È la storia di un’adolescente, Dorothea, che, dopo una terribile
tragedia familiare, si trasferisce con la madre in un piccolo e isolato paese,
dove tutti si conoscono. Lì incontra subito un bel ragazzo e poi un altro
ancora … Raccontata così la trama, sembrerebbe quella di uno young adult, come ce ne sono tanti in
giro, ma a scrivere IL MIO CUORE CATTIVO è stato WULF DORN e quindi è
tutt’altra storia e tutt’altro genere. Come in tutti i romanzi di Wulf Dorn, è
come dare una breve occhiata nel precipizio.
A causa dello shock per la tragedia familiare che ha provocato la morte
di Kai, rispettivamente figlio e fratello, madre e figlia sono reduci da un
crollo di nervi che ha sfaldato il resto della famiglia, e sperano che il
trasferimento nella nuova casa, la cosiddetta casetta delle streghe,
rappresenti per entrambe un nuovo inizio.
Però, i misteri della mente possono ampliare quelli della realtà. Doro
è una ragazza speciale, glielo ripete spesso lo psichiatra, che l’ha in cura,
ma è anche una ragazza molto traumatizzata e qualcuno vuole farle credere di
essere totalmente pazza o farla apparire tale agli occhi degli altri. Doro
pensa questo, quando cominciano ad accaderle cose sempre più strane.
Di chi può fidarsi, quando non riesce a farlo completamente di se
stessa?
È una storia ad alta tensione, che cresce d’intensità, man mano che
viene narrata, attraverso vari escamotage
narratologici, dalle capacità sinestetiche ai fenomeni ipnopompici della
protagonista, dalle presenze paranormali di fantasmi alle allucinazioni
sensoriali. Il lettore ne assorbe gli eventi, che generano un climax di
aspettative e acuiscono l’effetto suspense.
Il mistero da risolvere è all’esterno o dentro la mente della protagonista?
Copertina originale |
Wulf Dorn, ne IL MIO CUORE CATTIVO, ci propone un thriller psicologico
alla portata di tutti e apprezzabile anche per un pubblico giovane, poiché
risulta senza le complessità delle riflessioni diagnostiche di uno psichiatra,
come il suo abituale personaggio Jan Forstner, e fa narrare ogni evento o
scoperta ad una perfetta teenager, intelligente e per niente banale, come
quelle che ci vengono raccontate di solito.
“In ognuno di noi c’è qualcosa di
cattivo, di malvagio, di perverso. È la parte di noi alla quale dobbiamo stare
sempre molto attenti, ma che qualche volta è più forte di noi. Ognuno di noi ha
almeno due facce.”
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