......

Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

Pupottina's Followers

Ebook in offerta

lunedì 28 maggio 2012

La luce sugli oceani di M. L. Stedman

“La pioggia diventa sempre più forte, e il tuono in lontananza brontola perché il fulmine non l’ha aspettato”.
Solo un assaggio per introdurre un romanzo che ha tutti gli ingredienti per essere considerato un autentico capolavoro, un romanzo perfetto fatto di personaggi cui ci si affeziona proprio per le loro umane imperfezioni. Un romanzo sull’amore, sulla maternità, sul senso di colpa, sulla guerra, sulla morte, sulla giustizia, ossia su ciò che è giusto o sbagliato.
A volte si fanno cose, credendo di non nuocere agli altri. A volte le si fanno per egoismo. In altre si crede o si spera che nessuno verrà a saperlo … ma quanto si potrà sopportare il senso di colpa?
Spesso si crede di vedere negli accadimenti della vita coincidenze o segnali che il destino ci manda.
È sempre molto difficile prendere la decisione giusta e a volte si è davvero convinti di averlo fatto, cioè di agire nel bene.
La miseria umana emerge con tutta la sua prepotente consapevolezza in questo romanzo, scritto per essere apprezzato, compreso, per far riflettere intimamente il lettore che ne subisce gli eventi, vedendo se stesso e il proprio agire in quello dei personaggi.
Si resta anche conquistati ed affascinati dall’ambientazione del romanzo: l’Australia, fatta di oceano, luce e spazio. Il periodo storico è di poco successivo agli anni della Prima Guerra Mondiale.
Ci sono due madri che soffrono ed un’unica figlia, vista sia come dono sia come proprietà. “Sono la figlia che hai sempre voluto. Adesso sei tu mia madre. E nessuno lo verrà a sapere.”
C’è un uomo che vuole fare sempre la cosa giusta, perché ne ha viste troppe sbagliate.
C’è la guerra nel ricordo di tutti. La guerra che ha trasformato il loro modo di vedere la vita e di pensare al futuro.
C’è un bellissimo faro dove si è costretti a vivere in solitudine, a contatto con la natura, e dove si rischia di impazzire per l’insopportabile isolamento, poiché lì tutte le emozioni si acuiscono, sia positive sia negative.
Non mancano: l’amore, in tutte le sue forme; l’ossessione del ricordo; la psicologia che distingue fra giusto e sbagliato; il mistero di un noir; le indagini di un poliziesco; le fasi procedurali di un legal thriller; le potenti descrizioni che delineano la natura, attraverso vigorose e sfumate pennellate.
C’è tutto in questo romanzo, intimamente psicologico, che è un reato non leggere. È uno di quei libri che influenzano la vita e che riescono introspettivamente a parlare al cuore e alla mente. I lettori ideali per questo libro sono sia uomini che donne. A ognuno questo libro può trasmettere qualcosa. Il lettore può essere d’accordo o in disaccordo con l’agire dei personaggi, ma non può non riflettere sulle scelte che prendono, immedesimarsi, commuoversi, comprendere e giustificare le loro motivazioni.
 “A volte la vita si dimostra dura. A volte ti dilania. E a volte, quando pensi che sia già successo il peggio, torna indietro a prendersi un altro morso.”

Voi, l’avete letto? Vi è piaciuto?
Fino a dove si può spingere il desiderio di maternità di una donna?
C’è disperazione più grande per una donna di non riuscire ad essere madre?
I figli sono di chi li partorisce o di chi li cresce?
È giusto ferire un’altra persona per proteggere qualcuno che ami?
Può essere che a volte chiamiamo amore quella che in realtà è una forma di egoismo?
Che cosa può essere giusto o sbagliato tentando di fare il bene dei bambini?

5 commenti:

Ambra ha detto...

L'ho letto e mi è piaciuto moltissimo!!

Giovanna ha detto...

i tuoi post come sempre mi incantano brava

Rita Baccaro ha detto...

Poni in questo post domande molto profonde. Penso che il desiderio di maternità si possa spingere fin dove non si pone a rischio la vita, sia della madre che degli embrioni. Non considero valide quelle tecniche che fecondano tanti ovuli per poi lasciarli in frego... sono esseri viventi!!!
Per me i figli sono di chi li cresce, perchè i nove mesi nell'utero sono di grande importanza, ma quello che si vive e si trasmette durante la vita, i valori, l'amore, non sono da meno.
Volevo dirti che ti ho nominata per un premio, perchè considero il tuo blog tra quelli che più mi appassionano e perchè tu sei un'amica!!! ciao a presto

Adriano Maini ha detto...

Penso soprattutto a quante esistenze abbia sconvolto la Prima Guerra Mondiale, compresa la lontanissima Australia, chiamata a fare versare anch'essa il sangue o a fare sconvolgere psicologicamente l'esistenza dei suoi giovani migliori.

Titti ha detto...

Sembra interessante...
In questo periodo ho meno tempo per leggere... e sono stressata molto!

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin
Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

AVVISO

E' severamente vietata la copia e la riproduzione dei contenutidi questo spazio senza esplicita autorizzazione dell'autore come disposto dalla legge 22 aprile 1941 n. 633.

Cerca su Liquida

Liquida