Più di così non mi poteva piacere questa serie. L'ho conclusa definitivamente.
Ho temporaggiato prima di leggere l'ultimo romanzo, perché non riuscivo a separarmene.
Sempre più rammaricata per il fatto che Jeff
Lindsay dal 2011 non scrive un nuovo romanzo, ho concluso il sesto ed ultimo della
serie incentrata su Dexter Morgan, il serial killer dei serial killer e molto
altro ancora.
Dico questo perché, nel corso dei romanzi, Dexter è stato un
personaggio in costante evoluzione.
Fin dall’inizio è stato attento a mantenere un
profilo basso e, progressivamente, si è creato un nucleo, di apparente
normalità, dietro cui celare la sua vera natura di feroce assassino, non per
sua scelta, ma per un difetto esistenziale che ha creato il Passeggero Oscuro
che alberga dentro di lui.
Ma oltre a questo, Dexter Morgan è un personaggio
che ci risulta simpatico e terribilmente accattivante, poiché ci identifichiamo
con lui e lo sentiamo così tanto normale da assimilarlo con noi stessi. Non che
ce ne andiamo in giro a compiere omicidi come fa lui, che, in fondo, è un
personaggio di finzione, ma amiamo il suo essere schivo e poco sociale, un
individuo che si nasconde dietro un aspetto tranquillo e affabile per proteggersi.
Nel corso dei romanzi, lui stesso riflette su come
è cambiato, diventando un vero e proprio rammollito che commette errori, perché
si è abituato a vivere nella comodità e ha finito per prenderci gusto. Questa sua
indolenza è diventata la sua colpa, poiché è stato scoperto.
Gli agi del matrimonio con Rita, la rasserenante
presenza di Lily Anne, la vita tutta casa, focolare e omicidi, per lui è
diventata troppo tranquilla.
Per fortuna che, come ci ha abituati Jeff Lindsay,
è sempre e soltanto apparente perché nella vita di Dexter tutto si complica e
lui deve sempre sopravvivere a qualcosa che diventa un’impresa epica, anche la
situazione più banale come una cena in famiglia o una moglie che sospetta che
lui le sia infedele. Tutto viene descritto e narrato con sarcasmo, ironia e
trascinante ilarità.
Oltre a Dexter, sono fantastici tutti i personaggi
che gli ruotano attorno, da quelli abituali, che si ripetono di romanzo in
romanzo, come la sorella, la moglie e i colleghi, a quelli che appaiono
soltanto una volta e vengono ammazzati nel giro di poche pagine o capitoli.
È
sempre molto convincente e simpatico il modo in cui Lindsay presenta le
situazioni con la sua consueta ironia che va a vantaggio di Dexter. Divertente in
ogni scena, anche in quelle d’azione che, a volte, sono tanto assurde e
paradossali da accrescerne ancora di più l’effetto ironico.
Mentre i colpi di
scena si susseguono ed accavallano, non si riesce a staccarsi dalla lettura che
ha incipit di capitolo fantastici e chiusure ad effetto infarcite di suspense.
In questo romanzo, torna a portare un po’ di suo
anche il fratello di Dexter, Brian, anche lui serial killer, ma meno
addomesticato. I piccoli Astor e Cody crescono e sono sempre più presenti nelle
azioni criminali di Dexter, che è il loro patrigno, il loro esempio, pur
rimanendo soltanto dei teneri bambini fuori dal normale. Soltanto Dexter è in
grado di gestire dei figliastri così!
Il titolo DOPPIO DEXTER, che mi ha tratta in inganno,
suscitando in me tutt’altro tipo di aspettative, ha a che fare con il cattivo
di turno, un assassino di poliziotti, il quale avendo visto chi si cela dietro
l’apparente normalità dell’esperto anatomo patologo della scientifica di Miami, Dexter
Morgan, non si accontenta di osservarlo e rimanere soltanto un “Uomo nell'ombra”,
ma vuole diventare il suo doppio o addirittura sostituirsi a lui. Infatti,
cerca nei modi più subdoli di indirizzare i sospetti dei suoi omicidi su Dexter,
per incastrarlo.
Dal canto suo, Dexter è scisso fra il desiderio di
una vita normale e l’istinto omicida che lo porta a uccidere per calmare il suo
Passeggero Oscuro.
Dexter si vede crudelmente riflesso nel rivale, come se si
guardasse in uno specchio.
Ma forse il suo antagonista ha varcato un confine
morale che lui si è sempre sforzato di non oltrepassare. E per questo merita di
essere punito.
Il
personaggio di Dexter, anche in questo ultimo romanzo della serie, resta sempre
sarcastico, ironico e autoironico, originale ed affascinante. È un antieroe cui
ci si affeziona e che diverte.
I thriller di Lindsay sono molto particolari, pur
non tralasciando l’efferatezza dei crimini e delle torture, riescono a
suscitare simpatia, perché amalgamano, nella giusta misura, quei dettagli con
riflessioni esistenziali e sarcasmo.
Promosso anche questo ultimo, fantastico episodio
della serie.
Dei sei romanzi della serie,
quattro sono stati
davvero fantastici
e DOPPIO DEXTER è uno di questi.
5 commenti:
Quindi il sesto è l'ultimo.. è l'unico che mi manca da comprare.. come lettura sono ancora a zero.. ;_;
Sono una lettrice di gialli , soprattutto in estate. Ormai è autunno ma questi me li segno e li cercherò.
Ah lo compro senz'altro. Non li ho letti tutti, solo alcuni, ma davvero coinvolgenti per i motivi che tu dici.
personaggio interessante come pochi
Ciao Pupottina, complimenti per questo bel post su Dexter che adoroooo, ancora devo leggere l'ultimo, ma condivido con te ogni singola parola.
Posta un commento