Traduzione dal francese di Roberto Boi
416 pagine - 12,90 euro - EAN 9788865591970
Edizione originale SuperBeat
416 pagine - 12,90 euro - EAN 9788865591970
Edizione originale SuperBeat
Un anno infausto il 1918 per Selim Bey e per
l’intera Stamboul. Le navi da guerra degli Alleati hanno gettato
l’ancora nel Bosforo, e la città freme di sdegno per quell’intrusione.
Inglesi, francesi, italiani, persino greci. Un’invasione d’infedeli,
l’umiliazione più grande. Certo, gli ottomani hanno perso la guerra e
firmato l’armistizio con gli inglesi il 30 ottobre. Il triste spettacolo
dei profughi ospitati nei cortili delle moschee – intere famiglie
scacciate dal progressivo disfarsi di un Impero in decadenza – è,
tuttavia, una ferita ancora aperta nel cuore di Selim e di sua moglie
Leyla.
A questo si aggiunga la scomparsa, e il ritorno a casa in
circostanze ancora peggiori, di Ahmet, il loro piccolo di sette anni.
Desideroso di andare a contemplare le corazzate all’ancora nel porto,
Ahmet ha superato il muro di cinta che protegge la loro proprietà e si è
immerso nel dedalo della vecchia Stamboul, dov’è facile smarrirsi anche
in giornate benedette da un sole radioso. Dopo lunghe ore di angosciosa
attesa, è riapparso in compagnia di un francese, Louis Gardelle, un
ufficiale snello, asciutto, con i capelli neri ingrigiti sulle tempie e,
alle mani, il tremito tipico dei combattenti con l’anima ammaccata
dalle ostilità...
Intrecciando con maestria avvenimenti realmente accaduti e personaggi di
finzione, Theresa Révay riesce nell’impresa di «rinnovare la grande
tradizione del romanzo romantico» (Le Maine Libre), e di offrire
ai lettori una splendida storia d’amore che parla di libertà e di
destino e di ciò che, ieri come oggi, separa Oriente e Occidente.
«Un romanzo bellissimo» LeggereDonna
«Un romanzo bellissimo» LeggereDonna
Theresa Révay è nata a Parigi. Ha lavorato come traduttrice dal tedesco e dall’inglese. Il suo romanzo d’esordio, Valentine ou le Temps des adieux, ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte di critica e pubblico ed è stato finalista al prestigioso Prix des Deux-Magots 2006. I suoi romanzi sono tradotti in numerosi paesi. Nel 2014 Neri Pozza ha pubblicato nelle edizioni SuperBeat Le luci bianche di Parigi.
Ogni cuore umano,
WILLIAM BOYD
WILLIAM BOYD
Traduzione dall’inglese di Vincenzo Mingiardi
608 pagine - euro 9,00 - EAN 9788865592656
Edizione originale Neri Pozza
608 pagine - euro 9,00 - EAN 9788865592656
Edizione originale Neri Pozza
In ogni uomo, come in un abbecedario
dell’evoluzione, palpita di volta in volta il cuore di una bestia, di un
intellettuale, di un mostro egoista o di una nobile persona. Ogni
essere umano può davvero dire: «io sono tutte queste persone differenti –
tutte queste persone sono me».
E, tra tutti gli esseri umani, soprattutto lui, il protagonista di questo romanzo: Logan Mountstuart, che negli anni Trenta è a Londra, vive a Chelsea come un perfetto dandy e frequenta Cyril Connolly e una frivola e molto compresa di sé Virginia Woolf. Lui, Logan, che a Parigi diventa amico di Joyce, Picasso, Hemingway e, in Spagna, durante la guerra civile, è un fiero combattente e, durante la seconda guerra mondiale, in compagnia di Ian Fleming, una perfetta spia dell’intelligence britannica. Lui, lo scrittore anglouruguayano, che nel dopoguerra newyorchese è a suo agio tra i bohémien dell’avanguardia artistica e, negli anni Settanta, è di nuovo in Inghilterra, dove gli accade inconsapevolmente di fare da corriere alla Baader-Meinhof.
«Ogni cuore umano non è solo avventura e ricostruzione storica. La sua immediatezza poggia, infatti, su uno stile davvero intimo, quasi sussurrato, che stimola la nostra complicità». Il Sole 24 Ore
E, tra tutti gli esseri umani, soprattutto lui, il protagonista di questo romanzo: Logan Mountstuart, che negli anni Trenta è a Londra, vive a Chelsea come un perfetto dandy e frequenta Cyril Connolly e una frivola e molto compresa di sé Virginia Woolf. Lui, Logan, che a Parigi diventa amico di Joyce, Picasso, Hemingway e, in Spagna, durante la guerra civile, è un fiero combattente e, durante la seconda guerra mondiale, in compagnia di Ian Fleming, una perfetta spia dell’intelligence britannica. Lui, lo scrittore anglouruguayano, che nel dopoguerra newyorchese è a suo agio tra i bohémien dell’avanguardia artistica e, negli anni Settanta, è di nuovo in Inghilterra, dove gli accade inconsapevolmente di fare da corriere alla Baader-Meinhof.
«Ogni cuore umano non è solo avventura e ricostruzione storica. La sua immediatezza poggia, infatti, su uno stile davvero intimo, quasi sussurrato, che stimola la nostra complicità». Il Sole 24 Ore
William Boyd è
nato ad Accra, in Ghana, il 7 marzo del 1952 e vive oggi a Londra. È
considerato uno dei grandi scrittori inglesi viventi. Tra le sue opere
si segnalano: Una tempesta qualunque (Neri Pozza 2015), Aspettando l’alba (Neri Pozza 2012), Inquietudine (Neri Pozza 2006, BEAT 2012), Le nuove confessioni (Neri Pozza 2007).
Nel deserto del pensiero. Quaderni e diari,
HANNAH ARENDT
Traduzione dal tedesco di Chantal Marazia
672 pagine 9,00 euro EAN 9788865592748
Edizione originale Neri Pozza
HANNAH ARENDT
Traduzione dal tedesco di Chantal Marazia
672 pagine 9,00 euro EAN 9788865592748
Edizione originale Neri Pozza
Il
libro raccoglie i 29 quaderni manoscritti sui quali Hannah Arendt
annotò, nel corso della sua vita, i suoi pensieri, le sue letture, i
suoi progetti, le sue suggestioni. È un’opera unica in cui si manifesta
in tutta la sua pienezza l’originale riflessione di una delle pensatrici
fondamentali del Novecento.
Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l’assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell’agire politico.
Più di ogni altra cosa colpisce come l’esistenza sia per Hannah Arendt «un esperimento, oltre che un’esperienza; il banco di prova del suo pensiero» (la Repubblica).
«Da Kant a Schmitt nel laboratorio di Hannah Arendt… le idee che contano del pensiero contemporaneo».
Corriere della Sera
Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l’assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell’agire politico.
Più di ogni altra cosa colpisce come l’esistenza sia per Hannah Arendt «un esperimento, oltre che un’esperienza; il banco di prova del suo pensiero» (la Repubblica).
«Da Kant a Schmitt nel laboratorio di Hannah Arendt… le idee che contano del pensiero contemporaneo».
Corriere della Sera
Hannah Arendt
(1906-75) fu allieva di Heidegger, Husserl e Jaspers. Nel 1941 si
trasferí negli Stati Uniti, dove insegnò all’università di Chicago, a
Berkeley, Princeton e, dal 1967, alla New School for Social Research di
New York. Tra le sue numerose opere figurano: Vita activa (Bompiani 1994), La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (Feltrinelli 2000), Le origini del totalitarismo (Einaudi 2004), Responsabilità e giudizio (Einaudi 2004) e Sulla rivoluzione (Einaudi 2006).
Il palazzo degli specchi, AMITAV GHOSH
Traduzione dall’inglese di Anna Nadotti
640 pagine - 9,00 euro - EAN 9788865592069
Edizione originale Neri Pozza
Nel
novembre del 1885, il giovane Rajkumar sbarca col suo sampan a Mandalay,
la capitale di un regno – il regno di Birmania – giunto ai suoi ultimi
giorni. La casa reale ha chiamato i sudditi a combattere contro i
barbari inglesi, i quali, però, coi loro tre battaglioni di sepoy
temprati da mille battaglie, hanno agevolmente travolto gli avamposti.
L’esercito birmano si è disintegrato, e il popolo si è riversato nel
palazzo reale mettendo a soqquadro ogni cosa.
Rajkumar si aggira nel Palazzo degli specchi, guardando stupito le sue pareti di cristallo lucente e i soffitti colmi di decorazioni che la gente saccheggia con furore. Nell’arco di sessant’anni, il ragazzo diventerà ricco grazie al commercio di legname, perderà tutto durante la guerra e, rifugiato a Calcutta, rimpiangerà il «paese d’oro» della sua giovinezza.
«L’avvincente storia di un mondo in transizione, fatta vivere attraverso personaggi che amano e soffrono con pari intensità». J.M. Coetzee
Rajkumar si aggira nel Palazzo degli specchi, guardando stupito le sue pareti di cristallo lucente e i soffitti colmi di decorazioni che la gente saccheggia con furore. Nell’arco di sessant’anni, il ragazzo diventerà ricco grazie al commercio di legname, perderà tutto durante la guerra e, rifugiato a Calcutta, rimpiangerà il «paese d’oro» della sua giovinezza.
«L’avvincente storia di un mondo in transizione, fatta vivere attraverso personaggi che amano e soffrono con pari intensità». J.M. Coetzee
Amitav Ghosh è
nato a Calcutta nel 1956 e vive tra la sua città natale e New York. Tra
le sue opere, pubblicate in Italia da Neri Pozza, figurano Il fiume dell’oppio (2011), Le linee d’ombra (2010), Lo schiavo del manoscritto (2009), Mare di papaveri (2008, BEAT 2011), Il cromosoma Calcutta (2008, BEAT 2013), Il Palazzo degli specchi (2007), Circostanze incendiarie (2006), Il paese delle maree (2005).
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