Non respirare
di Elisabetta Pastore
Un ritratto
acuminato della generazione post-tutto: ragazzi in metropoli ostili,
obbligati a lottare per se stessi e i propri sentimenti per salvarsi dal
precipizio dell’emarginazione economica e morale. Un esordio
notevolissimo.
ebook disponibile
Pagg. 252
Euro 18
Uscita: 16 febbraio 2016
LA TRAMA
«Toccati.»
Lo
faccio, eseguo gli ordini. Non sto a pensare più. Mi eccito
anch’io. Lui se ne accorge, le mie mani si muovono bene. La mia bocca è
bagnata. Lui non lo sa. Chiudo gli occhi per un secondo o più. Stringo
le gambe. Inizio a muovermi piano sulla sedia. Mi sento in delirio, mi
sento femmina, donna, tutto insieme. Come non mi accade da tempo. Era
così con Marco all’inizio. Era magnifico farci l’amore. Ora non so
neppure se riesce a pensare. È strafatto, sempre. Mi vuole bene. Così
dice. Sta nel suo mondo, io quasi non esisto. L’eroina è la sua amante,
lui è la mia droga.
Veronica ha
trent’anni, è del Sud e vive a Roma, con Marco, eroinomane. Per pagare
l’affitto e mantenere il suo fidanzato, fa due lavori: di giorno è
avvocato in un importante studio della città, di notte diventa la
centralinista di una hot line. Tra i muri putridi di una bettola anni
Settanta nella periferia romana, si fa chiamare Jasmine e si confronta
con la triste solitudine di una moltitudine di voci. Perverse,
disperate, fascinose. Si divide, Veronica, tra il formalismo e la
compostezza artefatta dell’ambiente legale e la spudoratezza sudicia e
vile dei frequentatori notturni. Due vite in un corpo solo che faticano a
restare separate e finiranno poi per incrociarsi.
L'AUTORE
Elisabetta Pastore, pugliese, è nata nel 1980. Fa l’avvocato. Non respirare è il suo primo romanzo, segnalato dal Premio Calvino nel 2014.
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