Romain Gary (1914-1980)
8 maggio 2014
La casa editrice Neri Pozza celebra con un nuovo libro il centenario
della nascita di Romain Gary
7 maggio 2014
Un imperdibile ritratto di Romain Gary su RAI5
alle ore 22,15 va in onda su RAI5
il film di Philippe Kohly
"Romain Gary - Il romanzo del doppio"
Il ritratto dedicato a Romain Gary, pseudonimo dello scrittore francese di origine ebreo russa Roman Kacew, nato a Vilnius l'8 maggio 1914, va alle radici del doppio e di una vita vissuta all’insegna della mistificazione: Gary è stato l'unico scrittore a ottenere due volte il Premio Goncourt, la prima volta con il suo pseudonimo usuale per "Le radici del cielo", nel 1956, e la seconda volta per "La vita davanti a sé", inventando un altro scrittore e un altro pseudonimo, quello di Émile Ajar. La risposta agli interrogativi su una vita vissuta nel segreto e nell’ambiguità va cercata probabilmente nel passato di Gary/Ajar, a Vilnius. Il film, ripercorrendo le figure, gli avvenimenti e le condizioni della sua infanzia, va all’origine del doppio e svela un mondo interiore di grande complessità.
«Eroe di guerra, scrittore dai molti volti,
tombeur de femmes, dandy.
Per descrivere Romain Gary
non basta un elenco di aggettivi:
la sua storia è un piccolo compendio
del Novecento».
Lara Crinò, il Venerdì di Repubblica
"Romain Gary - Il romanzo del doppio"
Il ritratto dedicato a Romain Gary, pseudonimo dello scrittore francese di origine ebreo russa Roman Kacew, nato a Vilnius l'8 maggio 1914, va alle radici del doppio e di una vita vissuta all’insegna della mistificazione: Gary è stato l'unico scrittore a ottenere due volte il Premio Goncourt, la prima volta con il suo pseudonimo usuale per "Le radici del cielo", nel 1956, e la seconda volta per "La vita davanti a sé", inventando un altro scrittore e un altro pseudonimo, quello di Émile Ajar. La risposta agli interrogativi su una vita vissuta nel segreto e nell’ambiguità va cercata probabilmente nel passato di Gary/Ajar, a Vilnius. Il film, ripercorrendo le figure, gli avvenimenti e le condizioni della sua infanzia, va all’origine del doppio e svela un mondo interiore di grande complessità.
«Eroe di guerra, scrittore dai molti volti,
tombeur de femmes, dandy.
Per descrivere Romain Gary
non basta un elenco di aggettivi:
la sua storia è un piccolo compendio
del Novecento».
Lara Crinò, il Venerdì di Repubblica
Romain Gary
(pseudonimo di Romain Kacev) nacque
nel 1914 in Lituania, figlio naturale di un’attrice, ebrea russa fuggita
dalla rivoluzione, e di Ivan Mosjoukine, la più celebre vedette,
insieme a Rodolfo Valentino, del cinema muto. A trent’anni, Gary è un
eroe di guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un
romanzo, Educazione europea
(Neri Pozza 2006), che Sartre giudica il miglior testo sulla
resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. Nel 1956, vince il
Goncourt con Les racines du ciel. Nel 1960 pubblica uno dei suoi
capolavori La promessa dell’alba (Neri Pozza 2006). Nel ’62 sposa Jean
Seberg, l’attrice americana di Bonjour tristesse, l’interprete di A bout
de souffle.
Nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Emile Ajar (identificato
all’inizio come Paul Pavlovitch, nipote reale di Romain Gary), La vita
davanti a sé (Neri
Pozza 2005) che, nello stesso anno, vince il Prix Goncourt. Il
pomeriggio del 3 dicembre 1980, Gary si uccide, nella sua casa di place
Vendôme a Parigi. Con un colpo di pistola alla testa.
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