I SENTIERI DI SAN MICHELE
Culti micaelici e antica viabilità sui monti del Chianti
di R. Centri e L. Pecchioni
Sui
monti del Chianti il nome di San Michele Arcangelo ritorna
costantemente, caratterizzando chiese, eremi, torrenti e la vetta stessa
della catena: Monte San Michele, che fino all’inizio del novecento era
meta di processioni devozionali. Il contesto geografico è reso coerente
dall’esistenza di una strada antichissima, che rappresentava nel
medioevo un importante itinerario per i pellegrini e un punto di
riferimento per le transumanze. Di essa rimane un avvincente intreccio
di sentieri, ricchi di curiosità e scorci suggestivi: un patrimonio
culturale che aspetta da molto tempo di essere riscoperto, sia in senso
archeologico, sia semplicemente turistico.
Proprio
in Chianti, in un eremo dedicato a San Michele, esattamente settecento
anni fa nasceva una confraternita le cui costituzioni si sarebbero
diffuse in buona parte dell’occidente europeo. I monaci, solo in seguito
definiti girolamini, scelsero questi luoghi per rifugiarsi sotto la
protezione dell’Arcangelo, come fecero già molti eremiti in precedenza.
Per gli autori del presente volume l’anniversario è stato uno stimolo a
procedere in una ricerca specificamente dedicata ai culti e alle
titolazioni micaeliche del Chianti, argomento raramente affrontato in
modo esteso.
tra gli argomenti trattati:
VIABILITÀ E PROPOSTE SENTIERISTICHE
SAN MICHELE NELLE DONAZIONI PRO-ANIMA
I LONGOBARDI E LE TITOLAZIONI A SAN MICHELE
L'ABBAZIA DI SAN PIETRO E SAN MICHELE DE' MONTI
MONTEDOMINI E ORSANMICHELE
LE TRADIZIONI MICAELICHE TRA IL XVII E IL XIX SECOLO
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