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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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venerdì 10 gennaio 2014

Monika Held, il 27 gennaio a Milano

L'AUTRICE MONIKA HELD SARA' A MILANO 
PER RACCONTARE IL SUO ROMANZO, 
IL PROSSIMO 27 GENNAIO,  alle ore 18.30
presso il GOETHE INSTITUT, via S. Paolo, 10 
(II° piano -  Biblioteca)
interverranno
Ulrich Braess, direttore del Goethe Institut di Milano
e Chiara Marmugi


IL LIBRO 
 È il 5 giugno 1964, un torrido venerdì d’estate, quando Lena incontra per la prima volta Heiner Rosseck all’interno del tribunale di Francoforte. Terminate le ultime traduzioni e lasciato il suo angusto ufficio senza finestre, sta per guadagnare l’uscita, con il pensiero rivolto già a come svagarsi con una nuotata all’aperto, un film al cinema o magari un bicchiere di vino, quando lo vede: un uomo alto e smagrito sul punto di scivolare a terra lungo una parete. Il tempo di sorreggerlo e di chiedergli «Sta bene?» che apprende la sua drammatica storia. Heiner Rosseck da Vienna, giunto nelle fredde aule del tribunale di Francoforte per testimoniare al processo contro i crimini nazisti di Auschwitz in cui è stato prigioniero. Rosseck, il sopravvissuto, appena sottoposto a un estenuante interrogatorio sul ruolo, le responsabilità e le azioni di due imputati, Kehr e Kaduk, i peggiori aguzzini del campo di prigionia.
 
Con un romanzo dalla trama coinvolgente e dalla scrittura impeccabile, Monika Held fa tesoro delle testimonianze raccolte in prima persona dai sopravvissuti dei campi di sterminio e «riesce a mostrare un lato inedito della Shoah» (Kölner Stadt-Anzeiger). Il risultato è una storia d’amore universale, cruda e commovente assieme; un viaggio liberatorio che è tale proprio perché non volta le spalle alla memoria.

Monika Held (1943) è nata e cresciuta ad Amburgo. Per molti anni è stata corrispondente per il magazine Brigitte, scrivendo su Italia, Albania, Bhutan, Paraguay, Guatemala e Mongolia. Ha ottenuto numerosi premi per i suoi articoli e per il suo impegno politico, tra cui il German Social Prize, l’Elisabeth-Selbert-Preis, il Reporting Prize e la Polish Medal. Attualmente vive in Germania, a Francoforte sul Meno.

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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