Agatha Christie ci ha insegnato molto su come scrivere un buon giallo,
ma lo scrittore britannico Andrew Nicoll ha saputo far tesoro di tutti i
suggerimenti e dei meccanismi narrativi alla base del successo di un romanzo.
Le aspettative su questo romanzo giallo erano tante anche per il
singolare e lunghissimo titolo (La vita segreta e la strana morte della
signorina Milne), che sembrava anticipare qualcosa di molto intricato e particolare.
La vita segreta che, già dal titolo, veniva attribuita alla signorina Milne era
intrigante, ma non quanto l'attesa e le motivazioni dietro la sua misteriosa
morte.
Chi è la signorina Milne. Tanto per cominciare il suo nome completo è
Jean Milne e, prima di morire era una matura zitella, che viveva da sola in una
lussuosa villa con ventitré stanze (quasi tutte chiuse). Per i suoi
concittadini, rappresenta un modello di rispettabilità ed integrità. Quando
viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e
il cranio fracassato, però, l’immagine pubblica che tutti avevano di lei
comincia a incrinarsi. Tutti abbiamo un segreto e c'è chi ne ha più di uno. Ogni
segreto tende a rendere più interessante la nostra esistenza: figuriamoci
quando si tratta di un personaggio letterario che, grazie alla fantasia dello
scrittore, può avere segreti davvero scottanti e inediti.
Si scopre così che nel tranquillo paesino di Broughty Ferry, sulla
costa scozzese, nulla è come sembra. È l'anno 1912 e le indagini non sono
semplici come oggi.
Mentre gli interrogativi si rincorrono, aprendosi a nuove domande più
che a una rassicurante soluzione, Andrew Nicoll delinea una storia intricata,
ricca di personaggi i cui destini si intersecano. Tutti hanno segreti.
A indagare viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, esperto in
casi difficili o impossibili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente
della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina
Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla, uno dopo l'altro e sono
davvero tanti. Alla fine sarà uno shock per tutti, lettore compreso, scoprire
quale è la brutale realtà.
A intrigare di più il lettore c'è il fatto che questo giallo è basato
su una storia vera ed è ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli
archivi della polizia e nei giornali dell’epoca.
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