Se al primo libro di una serie, pur apprezzandolo, non ci si sbilancia mai, per il secondo
non si può non negare che sia un successo e che continua a dare e promettere
nuove emozioni. Anzi, epiche emozioni. Pupottina vi sta parlando del secondo
libro della serie 568 d.C. I Longobardi di Sabina Colloredo. Libri che
riaccendono la passione e l’interesse per la storia medievale e la narrano,
riempiendola di episodi ricchi di dettagli, passioni e intrighi e romanzandola, grazie a personaggi intimamente delineati. Se avessi avuto questi libri, quando
andavo a scuola, forse la storia sarebbe stata la mia materia preferita.
Dopo La grande marcia, ecco Il re solo. Il protagonista maschile di
questo romanzo, lo si intuisce dal titolo, è il re Alboino, il decimo re della
dinastia longobarda; un uomo forte e coraggioso, anche se in là con gli anni;
un uomo innamorato della sua seconda moglie, una principessa gepida, ma,
nonostante questo sentimento, infedele; un uomo alla disperata ricerca di un
erede maschio, che non riesce ad avere; un uomo che crede nel potere di un’autorità
centrale e che vorrebbe formare un impero. Alboino è l’uomo sempre più solo,
nonostante sia un re, costantemente affiancato da condottieri, guardie, donne e
schiavi al suo servizio e pronti a compiacerlo. In molti, però, tramano contro di lui. In molti vorrebbero
essere al suo posto e sono convinti di poter essere migliori di lui.
Questo racconto epico appassionerà uomini e donne, per il suo modo di
raccontare eventi storici e dar voce ai protagonisti, conosciuti e sconosciuti,
delle vicende. Romani, longobardi, avari, burgundi, gepidi: ognuno
racconterà la sua storia, i suoi sogni, la sua lotta per la sopravvivenza e la
sua voglia di vendetta.
Sì, perché molti, in questo secondo romanzo, sono desiderosi di vendicarsi
di qualcuno per un torto subito, personalmente o dalla propria gente. La vendetta
potrebbe essere il secondo tema dominante del romanzo. Sia donne sia uomini,
sperano e lottano affinché giustizia sia fatta.
Davvero tanti sono i nomi in questo secondo romanzo, come nel primo. Ad aiutare
il lettore a non confondere i personaggi meno noti, c’è un glossario con i
nomi.
Anche le donne hanno voce nelle storie narrate e sono donne forti e che
non si arrendono: sopportano violenze, portano avanti gravidanze, si
sottomettono, ma non smettono di sperare e ricordare i momenti di un passato
felice. Sono donne che scelgono di diventare le amanti di qualcuno, sperando di
ricavarne protezione. Anche le donne, con le loro vite e i loro amori, sono le
protagoniste di questo romanzo. Sono donne capaci di superare un tradimento da
parte del loro uomo, perché pensano che così debba essere, perché gli uomini
sono così e basta: non possono non cedere alle lusinghe e alla bellezza di
altre donne.
Gli uomini come le donne vengono raccontati in maniera molto
introspettiva. Le descrizioni si alternano ai dialoghi senza creare pesantezza o
annoiare il lettore. Tutto è molto ben amalgamato, studiato per appassionare, in maniera
eccezionale, il lettore. Le scene di guerra si alternano a quelle di sesso, la
violenza viene stemperata dalla tenerezza di un ricordo, usi e costumi dei vari
popoli vengono descritti e raccontati come se li si stesse vivendo, come se il
passato fosse il presente. Il lettore non può non rimanere affascinato dal
mistero che la storia può svelare. Mentre intrighi e vendette seguono il loro
corso, c’è chi non smette di sognare un mondo pieno d’amore in cui si può
ancora essere felici. Ogni personaggio ha le sue speranze e la sua vita da
raccontare.
Dopo un seguito così, non si può che sperare che venga pubblicato presto
il terzo.
VOTO 10+
*** AVVISO SPOILER ***
Chi non ha letto
questo libro ed ha intenzione di farlo, non
continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti,
unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Sabina Colloredo ha all’attivo moltissimi libri ed è una scrittrice
italiana che mi piace molto, per il suo stile scorrevole e la tecnica narrativa
sempre avvincente.
Dei suoi personaggi ci si innamora. I personaggi sono quelli del primo
libro, con in più qualche new entry. Tra
i nuovi personaggi, Ai Nu mi è piaciuta molto.
Varie coppie si formano. Alcune si sciolgono o si distanziano. Altre si
allargano, diventando coppie non esenti da relazioni esterne. Sono gli uomini in
particolare ad avere più amanti, mentre alcune donne decidono di esserlo per
sopravvivere o per portare avanti i loro piani.
I capitoli riguardanti la giovane nobildonna romana Valeria Prima e le
sue vicende colpiscono molto. È una ragazza innamorata e pronta alle nozze, ma
nonostante tutto ha paura di cambiare vita. Quando le sue certezze le verranno
strappate via nel peggiore dei modi, Valeria cercherà di adattarsi alla nuova
situazione e troverà un nuovo amore, ma si avrà sempre il dubbio che non abbia
dimenticato il giovane ufficiale romano Claudio Prisco. Anche a lui la vita non
porterà gioia. L’invasione dei barbari non farà passare momenti felici ai
romani. L’Impero è minacciato da vari lati e nessuno di loro è al sicuro. La
coppia Valeria e Claudio verrà vissuta separatamente, in capitoli diversi,
esattamente come la loro condizione: l’uno privato dell’altra e viceversa.
Molte altre sono le storie da cui Pupottina si è lasciata prendere. Le sono
piaciute molto Rosmunda, Rodelinda, Sabina e Mama. Tra gli uomini anche
Gisulfo, Idolfo, Onofrio, Tangeme e Pra hanno lasciato il loro segno, nel bene
come nel male.
Voi, l’avete letto? Vi è piaciuto?
Qual è il vostro personaggio preferito?
4 commenti:
grazie sempre per i tuoi post sempre interessanti
Sembra interessante... ma leggi troppo!
Buon inizio della settimana!
Ciao Pupottina, non vado al cinema perchè non si fuma, per i libri sul medioevo sono entusiasta..Un abbraccio.Grande recensione!!
Sembra essere interessante :)
E.
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