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Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


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L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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sabato 17 ottobre 2015

Una serata con Audrey Hepburn di Lucy Holliday


Audrey Hepburn, icona di stile e di eleganza per milioni di donne che ambiscono ad essere come lei, può essere anche l'amica ch cerchi.

LUCY HOLLIDAY ci parla di lei, di Audrey Hepburn, ce la fa sentire vicina, un'amica e una confidente, stabilendo con lei un contatto, come mai prima d'ora è accaduto.

La protagonista è Libby Lomax, una ragazza che vive da sempre all'ombra della sorella, con la quale è stata introdotta fin da piccola dalla madre al mondo della recitazione, tra provini estenuanti e confronti insopportabili. Sfortunatamente, Libby non ha mai avuto successo. Non quello che avrebbe voluto o meritato. È solo una comparsa cinematografica, ventinovenne e per di più single. Ma il peggio per lei deve ancora avvenire in un crescendo di ilarità e incontenibili risate. Sì, perché leggendo LUCY HOLLIDAY, il peggio non è mai tale. Si ride per le disavventure di Libby Lomax e per la sua simpatia, ma man mano dalle risate si passa ad un rincuorante sorriso, quando le cose, inaspettatamente, volgono al meglio.

Anche se non è esattamente la strada che Libby avrebbe scelto, qualcosa può sempre cambiare, anche dopo che ha perso il suo lavoro, per quanto umile fosse. Una passione per il cinema, infatti, Libby ce l'ha. Da sempre, come milioni di altre donne in tutto il mondo, è una fan accanita della famosissima attrice Audrey Hepburn. Libby la venera così tanto che più di una volta si è trovata a desiderare di poterla avere come amica. E forse sarà per lo stress accumulato in una giornata, più difficile delle altre, che, tornando nel suo nuovo e minuscolo appartamento, Libby la vede comparire alle sue spalle, con tanto di tubino nero, Ray-Ban e collana di perle. Ed è così che Libby vede la grande diva di Hollywood nel suo appartamento, assediato, sommerso da scatoloni che non sa dove mettere. Come se si trattasse di un'evocazione o di un qualcosa di paranormale, la protagonista di Colazione da Tiffany, Audrey Hepburn in persona, è lì pronta ad aiutarla. Libby pensa che sta impazzendo o che ha iniziato a soffrire di allucinazioni. La cosa certa è che vale la pena approfittare dei preziosi consigli di Audrey Hepburn, su questioni di moda, di cuore e di vita.

Magari è la volta buona per Libby. Anche per riscattare la sua immagine davanti agli occhi del mondo e, in particolare, davanti a quelli del divo del momento, l'affascinante Dillon O'Hara.

Chi rinuncerebbe a far curare la propria immagine niente di meno che a Audrey Hepburn?

Una storia esilarante, simpaticamente briosa e dolcemente romantica, dove non mancano risate ed ottimi consigli dei quali, io stessa, ho fatto tesoro. 

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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