutte metafore degli effetti scioccanti che ha sulle nostre vite.
Può procurarci sorpresa, gioia, disperazione e, di tanto in tanto, può portarci in uno stato di grazia assoluta.
Ma per ogni persona che l’amore rende felice, ce n’è
un’altra che getta nello sconforto.
Il fatto è che può essere davvero effimero
delle volte: per un istante può mozzarci il fiato, ma già l’istante dopo può
lasciarci svuotati."
Da "Amori in viaggio" di Alexander McCall Smith
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