Il ricordo di quel giorno, che arriva ogni anno, potrebbe farvi credere che sia il giorno giusto per risolvere le questioni irrisolte?
Accade qualcosa del genere alla timida e devota Claudia, nel racconto Il giorno delle more di Rosmunde Pilcher. Claudia da otto anni aspetta che l’uomo che ama si decida a sposarla e scarta ogni altra possibilità che la vita le offre. Lui è sempre troppo impegnato e spesso è anche altrove per lavoro, o almeno così dice.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Un giorno, lui, Giles, la chiama per dirle che purtroppo non potrà andare in Spagna per la vacanza che avevano programmato insieme ad un gruppo di amici. Claudia non se la sente di andare da sola e allora prende un treno diretta verso il paesino dove ha trascorso le sue infanzia e adolescenza. Lì, ritrova gli amici di un tempo e tanta tranquillità. Arriva giusto in tempo per partecipare alla tanto attesa festa di ogni anno, il giorno delle more. Fra tutti qualcuno le è più vicino degli altri e la attrae, le chiede il perché abbia scelto una vita di solitudine, lontana da tutto. Lei non ha il coraggio di dirle che, in realtà, non è sola, ma ha qualcuno che ama da troppo, anche se la loro storia si sta consumando lentamente. Lui, Magnus, è insistente e in uno dei momenti più romantici del racconto arriva a rivelarle che l’ama da sempre, ma che non glielo aveva mai rivelato poiché voleva lasciarla libera di vivere la sua vita. Claudia ne è commossa e confusa nello stesso tempo. La confusione si scioglie quando, sfogliando un giornale scandalistico, apprende che il suo Giles ha appena sposato una donna che ha la metà dei suoi anni. Claudia non si sente arrabbiata, anzi. Vorrebbe, infatti, ringraziarlo per averla liberata dal quel niente che avevano.
Voi, che cosa ne pensate?
L’avete letto questo racconto?
Vi siete mai trovati in una situazione analoga in cui, anziché infuriarvi con chi vi ha tradito, avreste voluto ringraziarlo?
10 commenti:
Non l'ho letto ma un tradimento mi fa sempre andare fuori di testa, figuriamoci se ringrazio chi l'ha messo in pratica!
Baci
Un bacio A.
so di un'amica che ha tradito il marito e rimane con lui,forse lo ama ancora? So di un'altra che ha tradito il marito e se n'è andata col nuovo amore..
infuriarmi io?Lo ammazzo di botte.minimo, minimo:-) Baci
avrà esclamato :me so tolta un peso !!!! e a trovato quello giusto , poi magari si rimetteranno assieme sempre così fa finire ...quello se stufa la molla e ritorna all'ovile se ci fossi io direi dove ti sei fatto l'estate ti fai pure un ghiacciato inverno ecco!
Ringraziare? Neanche per sogno!
Mannaggia a 'sti spoiler che non mi fanno mai finire di leggere un articolo :-)
E.
Grazie per questo nuovo "suggerimento letterario"... appena avrò un po' di tempo tra studio e lavoro farò un salto in biblioteca...
mai letto qst romanzo e..coff coff sinceramente non avrei voglia di ringraziare Jack...bacio
Forse un santo... :)
Forse un santo...
davveo interessante questo romanzo...
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