Cosa è accaduto all’adolescente Tara Martin? Dove è
stata per vent’anni mentre tutti la credevano morta?
È così facile
volatilizzarsi nel nulla? È così facile riapparire misteriosamente?
Tante le domande che ruotano intorno a questo
interessantissimo fantasy, scritto da GRAHAM JOYCE.
Tara è una ragazza come tante che affronta i
problemi dell’adolescenza e la sua misteriosa ed improvvisa scomparsa provoca
in chi resta, nella sua famiglia e nei suoi amici, gli effetti devastanti del
senso della perdita. Se qualcuno ce la fa ad andare avanti, come suo fratello
Peter che riesce a creare una famiglia, qualcun altro, invece, resta ancorato
al passato e ai ricordi.
È proprio Peter ad avere le reazioni più intense
nel momento in cui, durante il giorno di Natale di vent’anni dopo la scomparsa
di Tara, lei riappare altrettanto misteriosamente quanto era stata avvolta nel “nulla”.
In realtà, ciò che la sempre giovanissima Tara
racconta dei vent’anni della sua assenza è tanto surreale e fantastico da non
poter essere affatto definito come il “nulla” che l’ha risucchiata.
Lì dove è stata Tara Martin, c’è una civiltà
alternativa, un altro mondo, tanto fantastico, magico, panico ed
inaspettatamente erotico. La natura è un tutt’uno con la vita stessa e la
concezione del tempo è totalmente diversa da come siamo abituati a viverla noi.
“Attraverso i boschi, su ruscelli
cristallini e campi sterminati, fino a una terra libera fatta di luce e fuoco,
in un posto dove la luce e il fuoco si incontrano sopra una collina.”
A far luce sul mistero dell’assenza ventennale di
Tara, ci sono la sua famiglia e un’equipe medica. Tutti i personaggi, insieme
al lettore stesso, indagano le sue parole, la sua psiche e il suo corpo per far
luce sull’inspiegabile vicenda che ha quel qualcosa di fantastico che riempie
l’esistenza e cattura la mente con la sua fantasia. Ma è veramente Tara Martin?
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