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L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
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mercoledì 4 giugno 2008

Fine scuola! Prof. di religione: racconti dal passato.


Succede a volte di innamorarsi nel momento sbagliato della vita e magari della persona sbagliata. Anche io, ho i miei segreti ed il mio blog, in fondo, è nato per questo, perché non voglio averne più. E uno dopo l’altro, ogni cosa deve venire fuori, come ogni nodo al pettine.
Raccontarvi questa storia è forse più semplice del previsto perché l’ho gia confidata in passato, in uno dei blog che leggo abitualmente, quindi molti di voi, magari, ne saranno già a conoscenza poiché hanno le mie stesse frequentazioni, dove una riflessione di qualcun'altro può riaprire una vecchia ferita e farla sanguinare ancora in una giornata particolarmente uggiosa.
Io a 14 anni ero innamorata persa del mio giovane prof di religione. Ero bravissima a scuola, ma ero poco sicura delle mie potenzialità femminili e ignoravo cosa stessi andando a fare, in che mani stessi riponendo la mia vita. I coetanei non li vedevo, non li prendevo sul serio. Forse avevo paura di essere rifiutata e non ci provavo e non assecondavo gli approcci che ricevevo. E poi, da sempre, ho amato gli uomini maturi per il senso di protezione che potevano offrirmi. I coetanei per me non esistevano semplicemente. Gli altri non li vedevo. Il prof, però, mi vedeva alla perfezione. Ed io lui.
Lo adoravo.
Ora, pensando al tempo che fu, mi dico "per fortuna che l'ho avuto soltanto per 2 anni". Questo, per certi versi. Per altri, invece, sono stati troppi. Oppure pochi, ma al cuore è difficile dare spiegazioni razionali. Ero innamorata di lui e non rimpiango il nostro rapporto, anche se dovrei, visto che lui era un uomo di Chiesa.
Era speciale, tenero. Era ciò che in un uomo, in futuro, ho sempre cercato senza mai trovare.
Alla fine dei due anni, l’insegnante di religione divenne un altro ed io e lui, il mio grande amore, ci estraniammo. Io non lo volevo, ma lui seppe motivare la nostra separazione, necessaria per il bene di entrambi, sebbene non voluta, sofferta fino all’estremo. Io non sapevo darmi pace. Non riuscii subito a trovare un amore alternativo al suo. Ci impiegai anni perché questo potesse riaccadere, eguagliando la forza di quel sentimento per quell’uomo che, in pubblico, dovevo chiamare “professore” o “don” e qualcosa.
Poi il tempo cancella le ferite e livella la pelle, l’involucro di un cuore infranto per una storia senza futuro. Ma ero ostinata, ossessionata, a non perderlo ed osservai e studiai i suoi comportamenti negli anni successivi, cercando di carpire, qua e là, notizie che nessuno, come me, era in grado di comparare, avendone altre parti di verità, così che tutti i tasselli del puzzle potessero raffigurare l’immagine del vero uomo che avevo perdutamente e dannatamente amato. Vedendo chiara la verità dell’uomo, non del prete o dell’individuo, ho scoperto che, per ogni biennio, ne aveva una di allieva speciale e questo mi ha aiutata a guardare oltre...
Come me, anche lui è un abitudinario. Forse questo ci aveva legati tanto e fatti riconoscere come anime gemelle....
Sono passati 15 anni da allora e di acqua sotto i ponti, così si dice, ne è passata davvero tanta e quando lo incontro, con quella del biennio in corso, negli stessi luoghi pubblici, dove portava anche me per un gelato, ci salutiamo come adulti consapevoli di un passato comune, di un passato che non può ripetersi e soprattutto non può essere confessato....
Anche se bisognerebbe riflettere sul fatto che lui non potrebbe come un uomo … di un certo tipo .... di una certa appartenenza ... quale è o dovrebbe essere … dovrei forse?
Ci penso. Rifletto sul fatto che io non sono abbastanza pura, onesta, immacolata per condannarlo, poiché forse da quel sentimento non mi sono mai allontanata abbastanza. Amandolo ancora, in una parte, anche se remota, di me, non voglio condannarlo e resto qui ancora chiedendomi se il suo, per me, è stato vero amore o faceva parte di un’abitudine consolidata negli anni, una tecnica, sempre più perfezionata, che gli ha permesso di impossessarsi di me, come di altre ragazze adolescenti, dopo e forse anche prima.
Incorriamo tutte in situazioni di questo tipo, magari non con preti, ma con uomini che ci illudono offrendoci un sentimento all’apparenza puro, ma nella realtà viziato dal sesso e, ogni volta, ci rendiamo conto di non aver imparato niente dalla precedente, ma per amore si commetterebbero infiniti sbagli ed ancora altri … ed altri ancora … ogni giorno.

13 commenti:

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Sono di larghe vedute come ben tu sai ma la storia che hai descritto pure è passabile. Quello che a me non piace è l'attegiamento di quest'uomo prete che si è intrattenuto e si intrattiene ancora con minorenni a te ti assolvo anche se non son prete, lui per me se prima era un pedofilo oggi è uno sporco bavoso........

Anonimo ha detto...

La mia considerazione per la maggior parte di quelli che indossano l'abito, non è sicuramente delle migliori.
Good afternoon 'LostHeart'

Anonimo ha detto...

L'amore è amore, e secondo me per amore non si è mai dannato nessuno: l'importante è amare veramente.
Ti ringrazio della visita al mio blog: "Chi trova un amico..." su digiland e ti auguro una buona serata ^___^ Luigi

Anonimo ha detto...

Per amore non si è mai dannato nessuno: l'importante è amare veramente.
Ti ringrazio della visita al mio blog: "Chi trova un amico..." su digland e ti auguro una buona serata.

Giacomo ha detto...

Grazie x il tuo commento Pupottina..
Ho lasciato un dono anche per te…

http://lospaziodigiacomo.blogspot.com/2008/06/senza-parole.html

Anonimo ha detto...

dolcissima notte tesoro un abbraccione grande smackkkkkkkkkkk amour_toujour

valerie.94 ha detto...

Bellissimo questo post... davvero: mi piace un sacco.
A me non è mai successo di innamorarmi di qualche prof e neppure alle mie compagne, perciò non sono cosa si deve provare. Anche se ultimamente sento di queste situazioni sempre più spesso.

Sono alta 1.54, lo so, lo so: sono bassa, le mie amiche me lo rinfacciano sempre. Quest'inverno i tacchi mi alzavano di 5 cm, ma adesso che comincia a far caldo (sebbene qui continui a piovere) porto le scarpe da ginnastica che mi alzano si e no di 1 cm.
Vabbè... che ci posso fare? crescerò...

ciao, ciao

Ste ha detto...

Non so esattamente cosa scrivere: da una parte concordo con chi non vede di buon occhio l'atteggiamento del prof (educatore per antonomasia), ancora prima dell'esser un prete (che possiamo considerare è un aggravante); dall'altra ho anche io vissuto una storia non esattamente "tradizionale", anche se differente da quella che hai raccontato tu, probabilmente non ben vista da molti e certamente motivo di problemi giudiziari se fosse stata "scoperta" (dove io sono la persona in torto). La realtà è che abbiamo tutti i nostri scheletri nell'armadio, più o meno nascosti, e prima o poi qualcuno ci chiederà qualcosa a proposito, per questo è difficile (e anche non corretto) giudicare altre persone.
Ste

Anonimo ha detto...

....beh..io nn giudico mai...ma in questo caso questa persona se ne approfittava un po troppo......Un bacione e buona giornata......qui piove...uffa......Oly

Anonimo ha detto...

buongiorno dolce sole splendente un abbraccio grande smackkkkkkkkkk amour_toujour

Anonimo ha detto...

Questo prete sicuramente non si sta comportando bene. Non bisogna giudicare? Ma quando si tratta di approfittarsene di adoloscenti, come si fa a non giudicare?

Pupottina ha detto...

grazie per la comprensione e la delicatezza di tutti e soprattutto per non aver scagliato una pietra in più addosso ad una peccatrice penitente
ero giovane!
grazie

Rabbit in Distress ha detto...

A me pare un approfittatore, questo prete...

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