Pagine

mercoledì 11 settembre 2013

Doppio Dexter di Jeff Lindsay

Più di così non mi poteva piacere questa serie. L'ho conclusa definitivamente.
Ho temporaggiato prima di leggere l'ultimo romanzo, perché non riuscivo a separarmene. 

Sempre più rammaricata per il fatto che Jeff Lindsay dal 2011 non scrive un nuovo romanzo, ho concluso il sesto ed ultimo della serie incentrata su Dexter Morgan, il serial killer dei serial killer e molto altro ancora. 
Dico questo perché, nel corso dei romanzi, Dexter è stato un personaggio in costante evoluzione. 



Fin dall’inizio è stato attento a mantenere un profilo basso e, progressivamente, si è creato un nucleo, di apparente normalità, dietro cui celare la sua vera natura di feroce assassino, non per sua scelta, ma per un difetto esistenziale che ha creato il Passeggero Oscuro che alberga dentro di lui.


Ma oltre a questo, Dexter Morgan è un personaggio che ci risulta simpatico e terribilmente accattivante, poiché ci identifichiamo con lui e lo sentiamo così tanto normale da assimilarlo con noi stessi. Non che ce ne andiamo in giro a compiere omicidi come fa lui, che, in fondo, è un personaggio di finzione, ma amiamo il suo essere schivo e poco sociale, un individuo che si nasconde dietro un aspetto tranquillo e affabile per proteggersi.

Nel corso dei romanzi, lui stesso riflette su come è cambiato, diventando un vero e proprio rammollito che commette errori, perché si è abituato a vivere nella comodità e ha finito per prenderci gusto. Questa sua indolenza è diventata la sua colpa, poiché è stato scoperto.
Gli agi del matrimonio con Rita, la rasserenante presenza di Lily Anne, la vita tutta casa, focolare e omicidi, per lui è diventata troppo tranquilla. 

Per fortuna che, come ci ha abituati Jeff Lindsay, è sempre e soltanto apparente perché nella vita di Dexter tutto si complica e lui deve sempre sopravvivere a qualcosa che diventa un’impresa epica, anche la situazione più banale come una cena in famiglia o una moglie che sospetta che lui le sia infedele. Tutto viene descritto e narrato con sarcasmo, ironia e trascinante ilarità.

Oltre a Dexter, sono fantastici tutti i personaggi che gli ruotano attorno, da quelli abituali, che si ripetono di romanzo in romanzo, come la sorella, la moglie e i colleghi, a quelli che appaiono soltanto una volta e vengono ammazzati nel giro di poche pagine o capitoli. 


È sempre molto convincente e simpatico il modo in cui Lindsay presenta le situazioni con la sua consueta ironia che va a vantaggio di Dexter. Divertente in ogni scena, anche in quelle d’azione che, a volte, sono tanto assurde e paradossali da accrescerne ancora di più l’effetto ironico. 
Mentre i colpi di scena si susseguono ed accavallano, non si riesce a staccarsi dalla lettura che ha incipit di capitolo fantastici e chiusure ad effetto infarcite di suspense.

In questo romanzo, torna a portare un po’ di suo anche il fratello di Dexter, Brian, anche lui serial killer, ma meno addomesticato. I piccoli Astor e Cody crescono e sono sempre più presenti nelle azioni criminali di Dexter, che è il loro patrigno, il loro esempio, pur rimanendo soltanto dei teneri bambini fuori dal normale. Soltanto Dexter è in grado di gestire dei figliastri così!


Il titolo DOPPIO DEXTER, che mi ha tratta in inganno, suscitando in me tutt’altro tipo di aspettative, ha a che fare con il cattivo di turno, un assassino di poliziotti, il quale avendo visto chi si cela dietro l’apparente normalità dell’esperto anatomo patologo della scientifica di Miami, Dexter Morgan, non si accontenta di osservarlo e rimanere soltanto un “Uomo nell'ombra”, ma vuole diventare il suo doppio o addirittura sostituirsi a lui. Infatti, cerca nei modi più subdoli di indirizzare i sospetti dei suoi omicidi su Dexter, per incastrarlo. 


Dal canto suo, Dexter è scisso fra il desiderio di una vita normale e l’istinto omicida che lo porta a uccidere per calmare il suo Passeggero Oscuro. 
Dexter si vede crudelmente riflesso nel rivale, come se si guardasse in uno specchio. 
Ma forse il suo antagonista ha varcato un confine morale che lui si è sempre sforzato di non oltrepassare. E per questo merita di essere punito. 


Il personaggio di Dexter, anche in questo ultimo romanzo della serie, resta sempre sarcastico, ironico e autoironico, originale ed affascinante. È un antieroe cui ci si affeziona e che diverte.

I thriller di Lindsay sono molto particolari, pur non tralasciando l’efferatezza dei crimini e delle torture, riescono a suscitare simpatia, perché amalgamano, nella giusta misura, quei dettagli con riflessioni esistenziali e sarcasmo.


Promosso anche questo ultimo, fantastico episodio della serie.


Dei sei romanzi della serie, 
quattro sono stati davvero fantastici 
e DOPPIO DEXTER è uno di questi. 

5 commenti:

  1. Quindi il sesto è l'ultimo.. è l'unico che mi manca da comprare.. come lettura sono ancora a zero.. ;_;

    RispondiElimina
  2. Sono una lettrice di gialli , soprattutto in estate. Ormai è autunno ma questi me li segno e li cercherò.

    RispondiElimina
  3. Ah lo compro senz'altro. Non li ho letti tutti, solo alcuni, ma davvero coinvolgenti per i motivi che tu dici.

    RispondiElimina
  4. Ciao Pupottina, complimenti per questo bel post su Dexter che adoroooo, ancora devo leggere l'ultimo, ma condivido con te ogni singola parola.

    RispondiElimina

Dimmi la tua ...