Un romanzo di cui sappiamo troppo, ma mai abbastanza.
Riletto in età adulta, fa un grande effetto.
Un romanzo che commuove e avvince, mentre si seguono le avventure
picaresche di Pinocchio.
Ci si affeziona a questo personaggio che è in continua evoluzione ed è
in grado, alla fine, di imparare dai suoi errori, scoprendo ciò che davvero è
importante nella vita, nei valori, nei sentimenti.
Carlo Collodi ha saputo scrivere un romanzo rimasto alla storia e che
ha educato le generazioni che si sono susseguite dalla pubblicazione in poi. È
ancora uno dei testi di riferimento e, a suo tempo, è stato un’innovazione, un
caso editoriale.
È un libro che parla ai bambini, ai ragazzi e agli adulti, riuscendo ad
educare, a proporre modelli ed insegnamenti morali. Un alto valore pedagogico
accompagna il romanzo per tutta la durata della narrazione. “Le avventure di
Pinocchio, storia di un burattino” è un romanzo picaresco, tristemente ironico,
a volte anche satirico, arricchito di insegnamenti pedagogici.
Lo stile è piacevole, il lessico semplice, nonostante il romanzo sia
stato scritto nel 1883.
Siamo tutti cresciuti leggendo o guardando le varie trasposizioni
cinematografiche e televisive di questo romanzo che riesce, ogni volta, a
trasmetterci quel qualcosa in più, grazie al suo intramontabile pregio narrativo.
È uno dei romanzi che si può includere nella categoria dei “sempreverdi”,
sempre attuali, sempre piacevoli da leggere e rileggere.
1 commento:
Sembra interessante...
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