ISBN 978-88-625-1114-8
Pagine 528 - Euro 18 - Nero Giano Editore
La vita di Eric Shaw, giovane regista di Chicago, sembra aver imboccato un'inarrestabile china discendente. Svaniti i sogni di gloria hollywoodiani, abbandonato dalla moglie, per sbarcare il lunario Eric produce filmini celebrativi per matrimoni, lauree, battesimi, funerali. Soprattutto funerali, la sua nicchia di successo. Perché, come enigmaticamente gli sussurra la sua nuova e ricca cliente Alyssa Bradford, Eric ha un dono: sa riportare in vita ciò che non esiste piú. Alyssa è la nuora di Campbell Bradford, miliardario ultranovantenne in procinto di lasciare questo mondo, la quale commissiona al regista un video che renda omaggio al suocero, al suo talento e all'immenso patrimonio da lui accumulato - piuttosto misteriosamente - dopo essere partito negli anni Venti da un minuscolo villaggio dell'Indiana.
Un luogo - French Lick e la vicina West Baden - che Alyssa non esita a definire «surreale» e dove è certa che Eric, proprio grazie al suo inspiegabile intuito, riuscirà a scoprire i segreti che ammantano i primi passi dell'eccentrico miliardario.
Unico indizio, che Alyssa consegna a Eric: una strana bottiglia che rimane sempre fredda, ghiacciata anche sotto il sole primaverile di Chicago.
Contiene la «Pluto Water, l'acqua della salute» prodotta dalle sorgenti di West Baden e assai rinomata ai tempi di Al Capone, del Proibizionismo, e della gioventú di Bradford.
Nel giro di poche ore dal suo arrivo al West Baden Springs Hotel, l'albergo dal grande tetto a cupola un tempo frequentato da presidenti e gangster e di recente ricondotto all'antico splendore, Eric, spinto da una forza sovrannaturale ad assaggiare l'oscura e repellente acqua di Campbell Bradford, cade in preda a terrificanti allucinazioni.
Figure minacciose -
uno spietato uomo con la bombetta, il violento gestore di una bisca, un
distillatore clandestino di whisky e il suo giovane nipote analfabeta
che dall'inseparabile violino trae delle note angeliche e inquietanti -
appaiono davanti ai suoi occhi, come arcani segni di un male profondo da
cui quel luogo sembra irrimediabilmente segnato.
Terrorizzato
ma ormai attratto dalle torbide vicende dei Bradford - il moribondo
magnate e il suo cinico e violento nipote Josiah - e dipendente
dall'acqua che gli permette di riviverle, Eric intraprende un pericoloso
percorso alla ricerca del Lost River, il fiume perduto, una fonte
d'acqua sotterranea che sola può portarlo a conoscere l'angosciosa e
mortale verità.
«Un grande romanzo per tutti gli amanti della suspense. Michael Koryta conduce per mano il lettore nei territori della paura». Donato Carrisi
«Questo
libro cresce come un temporale estivo. Magnifico da contemplare finché
non scuote la casa e spegne tutte le luci lasciandoti solo al buio». Michael Connelly
«Il fiume perduto è
una grande storia, ma quello che piú di tutto mi ha catturato è la
prosa snella, pulita e la presentazione puntuale delle scene e dei
dialoghi. Michael Koryta è un grande narratore dallo stile eccezionale».
Joe R. Lansdale
Michael Koryta è l'autore di sei romanzi, tra cui Envy the Night,
vincitore del «Los Angeles Times Prize for Best Mystery». I suoi libri
sono stati tradotti in quasi trenta lingue. Dopo aver lavorato come
investigatore privato e reporter per diversi quotidiani, Koryta si è
laureato all'Università dell'Indiana con una tesi in giustizia
criminale. Vive attualmente tra St. Petersburg, Florida e Bloomington,
Indiana.
2 commenti:
Sì, sì è proprio il mio genere! :D
Interessante questo libro..mille grazie per la segnalazione..
io, tendo a leggerne qualche pagina prima di acquistare, ma ci son librerie che non permettono di sfogliare...
ecco perchè il mio luogo è la biblioteca..
ci son tanti di quei libri in attesa d'essere letti...
sereno divenire in Sorrisi e Parole gentili..
dandelìon
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