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Africa, mon amour
Fiore di fulmine
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La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
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Campari a colazione
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domenica 21 marzo 2010

n. 856 - Una gomma e una matita di Faletti

Incredibile che basti così poco per sconvolgere la vita già sconvolta di un gruppo di persone. E' questo che succede nel primo dei racconti di Giorgio Faletti, Una gomma e una matita, contenuto in Pochi inutili nascondigli, perché è vero che per chi soffre, per chi ha un tarlo che gli rode dentro, non c'è nessun posto dove possa nascondersi e ritrovare la serenità.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Mi vergogno a dire quante tempo ci ho messo per leggere un semplice racconto, ma non trovavo mai il momento giusto per concentrarmi. Troppi impegni in questo periodo!
Inizia lentamente come racconto e non si capisce dove voglia andare a parare. Descrive personaggi in uno stato pietoso: l'angoscia da cui non riescono ad emergere. Tutto ha un fine: delineare lo stato d'animo dei personaggi che compieranno azioni dettate da debolezze umane, che sono conseguenze di altre azioni ancora che hanno subito da vittime. Dalle cose normali, però, si scivola nel surreale, nell'assurdo, nei poteri magici di strumenti apparentemente innocui, ma che nelle mani di un artista possono seminare scompiglio, mistero e morte.
Fin dall'inizio c'è Marco che cerca di superare più dell'abbandono della sua donna, il tradimento di lei, Ivana, con il suo migliore amico e, in un certo senso, anche datore di lavoro, Greg.
Lei, Ivana, è fredda e spietata, ma è anche fatalmente bella ed elegante, una ex modella.
Lui, Marco, la ama, ma lei sta con lui per interesse.
Poi c'è Greg, ennesimo stupido che non sa dire di no ad una donna troppo bella, anche se cattiva.
E così che inizia una tragedia surreale. Da subito compaiono altri personaggi, increduli, che ruotano intorno al trio amoroso, e vorrebbero essere in grado con poteri umani di risolvere misteri troppo grandi come la sparizione nel nulla di una casa, quella di un uomo che sembra essersi dissolto, poi l'omicidio brutale di una donna, un furto inquietante in una banca, il dissolversi di un cadavere durante un'autopsia, una decapitazione con una tecnica troppo particolare per essere spiegata. Tutti i nodi verranno al pettine davanti agli occhi di chi conduce le indagini e non può credere nemmeno a quello che vede.
Ivana ha avuto quello che si spettava, nel modo più seducente e raccapricciante che ci sia. Nessuna donna dovrebbe mai essere tanto crudele con chi la ama.
Come dare torto a Marco? Chi non vorrebbe far dissolvere il suo rivale in amore?
Ma niente basta a chi non riesce a ritrovare la serenità.
Questo racconto, ha molto di Stephen King. E' simile per tutte le immagini macabre e surreali che vi vengono descritte, ma ha anche un tocco di eleganza in più rispetto allo scrittore statunitense.

Voi, che cosa ne pensate di questo racconto?
La disperazione può portare ad una vendetta così atroce?
Vorreste degli oggetti magici per attuare le vostre rivincite?
In quale luogo nascosto, vi rifugiate dal dolore?

22 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao cara Pupot,
amo molto leggere ma devo dire che non ho mai letto un libro di Faletti...
se me lo consigli me lo prendo...
sono un esterofilo per quanto riguarda le letture.. forse sbaglio..
un caro saluto Pupottina, un abbraccio

PuntoCroce ha detto...

Ciao carissima, come stai? Io sto riemergendo poco alla volta dopo la "batosta"!

Ho comprato questo libro perchè i primi due mi avevano appassionato, ma dopo poche pagine l'ho chiuso e questo mi capita raramente...
Ora mi hai messo curiosità, credo proprio che lo leggerò!!

Ciao tesoro, buona domenica!!


Maria Rosa

Anonimo ha detto...

Mamma mia!Vendette, oggetti magici?Ma no!!!
Non ho mai letto nulla di Faletti.Per valutare dovrei vedere come "scorre" il testo...

Io al dolore mi rifugio nella scrittura.

Un bacio e buona domenica cara!

Anonimo ha detto...

Buon domenica pomeriggio Pupottì.
Che dire?
Bella recensione, mi hai incuriosita molto e ti dirò che Faletti non ha mai attirato la mia curiosità e che soprattutto, come Massimo poco sopra me, pure io sono una esterofila nella lettura.
Però...però....davvero, hai catturato la mia attenzione e se me lo consigli allora proverò a leggerlo.
Per rispondere alle due domande:
1) si la disperazione può far fare molte cose fra cui vendette atroci e se avessi potuto materialmente credo ne avrei portata in atto una di recente...
2) assolutamente si!
3) non ci sono luoghi da cui potersi nascondere dal dolore, possiamo credere che esistano e magari trovare dei pagliativi per un tot di tempo ma poi tutti i nodi vengono al pettine...e il dolore si abbatte su di noi come un'onda impazzita.

Vele Ivy ha detto...

Neanch'io ho mai letto niente di Faletti. Però mi incuriosisce, soprattutto il suo primo romanzo...

Vele Ivy ha detto...

Neanch'io ho mai letto niente di Faletti. Però mi incuriosisce, soprattutto il suo primo romanzo...

MAX ha detto...

In amore ed in guerra tutte le armi sono lecite recitava un antico adagio.
Certo che l'eliminazione fisica o quasi del "nemico" non dovrebbe essere contemplata. Comunque chi mantiene e coltiva un rapporto per interesse pecuniario a me fa schifo! Ciao

Stefano ha detto...

buon lunedì, bellissima ...
un bacio ...

Felinità ha detto...

Credo sia umano volersi vendicare di chi ci ha fatto del male, ma è un sentimento inutile, che ci reca ancora più male, una perdita di tempo, quando potremmo trovare altrove gioie e consolazioni più vere e guaritrici della nostra ferita. In fondo continuamo ad occuparci di quella persona, annullarne il pensiero è forse la vendetta più atroce. Certo così facendo non avremmo il Conte di Montecristo ..... ma è un libro appunto, il racconto di un ossessione, affascinante ma rende felice Dantes ? Miao Pupy e buona giornata miaooooo

riri ha detto...

Ciao A. di Faletti ho letto tutti i libri, un pò perchè come autore lo trovo "fuori dal coro", un pò perchè l'ho sentito ad una conferenza stampa anni fa e mi è piaciuto. Non posso dire lo stesso per questo libro che mi ha lasciata un pò perplessa: uno stile un pò diverso dal suo solito modo di scrivere, un pò horror, un pò metafisico-surreale-...Se sto male io scrivo, un pò come Guerny,(a cui mando un bacio anche qui):-), quando sono un pò serena mi immergo in letture "terribili",adesso sto infilata nel "Il segreto del millennio" di Katherine Neville, semplicemente fantastico:-)Ti auguro una buona giornata con abbraccio e sorriso:-)

giardigno65 ha detto...

non riesco a farmelo piacere ...

Gabry ha detto...

Non ho letto questo libro di Faletti... veramente ultimamente non ho letto un piffero... tempo e serenità per farlo scarseggiano... forse un giorno riprenderò questa bellissima abitudine.

Un saluto Pupottina e buon inizio settimana anche a te!

Linasolopoesie ha detto...

Pupottina
Il libro che più mi è piaciuto per me è "Io uccido" di Giorgio Faletti; ma non perchè penso che se l'ha scritto un comico lo potevo chiunque .
Il motivo è che penso che il giallo sia il tipo di libro più difficile da scrivere, non è facile inventare e collegare indizi.
E poi, anche se questo libro mi è piaciuto moltissimo, io avrei scritto i nomi dei suoi personaggi più accuratamente (per esempio il ballerino russo non andava scritto Gregor Yatzimin ma Grigori Jatsimin).
I nomi tutto sommato sono comunque una pecca trascurabile in un libro che per essere un'opera prima ha un certo stile e una certa dignità; complimenti a Giorgio per aver messo insieme 680 pagine senza essere passato per una palestra di raccontini!
A TE UN BUON GIORNO ...LINA

Franca ha detto...

ciao buona settimana anche a te!
non ho mai letto Faletti, non mi ispira.....me ne parlano tutti molto bene....

Achab ha detto...

Ciao Pupottina,bello questo libro,scritto in modo avvincente.
Buon inizio settimana,e grazie della tua sempre gradita presenza.

il monticiano ha detto...

Ho letto i primi due libri di Faletti.
Alle tue quattro domande rispondo in ordine così:
1^) Non mi piace;
2^) non so che vuol dire vendetta;
3^) non desidero oggetti magici;
4^) non lo so. Mi rifugio in casa.

ps.Pupotti'hai letto qualche romanzo di Gianrico Carofiglio? Provaci. Sto leggendo l'ultimo "Le perfezioni provvisorie".

Paola ha detto...

Non l'ho letto... ma penso che sia particolarmente originale...
Cmq... penso si che la disperazione porti a gesti gravi!!!
Ciao Pupottina grazie della visita... eh si anche se la temperatura è migliorata continua a piovere... attendiamo la sospirata primavera... :-)))
Buon inizio settimana con un abbraccio e baciotto

Gianna ha detto...

Ciao pupottina, mai letto Faletti.
La vendetta non è un'arma, secondo me, si ritorce solo su se stessi.

Unknown ha detto...

Oddio dopo Io uccido ho lasciato perdere Faletti ^__^
Non male ma neppure troppo il mio genere ;)
Ho letto comunque tutta la tua recensione, così se incontro qualcuno che vuole leggerlo gli racconto la trama uahuahauah XD

Ciao ;)

Ernest ha detto...

fuggire al dolore credo che sia davvero difficile
un saluto

Carmine ha detto...

non ho letto il libro mi baso sui tui racconti, la crudelta a volte viene fuori che neanche te l'aspetti. I odlori gli ho sempre superati con qualche giorno di solitudine in montagna, li mi ricaricò spitualmente e supero anche le cattiverie

Titti ha detto...

lo leggero' di sicuro... grazie!

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