Ci sono serate che non si possono dimenticare ... per la paura ... Tutti ne abbiamo.
La mia inizia con una cena fra amici, come tante ce ne sono. Pupottina apre la sua casa a Gino e George, amici di suo marito Kevin.
E' una sera buia, fredda e tempestosa e non c'erano cose allettanti da fare altrove. La serata è tranquilla e prettamente culiniaria, ma si parla anche di altro: film horror, libri thriller o polizieschi ed esperienze fatte quando si era molto giovani. Quelle che solitamente rientrano nella categoria di "Ragazzate" o "Cazzate".
Il narratore in primo piano è Gino. Ci parla di quando aveva 12 anni. Aveva un amico un po' più grande che si diceva sensitivo. Con lui alcune sere si ritrovavano per fare sedute spiritiche e sciocchezze analoghe. Quel suo amico era veramente terrificante e la fine che ha fatto forse ve la svelerò in un altro post. Oggi vi basterà sapere cosa è accaduto, in casa di Pupottina, quella sera, quando il racconto di quell'esperienza paranormale di Gino era al suo culmine. Sempre a 12 anni, Gino, come i personaggi del film, era alla ricerca di attività paranormali e per farlo si era procurato tutta l'attrezzatura che, all'epoca per uno squattrinato dodicenne, consisteva in un walkman, che fungeva anche da registratore, e una musicassetta vergine. Una sera che era solo in casa, decide di mettere in atto il suo programma di cacciatore di spiriti e presenze.
Preme il tasto REC e, quando inizia la registrazione sulla musicassetta immacolata, esce dalla stanza e chiude la porta. Aveva letto di questo esperimento che avrebbe potuto dargli le prove che cercava. Aspetta i dieci minuti. Poi rientra nella stanza e prende in mano il radioregistratore. Preme STOP e fa scorrere indietro il nastro con il rewind. Poi preme PLAY. A metà del nastro c'era qualcosa ... una voce, un sussurro, qualcosa che testimoniava una presenza ... Dal passato al giorno d'oggi, il terrore per quel ricordo ha provocato un BLACKOUT nel quartiere.
La stanza, la casa e i dintorni sono stati avvolti dall'oscurità, nel bel mezzo di quel racconto del terrore. Immaginare le urla di Pupottina e del resto della compagnia è un'impresa impossibile per voi che non eravate presenti. Ogni cosa che prende forma nella vostra mente è poca cosa rispetto a quello che realmente è accaduto.
Superata quella serata di urla raccapriccianti e mani che tastavano nel buio per non inciampare e cadere, Gino ha rivelato di averla ancora quella musicassetta in cui delle presenze gli hanno parlato ...
Pupottina che cosa deve fare?
Dovrebbe ascoltarla?
(Scritto e pubblicato da Pupottina su www.pupottina.blogspot.com
Se lo trovate altrove, è un mistero che necessita l'amico sensitivo di Gino.)
Ex "Amore, sesso, tradimenti" Voglia di cambiare qualcosa nella vita ... Libri, film e serie tv. Quotidianità e dintorni. Online dal 2008
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venerdì 12 febbraio 2010
n. 815 - Paranormal Activity: che serata!
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10 commenti:
nemmeno per sogno me lo vedo....salto dalla poltrona
Cara Pupot, ti dico quello che farei io, essendo molto emotiva: non l'ascolterei! Baci e buona giornata
certooooooooooooo
Se basta parlarne per provocare un black out, meglio non ascoltarla!
Ciao Pupottina
sicuramente non rientra tra i miei gusti .
dolce sera
No no, Pupottina! Solo a legger eil tuo post,mi son venuti i brividi! Eheheheh
non ho paura, ma film così non m'interessano, per me sono poco significativi ed educativi...però Gino, offre sempre nuove sorprese:-) Partecipai ad una seduta spiritica a Napoli, con alcuni compagni di scuola ed un medium (lui si riteneva tale), ma furono tali e tante le mie risate che dovettero farmi uscire:-) Baci e buon fine settimana.
nemmeno io, ho troppa paura ...
buon weekend, dolcissima ...
Io non me la sentirei... nonononono!
Un'amica ha una cassetta del genere ma dove le voci extra son comparse per caso, non per un esperimento, mentre lei e sua sorella, da piccole, si registravano per gioco. Ha ancora quella cassetta ma mi ha sconsigliato di ascotarla. E io mi fido! Perchè rischiare di andare a dormire con la tachicardia per un mese?
non posso sopportare quella scena...
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