Se
Pupottina si fosse fermata alla copertina, davvero brutta, non lo avrebbe letto
questo libro. Anche se si fosse fermata alla foto del profilo della scrittrice
nel suo blog, che, sì, sembra simpatica, ma anche un po’ folle, a farsi
immortalare in un cimitero, non lo avrebbe letto. Ma qualcosa la attirava di questo libro.
Tracy Revels, l’autrice del libro, è una docente di storia ed un’appassionata
di leggende e misteri. In particolare, studia i riferimenti storici relativi a
Sherlock Holmes. Il suo libro, infatti, si intitola Sherlock Holmes e i tesori
di Londra ed è stato proprio il titolo a incuriosire Pupottina.
Il
giallo, perché è un giallo classico, in perfetto stile Conan Doyle, è stato scritto nel
marzo del 2011, ma avrebbe potuto scriverlo lo scrittore defunto in persona,
tanto appare fedele allo stile del celebre creatore di uno degli investigatori
più famosi al mondo. Se anche voi siete cresciuti con il mito di Sherlock
Holmes e delle sue indagini e se lo stile di Conan Doyle, così attento al
particolare e che sa catturare il lettore, non vi dispiace, troverete in Tracy
Revels un’ottima alternativa per vivere, con un nuovo romanzo, un’altra
indagine del famoso Sherlock e del suo fedele collega Watson.
Sherlock
Holmes e i tesori di Londra vi piacerà. E’ stupefacente come la scrittrice
abbia ricreato l’esatta atmosfera di un’indagine vecchio stile e l’abbia resa
innovativa, introducendo ed approfondendo il personaggio, sempre misterioso, di
Sherlock, con notizie sulle sue origini e la sua famiglia, e aggiungendo anche
il soprannaturale, non soltanto nel metodo di analisi dei fatti, ma anche nelle
vicende e nella modalità di risoluzione. È come trovare un personaggio che si
conosce da sempre e renderlo più chiaro, anche grazie a citazioni e riferimenti
ad altri racconti, tutti accuratamente spiegati nelle note a piè di pagina, che
sono un’ulteriore pregio del libro. Anzi, dell’ebook.
Ecco
la trama.
Dove sono finiti i corvi della Corona,
la Pietra di Londra, il Cuore di San Giorgio, ossia i principali tesori della
capitale britannica di fine Ottocento? Esiste un collegamento tra questi furti
e la raccapricciante serie di trafugamenti di cadaveri avvenuta nel Cimitero di
Highgate, a cominciare dalla sparizione delle spoglie di una giovane americana
creola? Alla Regina Vittoria e agli esponenti più importanti dell’establishment
politico non resta che affidarsi a Sherlock Holmes. Ma se questa volta il
celebre investigatore non fosse estraneo a tale intricatissima vicenda? E se il
suo metodo d’indagine, fondato sulla serrata applicazione della logica e sulla
rigorosa osservazione, non bastasse a risolvere il caso?
VOTO
10
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non
continui a leggere perché, nel commenti di seguito, Pupottina svelerà
molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già
letto.
Cosa
posso lasciarmi sfuggire su Sherlock Holmes e i tesori di Londra?
Non
molto, se non voglio togliervi il bello di leggerlo. L’indagine da risolvere
non è una soltanto, ma ogni evento è collegato agli altri anche se non in maniera manifesta. Molti misteriosi furti e sparizioni si sovrappongono l’un
l’altro e Sherlock Holmes è restio ad intervenire. Non vuole dover svelare le
sue misteriose origini all’amico Watson. Se lo facesse, il suo amico sarebbe in
pericolo e dovrebbe fargli un incantesimo per cancellare ogni cosa dalla sua
memoria. Ma Watson sarà già in pericolo dalle prime pagine. Qualcuno o qualcosa
gli ruberà l’anima. Si scoprirà che Sherlock ha un fratello segreto e non
potete nemmeno immaginare di chi è figlio …
La
Regina Titania del Regno delle Fate andrà a trovare Sherlock Holmes,
scandalizzando Watson con le sue pubenda esposte. Il Consiglio della Corona
vedrà scomparire misteriosamente i leggendari corvi dalla torre di Londra,
senza i quali cadrebbe la monarchia. I cadaveri scompariranno dal cimitero e
torneranno come zombie. Scomparirà anche la Pietra di Londra, quella che vi
depose un mitico eroe troiano, come viene raccontato nella celebre cronaca
latina, Historia Regum
Britanniae, scritta da Goffredo di Monmouth. Non verrà
risparmiato nemmeno il cuore rinsecchito di un santo che verrà rubato. Qualcuno
subirà il fascino di una bibliotecaria, Ipazia, che dalla vita ha avuto tutto, compresa
l’immortalità. Recuperare l’anima non sarà così semplice nemmeno per Watson, preoccupato di aiutare, come può, il suo caro amico Holmes.
Ma
ci pensate cosa sarebbe accaduto a Conan Doyle, se, nelle sue storie, non
avesse fatto incontrare il un laboratorio chimico al Saint Barts, Watson e
Homes? Se i due non si fossero presentati e non avessero fatto amicizia, non
avremo tutta la serie dei racconti e dei romanzi di Conan Doyle, da cui è nata
la fama che ha conquistato molti in tutto il mondo, ma che Tracy
Revels ha portato a nuova vita con il suo primo e geniale romanzo.
Come
direbbe Sherlock Holmes, “Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per
quanto improbabile, dev’essere la verità”. Ed è questo che rende stupendo
questo romanzo.
Voi,
l’avete letto? Vi è piaciuto?
Quanto
avete sentito parlare di Sherlock Holmes e quanto la sua capacità di
osservazione e di deduzione ha condizionato o influenzato la vostra vita?
6 commenti:
Ma miaaaoooooùùùùùù Pupy ilmio Sherlock .... sono divertentissimi gli apocrifi con lui protagonista. Un caso raro di personaggio letterario che si reiventa nel tempo, con libri , film .....
Lo adoro follemente ffffffrrrrr
Quanto meno Conan Doyle ha contribuito all'affermazione del genere letterario.
Chissà quando ritroverò un po' di tempo per immergermi nella lettura come si deve! Buona settimana, baci ^_^
Un voto altissimo!
Non sono un'appassionata del personaggio.
Un bacione e buon lunedì!
Ciao cara ^_^ !!!!!
Io non l'ho letto e mi sa che mai lo leggerò...
..."mai dire mai", in genere, è vero...
...ma qui si tratta della valutazione delle trame...
...è un genere che proprio non fa x me, punto decisamente su
"altri lidi" ^_^ !
Abbraccio grande grande a te e fagiolino (come sta?)
Smack!
M@ddy
Grazie per l'avvertimento...ho interrotto a metà, perché lo voglio proprio leggere!
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