Ecco le novità Beat del mese di novembre. Non so se voi avete le idee più chiare. A me piacciono tutti. Non saprei quale scegliere. Li leggerei tutti ;-)
E voi?
BARBARA KINGSOLVER
L'albero velenoso della fede
Beat - pag. 576 - € 13,90 - È il 1959 nel Congo belga. A Léopoldville, la
capitale, infuria la rivolta e il governo belga si appresta a concedere
l’indipendenza alla nazione africana. A Kilanga, un piccolo villaggio
sperduto nel cuore del paese, immerso in una natura lussureggiante,
ostile e densa di insidie, giungono dalla Georgia il pastore Nathan
Price, sua moglie Orleanna e le quattro figlie, Rachel, Adah, Leah e
Ruth May. Il reverendo Price è animato da una sola ardente missione:
redimere le anime perdute degli indigeni e convertirle alla fede
cristiana. Orlenna è una donna forte e indipendente, che ha avuto il
solo torto di maritarsi con un uomo accecato dai dogmi della fede. La
primogenita Rachel è un’adolescente frivola e superficiale, che pensa
solo a se stessa. Leah e Adah, due gemelle quattordicenni, sono molto
diverse tra di loro: la prima ottimista, intelligente, tenace e
sensibile; la seconda, emiplegica dalla nascita, è ironica e pessimista e
si esprime solo per iscritto, sfruttando la propria condizione per
scorgere il mondo al di là delle apparenze. Ruth May, infine, è una
bambina di cinque anni, vivace, spigliata e curiosa. Cinque donne che
avrebbero bisogno di essere prese per mano in un mondo totalmente
estraneo, guidato da codici e riti millenari oscuri per chi proviene dal
cuore dell’Occidente cristiano. Il reverendo Price, invece, prosegue
ostinatamente per la sua strada, ignaro di ciò che lo circonda. Mentre
la situazione politica del paese precipita nel caos, una serie di
terribili catastrofi naturali si abbatte sul villaggio e sulla famiglia,
già stremata dagli stenti e dalle malattie. E, quando infine una delle
figlie muore tragicamente, Orleanna abbandona il marito alla sua follia.
Sullo sfondo di un grande paese africano in preda al rivolgimento
postcoloniale, coi suoi lutti e le sue speranze, le sue tragedie e i
suoi sogni, Barbara Kingsolver ambienta una magnifica storia sui destini
di cinque donne alle prese con l’arroganza, la cecità e
l’irresponsabilità dell’idealismo maschile.
«Stupefacente… Un romanzo di caratteri,
un’opera narrativa forgiata dallo sguardo acuto delle donne».
New York Times Book Review
New York Times Book Review
NATSUME SòSEKI - Guanciale d'erba
Beat - pag. 176 - € 9 - Guanciale d’erba narra di un giovane
artista, pittore e poeta, che si avventura per un ameno sentiero di
montagna di un piccolo villaggio giapponese. Lungo il cammino, in
un’atmosfera incantata, incontra viandanti solitari, contadini, paesani,
nobili a cavallo e ogni specie d’umanità, finché, sorpreso dalla
pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè tra i monti. Qui, dalla
dolce voce della vecchia tenutaria, apprende la storia della fanciulla
di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e
andare in sposa a quello che lei non amava. Il giorno in cui partì, il
suo cavallo si arrestò sotto il ciliegio davanti alla casa da tè, e dei
fiori caddero qua e là, come macchie sul suo candido vestito… Come un
viandante qualsiasi, col suo guanciale d’erba – insieme, il cuscino di
chi va per il mondo e una grande metafora del viaggio di ogni uomo alla
ricerca di se stesso – l’artista raccoglie questa e altre meravigliose
storie lungo il suo peregrinare, semplicemente per ubbidire al suo
modesto e sublime compito: «rasserenare il mondo e arricchire il cuore
degli uomini».
Dall’autore di Io sono un gatto
una delle opere fondamentali della moderna letteratura giapponese.
ADRIENNE SHARP - La ballerina dello Zar
Beat - pag. 416 - € 9 - La Storia narra che Mathilde Kschessinska, figlia
del grande Felix Kschessinsky, ballerino che danzò per i Romanov per
quasi quarant’anni, divenne, appena diciassettenne, l’amante dello
zareviç Niki Romanov. Basato sulle vicende reali dell’ultima grande danzatrice dei Teatri imperiali russi, La ballerina dello zar
è uno di quei rari libri che, attraverso lo sguardo di una donna che si
ritrova suo malgrado a vivere alcuni dei più tragici eventi della
Storia – la rivoluzione d’Ottobre, l’abdicazione dello zar, la prigionia
di Nicola II insieme con Aleksej, il figlio legittimo, la drammatica
fuga dalla Russia – narra magnificamente di un mondo che si avvia ignaro
verso la sua fine. Con la sua impeccabile scrittura, Adrienne Sharp
riporta alla luce la vita dell’élite di San Pietroburgo – gli splendidi
abiti bianchi delle donne, i ministri della corte in frac e tuba, le
corse folli e selvaggi in troica dell’aristocrazia per le vie della
città – un attimo prima in cui tutto si muta in polverosa reliquia.
«A
Pietroburgo la danzatrice che fece girare la testa allo Zar…
La storia
di Mathilde Ksesinskaja,
stella del Teatro Mariinskij e amante del
futuro Nicola II,
travolta della Rivoluzione».
TTL la Stampa
TTL la Stampa
OLIVER POTZSCH - La figlia del boia
Beat - pag. 432 - € 9 - Baviera,
1659. Il destino di Martha Stechlin, levatrice di Schongau, sembra
segnato. Messa nelle mani del boia del paese perché le sia estorta
formale confessione, attende di essere spedita al rogo per il barbaro
omicidio di due bambini. Jakob Kuisl, il boia di Schongau, un gigante
alto quasi due metri, la barba nera e spinosa, le lunghe dita ricurve
simili ad artigli, non crede però alla sua colpevolezza. E con lui non
credono che la dolce Martha sia una strega anche sua figlia Magdalena,
un’attraente ragazza dalle labbra carnose, e Simon Fronwieser, il figlio
del medico cittadino, un giovane ben visto tra il gentil sesso di
Schongau. I tre indagano per cercare di ribaltare una sentenza che
sospettano sia stata scritta solo per convenienza politica e,
soprattutto, per nascondere una verità inconfessabile. Attraverso
un’impeccabile ricostruzione storica della società tedesca del Seicento, La figlia del boia
conduce il lettore in un’epoca di superstizioni e follie collettive e
delinea una stupefacente figura propria di quel mondo: il boia, un uomo
temuto e, ad un tempo, un esperto erborista e un illuminato.
AMITAV GHOSH - Il cromosoma Calcutta
Beat - pag. 320 - € 9 - A New York, in un futuro non molto lontano, Antar, un egiziano addetto alle ricerche telematiche dell’IWC, un’organizzazione internazionale che si occupa dell’esaurimento delle risorse idriche, si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, un ID che risale ai primi anni Novanta del XX secolo. Antar è stufo dell’IWC, vorrebbe tornarsene al più presto in Egitto, ma la curiosità di sapere a chi possa essere appartenuto quell’ID è talmente grande da spingerlo a interrogare Ava, il suo computer di ultima generazione. Lo schermo di Ava si sbianca per un lungo istante, poi sputa la sentenza. La tessera era di proprietà di un certo L. Murugan, «disperso dal 21 agosto 1995» e «visto l’ultima volta a Calcutta», dove si era recato per vedere il monumento, eretto all’interno del Presidency General Hospital, al maggiore medico Ronald Ross dell’Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che, come indica un’iscrizione presente nell’ospedale, «nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare». Così comincia questo straordinario romanzo in cui Ghosh costruisce un profondo apologo sulla vulnerabilità del genere umano. Cosa nasconde, infatti, il cromosoma Calcutta? È davvero la chiave di volta dell’intero DNA umano? La soluzione che potrebbe rendere gli uomini immortali come gli dèi?
«Della Figlia del boia
ho amato ogni pagina e ogni colpo di scena.
Un romanzo storico di
magnifica inventiva e con un protagonista sorprendente:
un boia fornito
di anima che lotta contro i pregiudizi e i tornaconti politici
per
salvare una strega da se stesso». Scott Turow
REX STOUT - Crimini e ricette
Beat - € 12,90 - pag. 256 - Più di 250 ricette originali create tra
un’indagine e l’altra dal più sofisticato e goloso protagonista della
letteratura gialla. Nero
Wolfe, il geniale personaggio creato da Rex Stout, non è solo un
infallibile investigatore, ma anche un raffinato gourmet e un eccellente
gastronomo. I romanzi che lo vedono protagonista sono talmente ricchi
di riferimenti al cibo e alla cucina che nel 1973 Rex Stout ha deciso di
dedicare a Wolfe un manuale culinario che è al tempo stesso un
ricettario e un viaggio nel suo mondo affascinante ed eccentrico. Grazie a questo libro i manicaretti serviti nella grande casa di Manhattan non hanno più segreti. Dalle
pietanze preparate da Fritz Brenner, l’impareggiabile cuoco personale
di Wolfe, alle ricette messe a punto dallo stesso investigatore, dagli
spuntini improvvisati per Archie Goodwin, di ritorno dalle sue missioni,
ai ricercati menu offerti agli ospiti di riguardo, un universo di
delizie si schiude in queste pagine: piatti epicurei che, senza essere
né eccessivamente raffinati né pretenziosi, soddisfano l’appetito e il
palato.
Nero
Wolfe, il detective amante della buona cucina,
«un immenso narciso
pigro ed edonista…
le cui avventure rivaleggiano per numero e varietà
con quelle di Maigret».
Goffredo Fofi
Goffredo Fofi
AMITAV GHOSH - Il cromosoma Calcutta
Beat - pag. 320 - € 9 - A New York, in un futuro non molto lontano, Antar, un egiziano addetto alle ricerche telematiche dell’IWC, un’organizzazione internazionale che si occupa dell’esaurimento delle risorse idriche, si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, un ID che risale ai primi anni Novanta del XX secolo. Antar è stufo dell’IWC, vorrebbe tornarsene al più presto in Egitto, ma la curiosità di sapere a chi possa essere appartenuto quell’ID è talmente grande da spingerlo a interrogare Ava, il suo computer di ultima generazione. Lo schermo di Ava si sbianca per un lungo istante, poi sputa la sentenza. La tessera era di proprietà di un certo L. Murugan, «disperso dal 21 agosto 1995» e «visto l’ultima volta a Calcutta», dove si era recato per vedere il monumento, eretto all’interno del Presidency General Hospital, al maggiore medico Ronald Ross dell’Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che, come indica un’iscrizione presente nell’ospedale, «nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare». Così comincia questo straordinario romanzo in cui Ghosh costruisce un profondo apologo sulla vulnerabilità del genere umano. Cosa nasconde, infatti, il cromosoma Calcutta? È davvero la chiave di volta dell’intero DNA umano? La soluzione che potrebbe rendere gli uomini immortali come gli dèi?
«Il cromosoma Calcutta unisce la suspense
del melodramma vittoriano al fascino del thriller scientifico».
The Guardian
The Guardian
HOWARD MARKS - Mr Nice
Beat - pag. 560 - € 9 - Nei
primi anni Ottanta Howard Marks, figlio di un ufficiale della marina e
di una maestra elementare, ha più di quaranta pseudonimi, Mr Nice è uno
dei tanti, dispone di 80 linee telefoniche e possiede 25 società
commerciali sparse in tutto il mondo, ma per la Dea Drug Enforcement
Agency, il dipartimento anti-droga degli Stati Uniti, è un pericoloso
criminale. Marks, infatti, contrabbanda fino a 30 tonnellate di erba
colombiana diretta in America e Canada ed è in contatto con mafia, IRA,
MI6 e CIA. Frequenta alberghi a cinque stelle, rockstar e belle ragazze.
Ma la sua vita si trasforma in un inferno quando, nel 1988, viene
arrestato e condannato a 25 anni di detenzione presso il penitenziario
più severo, a Terre Haute, nell’Indiana. Racconto sincero e travolgente
dell’esistenza del più sofisticato barone della droga negli anni della
contestazione studentesca, Mr Nice è un irresistibile viaggio nel mondo
dei traffici illeciti e nei sogni di una generazione ribelle.
«Una
leggenda popolare… Howard Marks dimostra un carisma smisurato.
La sua
voce ricorda Richard Burton e il suo aspetto uno dei Rolling Stone».
Daily Mail
Daily Mail
SANDRA PETRIGNANI
Il catalogo dei giocattoli
Beat - pag. 128 - € 9 - Pezzi di materia che si animano, attrezzi da lavoro
dei nostri primi anni, i giocattoli ci raccontano qualcosa di come
eravamo quando loro erano i nostri bizzosi, amatissimi dèi: la carabina
col tappo che emetteva un rumore secco, quasi lo schiocco di un bacio,
le automobiline a chiavetta con il suono di ranocchia, l’universo dei
pianeti marini nelle biglie disseminate sul letto, i birilli come
biberon, con quel nome da capitombolo... Oggi li osserviamo con un misto
di nostalgia, inquietudine e una punta di crudeltà. Eppure, i
sessantacinque giocattoli descritti in questo libro non seguono un
pretesto semplicemente memorialistico. Demoni e angeli custodi,
depositari di antichi incanti, paesaggi, odori, «vampiri commedianti che
di notte vegliano sui bambini derubandoli momentaneamente della vita», i
giocattoli, chiamati a raccolta in questo libro, ci restituiscono
l’infanzia come una possibilità eterna, una bacheca colorata, allegra e
scintillante, un «cosmo meraviglioso» che chiede di essere esplorato in
ogni momento della nostra vita.
«Un incantevole esercizio di leggerezza». Ian McEwan
ELIZABETH TAYLOR - ANGEL
Beat - pag. 304 - € 9 - In uno di quei villaggi dickensiani della vecchia
Inghilterra, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la
carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente.
Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive
in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue
fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House,
la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera
lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha
approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte. Un giorno la
ragazza decide di trasferire le sue fantasticherie in un romanzo. Grazie
al fiuto di un editore di Bloomsbury, l’opera conoscerà un incredibile
successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e,
soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e
scapigliato, capace di scoprire la sua natura e di assoggettarsi
volontariamente al suo capriccio. Romanzo incluso in una lista delle
tredici migliori opere letterarie del dopoguerra pubblicata dallo
«Spectator», insieme a capolavori quali Lolita, Herzog e Il signore delle mosche, Angel ha consacrato sulla scena letteraria internazionale il talento di Elizabeth Taylor.
«Elizabeth Taylor: la Jane Austen del XX secolo». San Francisco Chronicle
1 commento:
Mi piace Natsume Soseki, ma questo non l'ho mai letto neanche in giapponese.
Lo leggerò, grazie!
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