La poliedrica scrittrice neoze- landese NGAIO MARSH, autrice di numerosi gialli,
divenuti bestseller, attrice, regista e produttrice cinema- tografica, è una che
sapeva il fatto suo. Nel romanzo del 1972, strana- mente ancora inedito in Italia,
dal titolo QUELLA CASA NELLA BRUGHIERA, ha dato il suo meglio.
È eccezionale come sia riuscita a creare un cosiddetto "enigma da
camera chiusa" o meglio "da ambiente circoscritto". In una
sperduta residenza di campagna, mentre è in programma un recital natalizio, sta
per accadere un delitto. Nessuno lo immagina, nonostante il proprietario,
nell'ambito di un programma di reinserimento lavorativo per ex detenuti, ne
abbia scelto tanti da impiegare come domestici nella sua splendida ed immensa
tenuta.
Ci si perde tra le stanze, i saloni, i giardini della residenza Halberds
di Hilary Bill-Tasman e nell'osservare i movimenti frettolosi dei tanti ospiti,
affaccendati nei loro compiti o meglio ruoli da perfetti personaggi di un
giallo, dove sta per essere commesso un delitto.
Inizialmente è soltanto una misteriosa sparizione, ma quando tanti
criminali, diversi fra loro, affollano un ambiente circoscritto, come la
residenza Halberds, tutti ne diventano i probabili sospettati.
Per fortuna, tra
le ospiti, c'è proprio Agatha Troy, moglie del sovrintendente di Scotland Yard,
Roderick Alleyn. Entrambi sapranno smascherare il colpevole, portando alla luce
le sue spregevoli motivazioni.
I geni, contenuti nel DNA, possono svelare un
criminale, prima che lo diventi?
I romanzi gialli di NGAIO MARSH sono interessanti soprattutto per il
sapiente utilizzo dei dialoghi che ne fanno degli autentici gioielli del
genere. QUELLA CASA NELLA BRUGHIERA è forse il migliore che abbia scritto.
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