Obiettivo raggiunto.
Gli Acchiappazombie di Jesse
Petersen ha raggiunto il suo scopo: divertire e appassionare il lettore,
raccontandogli, con sarcasmo e humour,
una storia post apocalittica.
È un romanzo per teenager, ma che può divertire anche gli adulti. È un romanzo senza
troppe pretese, ma piacevolissimo e leggero. È una fiction rosa a base di cervelli marci per perfetti zombie addicted, per i quali non devono
mancare delle belle scene splatter.
A colpire di più è lo stile giovane, incisivo e
rapido della narrazione, che procede spedita per duecento pagine regalando vari
colpi di scena.
Gli Acchiappazombie è il secondo di una trilogia
che vede come protagonisti David e Sarah, marito e moglie in crisi prima dell’apocalisse,
che ha decimato il genere umano, trasformandone la maggior parte in famelici e
repellenti non-morti.
Il matrimonio di David e Sarah finalmente va a
gonfie vele. Da quando il mondo è cambiato, anche loro si sono reinventati.
Adesso hanno un’impresa in comune: sono gli Acchiappazombie. Eliminare zombie è
diventato il loro lavoro. In giro ci sono un sacco di mostri e, per loro,
questo significa molti clienti. Uno di loro, però, gli propone una missione
strana: vuole gli zombie vivi, pronti per la sperimentazione. Il dottor Kevin
Barnes è uno scienziato e la sua ricerca accende un universo di speranze in
Sarah che non ha smesso di sognare un mondo di nuovo zombie free. In agguato, oltre agli zombie bionici, c’è la gelosia,
condita con da un forte e accattivante humour
nero.
Consigliato a chi è appassionato di zombie story dal ritmo incalzante.
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