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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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giovedì 25 settembre 2014

Un Autunno con voglia di un BEAT

Novità Beat Settembre/Ottobre 2014


EVA STACHNIAK
IL PALAZZO D'INVERNO
Il bestseller mondiale sull’ascesa al trono di Caterina la Grande: l'imperatrice più moderna, più illuminata e più amata della storia della Russia.
Varvara Nikolaevna ha sedici anni e le guance rosate quando diventa una «protetta della Corona», una di quelle ragazze, orfane o abbandonate, al servizio dell'imperatrice Elisabetta Petrovna, la figlia minore di Pietro il Grande, salita al trono di Russia nel 1741. Orfana di un legatore polacco apprezzato a corte, svelta e già priva di tutte le illusioni proprie dell'adolescenza, abbastanza carina da doversi difendere da mille attenzioni nei corridoi del Palazzo d'Inverno, Varvara Nikolaevna rimarrebbe una delle innumerevoli e anonime ragazze del guardaroba imperiale, una goffa cucitrice vessata dalla sprezzante capocameriera di corte madame Kluge, se non si imbattesse un giorno nel conte Bestuzev. Elegantissimo coi suoi completi di velluto che arrivano da Parigi e i suoi bastoni dalle splendide impugnature d'argento, Bestuzev si aggira tra le mura del palazzo come se fosse il signore del creato. Cancelliere di Russia e, secondo le voci ricorrenti tra le cucitrici, uno degli uomini che riscaldano spesso il letto di Elisabetta Petrovna, il conte cerca di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che accade nella residenza imperiale....
JOHN CHRISTOPHER
LA MORTE DELL'ERBA
A settant'anni dalla prima edizione, torna in italiano il capolavoro che ha ispirato James Ballard e il regista Danny Boyle, Premio Oscar per The Millionaire.
Pubblicato per la prima volta nel 1956, La morte dell’erba è diventato da allora un classico imperdibile della narrativa, superando di gran lunga i ristretti confini del genere e della fantascienza. Il libro muove dalla descrizione dell’agiata esistenza londinese di John Custance e famiglia. Ingegnere, John predilige i comfort della grande città, e tuttavia non disdegna di trascorrere lunghi soggiorni nella valle del Westmorland, dove suo fratello David sovrintende con cura alla sua fattoria. La campagna è, del resto, il luogo d’origine dei Custance, oltre che il mondo per eccellenza della «Englishness »: un universo flemmatico, rispettabile, idilliaco, fatto di «campi fertili, cittadine tranquille e borghesi pasciuti, di cassette delle lettere, birre, partite di cricket, tè del pomeriggio e correttezza». Un mondo che non batte ciglio dinanzi alle prime allarmanti notizie che giungono dall’Estremo Oriente. Un virus del riso altamente contagioso – chiamato Chung-Li – si sta diffondendo a macchia d’olio nella Cina comunista, distruggendo coltivazioni, causando carestia e tumulti e mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone...
PETER STAMM - AGNES
Nella sala di lettura della biblioteca civica di Chicago, un giovane irresistibilmente attratto da una ragazza seduta davanti a lui: ha un aspetto fragile e sicuro insieme, i capelli scuri che le arrivano alle spalle, il volto pallido senza trucco, uno sguardo fuori dell'ordinario...Tra un po' la ragazza si alzerà, e lui la seguirà fino al bar della biblioteca, dove scambierà con lei le prime parole. Le dirà che è svizzero e che sta scrivendo un libro sui treni di lusso americani. Saprà che lei si chiama Agnes, è americana, studia fisica e suona il violoncello. Il suo divertito cinismo la stuzzicherà talmente che si rivedranno spesso. Passeggeranno sulle sponde del lago Michigan a discutere con gravità tutta giovanile di arte e politica, scienza e sentimento. Si innamoreranno... Un giorno, però, Agnes gli chiederà: «Perché non scrivi una storia su di me? Così so che cosa pensi veramente». Lui lo farà e, nove mesi dopo, sarà costretto ad annotare: «Agnes è morta. L'ha uccisa un racconto. Di lei non mi è rimasto nulla, se non questo racconto».

STEFAN MERRILL BLOCK
LA TEMPESTA ALLA PORTA
Uomo avventuroso, tragico, brillante per le figlie, donnaiolo alcolizzato per Katharine, sua moglie, Frederick Merrill si allontana una sera da un insulso party indossando soltanto un impermeabile. Raggiunge quindi la Route 109 e apre l'impermeabile al passaggio di ogni singola automobile, per suscitare ilarità o qualche comica espressione di sdegno. Il giorno dopo si ritrova alla Mayflower Home, l'aristocratico ospedale psichiatrico dove sono rintanati i matti dell'alta società bostoniana: Robert Lowell, il poeta, più solenne della sua solenne poesia; il professor Schultz, il celebre linguista di Harvard, che sente una lingua sconosciuta, un idioma composto di suoni che le cose gli rivolgono direttamente; Marvin Foulds, l'uomo con quindici personalità diverse che, in qualità di disparate voci di un'unica commedia shakespeariana, vanno dal poeta francese all'ammiraglio della Marina militare alla cantante latino-americana; e numerosi altri. Costretto a vivere, a soli quarant'anni, la più assurda e ridicola condizione per un uomo attraente, appassionato e intelligente come lui, Frederick Merrill diviene anche lui un matto tra i più illustri matti della ridente nazione americana dei primi anni Sessanta.
JAN-PHILIPP SENDKER
IL SUSSURRO DELLE OMBRE
Per custodire lontano dal chiasso del mondo il ricordo di suo figlio, ucciso da una fulminea malattia, Paul Leibovitz si ritira a Lamma, un'isola vicina a Hong Kong, seimila anime protette dalla vasta distesa del mare. Lì conduce un'esistenza ritirata e caratterizzata dalla più rigorosa solitudine.
Chi, però, può seriamente mettere alla porta la vita? 
Un giorno Paul Leibovitz incontra per caso Elizabeth Owen, una donna americana accompagnata dal marito. Pallida, gli occhi iniettati di rosso, Elizabeth racconta che suo figlio, partito per Shenzhen, dove aveva appuntamento con un certo Victor Tang, partner commerciale degli Owen in Cina, non dà più notizie di sé da tempo. In compagnia di David Zhang, un poliziotto buddhista della squadra omicidi di Shenzhen dalla rettitudine esemplare, Paul si ritrova coinvolto in un'inchiesta scottante. 

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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