DOPO GLI AMANTI
DI VICO SAN
SEVERINO,
TORNA IL COMMISSARIO
RENZI,
CHE RISOLVE I CASI
SULLA POLTRONA
DEL BARBIERE
Nicola Manzò
SETTE CAVALIERI D’ORO
TEA - Pagine:
384 - Prezzo:
14,00 euro
Secondo
titolo della serie “I delitti del barbiere”
In
libreria: 12 marzo 2015
Napoli, 2008. Un ricco e misterioso collezionista
tenta di mettere di nuovo insieme sette sculture, sette cavalieri d'oro
realizzati a Firenze nel 1478 da mastro Corradini per ordine di Lorenzo De
Medici. Ma su quell'opera d'arte grava un maledizione centenaria: porta
sventura e morte a chi la possiede. Intanto, uno spietato serial killer miete vittime
nella famiglia di un famoso architetto napoletano, mentre una potentissima
setta, l'Ordine dei Cavalieri Neri del Regno di Napoli e delle due Sicilie,
semina il terrore in città, arrivando persino a minacciare l’ordine costituito. Tre fronti aperti per il commissario per Renzi,
milanese di nascita e napoletano di cuore, e la sua improbabile squadra,
costituita dal barbiere Ettore, dal gobbo Tatillo detto Gùgol e da tutta
internòs, la rete dei vicoli. Dovranno vedersela, infatti, con ben tre casi,
uno più complicato e misterioso dell'altro. Tre indagini apparentemente molto
lontane tra loro, ma con più di un elemento in comune, seppure imprevisto e
imprevedibile. E la soluzione andrà cercata nell'immenso labirinto di cunicoli
che si estende sotto la città, nel ventre di Napoli, dove si nascondono misteri
millenari...
Nicola Manzò è nato
in uno dei quartieri più popolari di Napoli, la Stella, a poche centinaia di
metri dalla casa di Totò. Lascia gli studi di architettura al terzo anno e si
dedica a tempo pieno alle sue grandi passioni: la scrittura e la scultura; ma
nella sua vita non ha disdegnato di fare il posteggiatore, il burattinaio, il
mascheraro. Autore prolifico, ha scritto vari lavori teatrali.
Con Gli
amanti di vico San Severino, suo primo romanzo, ha inaugurato la serie di
gialli “I delitti del barbiere”.
Su Gli amanti di vico San Severino hanno
scritto:
«Un giallo
colto e allo stesso tempo popolare, divertente quanto fuori dalle righe,
sicuramente di piacevole lettura. Dove a tenere la scena è un indovinato
commissario, Alfredo Renzi, che dalla nebbiosa Milano si trova a indagare a
Napoli, una città dalle mille sorprese.» - economiaitaliana.it
«Con abilità
Manzò governa la sua divertente tribù contemporanea... pezzi autentici di
napoletanità vissuta.» - Il Mattino
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