Il mondo così come ce lo immaginiamo cambia
totalmente fra le pagine dei romanzi, scritti a quattro mani, da Robert Kirkman
e Jay Bonansinga.
Della saga dei romanzi, ispirati ai fumetti e alla
famosissima serie tv The Walking Dead, dopo L’ascesa del Governatore, il
seguito è La strada per Woodbury. Entrambi sono libri paragonabili a due
autentiche, passatemi il termine, “bibbie” per il pubblico dei fan. Si scopre
così tanto, così bene (perché lo stile degli scrittori è impareggiabile), che
si guarda alle puntate della serie tv con un occhio diverso, grazie a tutte le
rivelazioni che arricchiscono la trama e il personaggio più odiato, temuto e,
allo stesso tempo, amato dagli appassionati del genere.

Non si può non osannare anche questo secondo
romanzo distopico, ricco di orrore, paura, suspense e colpi di scena, scritto
in modo magistrale.
Dopo essere rimasta folgorata dal primo romanzo,
non avrei mai creduto che il secondo riuscisse a bissarne le sensazioni di
tensione e quel brivido, continuato e intenso, che ti intrappola nei righi e
nelle pagine, ma La strada per Woodbury brilla di altrettanta luce propria,
esattamente come L’ascesa del Governatore.
Nessuno dei due romanzi eclissa l’altro e ci sono
tutti i presupposti affinché anche l’ultimo attesissimo romanzo della trilogia
risulti altrettanto esplosivo.
Anche La strada per Woodbury merita una nota di
encomio.
È un distopico fantastico!
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