"Ho
giurato di difendere questo Paese e al momento sono l'unico in grado di
farlo."
Tipica frase, nel solito, impeccabile stile alla
James Patterson, che promette una trama fuori dagli schemi, sempre pronta a
stupire con colpi di scena il proprio, fedelissimo seguito di lettori.
Il titolo è omografo di un classico del giallo di
Rex Stout, ma è qualcosa di totalmente diverso.
Un thriller serrato, che inizia lentamente come una
puntata di House of cards e poi ti
travolge come se stessi seguendo una di Homeland.
L'esordio alla scrittura del presidente Bill Clinton si rivela un successo,
grazie alla collaborazione con James Patterson: un nome e una garanzia per far
sì che IL PRESIDENTE È SCOMPARSO diventi l'ennesimo, riuscitissimo bestseller.
È un romanzo che cambia spesso ritmo, ma è narrato
talmente bene che il lettore passa da una scena all'altra senza rendersene
conto, accompagnato dalla sapiente dinamicità narrativa di Patterson.
Protagonista di questa nuova storia è un
personaggio realmente inaspettato: il Presidente degli Stati Uniti, l'uomo più
importante del mondo, il leader della società democratica. È lui che, in una
corsa contro il tempo, deve sventare la propagazione di un virus informatico,
risolvendo una catastrofe di portata mondiale. È soltanto lui, l'uomo giusto al
momento giusto, destinato a risolvere una importante e vitale crisi
internazionale. Soltanto lui può salvare la civiltà.
Nonostante una serie di problemi fisici ed
avversità, che acuiscono la suspense, durante la narrazione, il Presidente non
demorde, non abbandona il suo ruolo, tiene fede al giuramento fatto alla sua
nazione.
È un thriller adrenalinico, ricco di colpi di
scena, inedito nella trama, avvincente nello stile, coinvolgente nella scelta
dei personaggi e dei temi trattati.
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