È un giallo inquietante e dai risvolti imprevedibili. L'ambientazione è
italiana, come l'autore Antonio Riccardo Petrella, che sceglie la città di Torino
e le conferisce uno sfondo esoterico dove realtà e antiche leggende si
rincorrono fino ad approdare alla verità.
La storia abbraccia svariati anni e segue la crescita della
protagonista, Carla, la quale, divenuta adulta, si trova a fare i conti con i
propri errori e le proprie debolezze. È una storia particolare, dominata da un
miscuglio tra quotidianità e misteriosi segreti. Anche l'elemento romantico-sentimentale
è dominante e scandisce varie scene, durante il dipanarsi delle vicende,
conferendo loro quel tocco in più.
Carla, a otto anni, è una bambina normale che ha il tipico rapporto conflittuale
con la sorella, la "cocca" di mamma e papà. Lei vive male questa
situazione che in pochi istanti si ribalta a suo favore. L'evento traumatico, che
scuote la sua infanzia, la porta, negli anni successivi, a custodire un
orribile segreto, un grosso macigno che influisce sulla sua vita, finché non
incontra il giovane giornalista Paolo e qualcosa cambia: Carla decide di far
luce sui segreti del suo passato. Lui le racconta di strane vicende che sono
accadute in una piazza storicamente maledetta a Torino. Quelle storie si incrociano
incredibilmente con il penoso segreto di Carla e della sua famiglia. Indagando
sul mistero racchiuso in quella piazza emergono inquietanti parallelismi legati
a misteriose leggende, storie dimenticate, lati oscuri e nascosti di una bella
città come Torino.
Avvincente e sorprendente. Un bel giallo da leggere, grazie anche allo
stile coinvolgente dell'autore.
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