Tutto ha inizio con un virus di origine sconosciuta, rapido e violento nel
generare un'epidemia che si abbatte sugli uomini. La parola "zombie"
diventa familiare anche a Roma. Per fortuna, non è la realtà, ma soltanto la
creatività riportata nel diario, scritto a quattro mani, da Luca Marengo e
Giacomo "Keison" Bevilacqua. Il primo è più serioso e impegnato nella
sua missione di scrivere il reportage dell'apocalisse zombie che ha colpito il
mondo intero, Italia compresa. Il secondo, Bevilacqua, più ironico e
scanzonato.
Il primo scrive il suo diario dell'apocalisse in forma tradizionale,
trattando con arguzia narrativa l'evoluzione degli eventi; il secondo,
raccontando le stesse esperienze, ma graficamente, attraverso originalissime
sequenze di vignette.
Marengo e Keison vanno a conoscere i
sopravvissuti e documentano ciò che vedono all'interno delle mura, ma più si
addentrano nel cuore della città, più scoprono che le cose, lì dentro come
all'esterno, non sono affatto come sembrano. Qualcosa della vecchia civiltà, all'interno
delle mura, si rifiuta di marcire.
Mentre le poche certezze vacillano e gli interrogativi
si moltiplicano, i due protagonisti cominciano a chiedersi chi sia stato
realmente a trasformare Roma in una città morta, dove le attività del mondo
reale sono "chiuse per ferie", come accade durante il periodo estivo.
Forse sì, se siamo in un periodo post apocalittico e la città è
affollata da zombie e sopravvissuti, al posto dei tradizionali ed invadenti
turisti. Ma forse, per quanto riguarda disciplina e grado di civiltà, sono
ineducati entrambi. Certo è che senza Marengo e Bevilacqua nessun lettore,
amante del genere zombie e di Roma, avrebbe mai potuto immaginarla così insolitamente
popolata. Ovviamente, la loro dettagliata visione della capitale può essere
letta e analizzata tra le righe e le vignette ironiche, in un'ottica sociale e
politica molto interessante ed attuale.
ROMA CITTÀ MORTA, a metà strada tra un diario e una guida turistica
post apocalittica, tra la prosa e il fumetto, è un ottimo libro da leggere.
Nessun commento:
Posta un commento