È un romanzo interamente incentrato sulla morte e
sulla vita, ambientato in una realtà post-apocalittica, un distopico, dove gli
zombi sono parte integrante della narrazione.
I Vivi i Morti e gli Altri di Claudio Vergnani è un
thriller avventuroso dal ritmo serrato e incalzante e dal finale innovativo,
che si legge immergendosi nella disperazione provata dal protagonista Oprandi,
un ex militare, che ha una missione da compiere, ma che, durante il suo cammino,
affronterà un interessante percorso di cambiamento interiore, dovuto alle
esperienze che man mano vive.
Da quando il mondo è cambiato, le categorie che si
incontrano sono tre: i vivi, cioè i sopravvissuti all’ondata funerea che ha
travolto la società; i morti, cioè coloro che si sono risvegliati come zombi; e
gli altri, coloro che, in un sistema come quello descritto, hanno perduto ogni
aspetto della civiltà e ogni senso di umanità. Gli altri sono coloro che, pur essendo
vivi fuori, sono perdutamente morti dentro. La storia, il protagonista e i
personaggi, che incontra durante il suo cammino, sono ben delineati e
raccontano ottimamente il genere umano così variegato e ricco di sfaccettature.
Fra le pagine di questo romanzo, fra le avventure
di Oprandi si intrecciano la crudeltà umana, il senso della vita e l’amore. Il protagonista
sa che, se i morti si svegliano ed escono dalle loro tombe per dilagare ovunque,
nutrendosi dei vivi per trasformarli, a loro volta, in zombi, questo dipende da
ciò che gli uomini hanno causato al nostro pianeta e da quanto male essi hanno arrecato.
Dietro al romanzo, c’è una riflessione profonda sul genere umano e al suo dare
ogni cosa per scontata.
In molti, soprattutto fuori dall’Italia, si sono cimentati
con romanzi che seguono la moda letteraria degli zombie. Tuttavia, Claudio Vergnani
ha saputo apportare, grazie al suo stile denso di humour nero e alle sue scelte
narratologiche, ricche di suspense e colpi di scena, una ventata di novità al
genere, introducendo un’inedita motivazione agli innumerevoli perché che gli
uomini si pongono.
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