Dalla redazione di Quarto Grado alle commedie in giallo, ROSA TERUZZI è
una esperta di cold case e in LA
SPOSA SCOMPARSA ce ne propone uno davvero molto interessante ed attuale, tanto
verosimile da farcelo sembrare autentico. Il merito è anche nella
caratterizzazione a tutto tondo dei suoi riuscitissimi personaggi: tre donne
con un intuito particolare, ma in possesso anche di sensibilità e ostinazione.
Niente può fermare Libera, Iole e Vittoria. Tre personaggi che ti
entrano nel cuore e, da donna, non puoi non ritrovarti nelle loro riflessioni
sulla vita, l'amore, il lavoro e le vicissitudini della vita.
Libera è una donna appassionata di romanzi gialli, proprietaria di un
casello ferroviario, dove ha ricavato un negozietto di fiori per realizzare i suoi,
tanto pubblicizzati e controversi, bouquet nuziali. Libera è anche la vedova di
un poliziotto, Saverio, morto in circostanze misteriose, quando la figlia,
Vittoria, era ancora una bambina. Intrappolata tra le pagine dei suoi gialli preferiti
e nel dolore per la perdita del marito, Libera ha rinunciato a indagare per
scoprire tutta la verità sulla dipartita di Saverio. Si è rassegnata e ha
imparato a convivere con tutti i perché di cui non saprà mai la risposta. Questa
sua rassegnazione la porta ad avere un rapporto conflittuale con la figlia,
Vittoria, la quale, ormai cresciuta, ha seguito le orme paterne. È una
poliziotta con un alto senso del dovere. A completare l'allegro trio, c'è la
madre di Libera e nonna di Vittoria, Iole, una quasi settantenne, disinibita e
con la passione per gli uomini e le discipline tantriche. Insolitamente, è
l'unica del trio a non avere problemi di cuore e quella che strappa ai lettori
non pochi sorrisi.
E così che Libera si trova a convivere tra "sua madre, la sfacciata, e sua figlia, la sfinge, che si tengono testa
reciprocamente: due autentiche femmine alfa, ognuna a suo modo."
In una, stranamente piovosa, giornata di luglio, Libera e Iole, conosciuta
Rosalia, la donna vestita interamente di nero, non possono fare a meno di provare
compassione per lei e volerla aiutare. Il lutto, ormai perpetuo, di Rosalia è
dovuto al dolore per la misteriosa scomparsa, di sua figlia Carmela, avvenuta ventisei
anni prima. La donna non ha mai scoperto la verità. Il caso è ormai archiviato,
ma Rosalia, da madre, non si rassegna a non poter più riabbracciare sua figlia
o, almeno, a poterla seppellire in un'urna confortata dal pianto. Libera non
può smettere di chiedersi cosa farebbe se fosse al posto di Rosalia e sua
figlia Vittoria scomparisse misteriosamente. Lei ha già una spina nel cuore,
quella che le si è conficcata dopo la morte di Saverio, e non potrebbe
sopportarne un'altra. Per questo motivo, Libera intercede con Vittoria in
favore di Rosalia e riesce a far riaprire il caso, ma anche a far luce sulle
misteriose vicende legate alla sua scomparsa.
"Come avrebbe agito, al
posto suo, uno degli investigatori dilettanti dei romanzi che amava?"
Libera, troppo platealmente sosia di Julianne Moore, non passa inosservata. Si
pone tante domande, cui dare risposte, che trova grazie alla collaborazione di
sua madre Iole e dei suoi personalissimi metodi d'indagine.
LA SPOSA SCOMPARSA è un giallo che ho amato dalla prima all'ultima
pagina e, visto gli indizi disseminati nel finale, spero vivamente che ci sia
presto un seguito.
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