Il punto di partenza di questo avvincente thriller psicanalitico, che
si addentra profondamente nei meandri tortuosi e nei segreti più reconditi
della mente umana, è la voglia di porre fine alla vita, la propria. È così che
inizia questo romanzo che cattura l'attenzione del lettore focalizzandolo,
dapprima, sulla voglia di suicidarsi del protagonista e sulle implicazioni per
la sua famiglia, poi, sulla sua esigenza di far luce sulla verità
dell'organizzazione e sulla verità in generale.
Il mistero inizia subito: nel primo capitolo, un uomo bussa alla porta.
È uno sconosciuto o è un déjà-vu?
"Lavoro per un gruppo
interessato a mettere in contatto una persona come lei con persone come quelle
descritte qui dentro."
È un mistero incastrato in un altro, un dubbio indispensabile a
sciogliere un enigma ed aprire "una porta" verso la verità ...
È tutto un intreccio di segreti e verità nascoste che tormentano un personaggio interessante, nel quale il lettore si identifica poiché ne condivide le incertezze, i pensieri indecifrabili, la costruzione a matriosca della realtà, che lui dovrebbe vivere e di quella che ha già vissuto.
È tutto un intreccio di segreti e verità nascoste che tormentano un personaggio interessante, nel quale il lettore si identifica poiché ne condivide le incertezze, i pensieri indecifrabili, la costruzione a matriosca della realtà, che lui dovrebbe vivere e di quella che ha già vissuto.
"Se questa verità mi
proteggerà da loro, perché non rivelarmela?"
Chi è Ted
McKay? È un personaggio che piace decisamente.
Perché attrae tanto il lettore?
Perché la sua vita sembra un film, dalla trama tra l'action e il
surreale, alla Nicholas Cage o adatta a qualsiasi altro attore di punta del
grande schermo? Chi è l'altro uomo da uccidere? E perché deve farlo?
È la trama perfetta per un film ed è per questo che a Hollywood ne
contendono i diritti cinematografici.
Quello scritto da Federico Axat è un ottimo romanzo: geniale ed
avvincente dalla prima all'ultima pagina.
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