n. 131 - Dalla Sicilia con furore. Effetti collaterali.

Ricordo che il post che segue è stato scritto in assenza di linea.

Ciao a tutti i miei amici dei tre mondi. Uffa! Sono ancora senza collegamento. Che … noia!
Non posso nemmeno venire a salutarvi, a leggere i vostri blog, a sapere come ve la passate.

Sono tornata e, dopo poche ore, la linea è scomparsa.

Non ho fatti in tempo a leggere nessuno di voi. Appena posso, mi rimetto in pari. Mi mancate! Adesso rifletto sul fatto che forse sono stata colpita da quella nuova malattia di cui sembrano soffrire gli inglesi, cioè crisi da assenza di collegamento in rete.
Per sentirmi un po’ meglio, vi sto scrivendo tutto in word e, quando la normalità del collegamento verrà ristabilita, vi pubblicherò questi post, centellinandoli ogni tot ore per farvi scoprire la Sicilia così come l’ho vista io oppure come avrei voluto vederla.
Colgo l’occasione per salutare la mia cara amica siciliana Francesca, in rete Fra’ Gatta Nera, cui mando un grande abbraccio e mi dispiace sempre pensare che nel mio blogroll dei fantastici venticinque il suo nominativo non si aggiorni automaticamente con la pubblicazione. Uffa! Ho ancora un enigma da risolvere ...
Comunque sia ora voglio tornare al mio viaggio in Sicilia. L’avrete capito ormai, vero? Sì, la pasta alla Norma mi fa un brutto effetto. E pensare che non l’ho nemmeno assaggiata. Ora che sono a casa, visto l’insistente desiderio, me la dovrò preparare da sola. In realtà, non ci sono problemi perché me la so preparare da sola e mi viene benissimo, ma, capirete che, ero in vacanza ed ero lì proprio per quella, cioè non esclusivamente per la pasta alla Norma, ma ero convinta che il ristorante me l’avrebbe passata, un giorno o l’altro. Invece, durante la mia permanenza, niente. Così ho sbroccato ed ora …
Ta-ta-tan ta-ta-ta …
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