Misticismo e avventura si mescolano ancora un volta in un thriller religioso, il nuovo romanzo di Simon Toyne. Il pericolo è imminente: qualcuno vuole scatenare l'apocalisse.
L'’FBI deve indagare su un
caso molto particolare: la NASA ha perso il controllo del telescopio Hubble,
che ora punta verso la terra. Su tutti i pannelli di controllo si legge un
unico messaggio: «L’umanità non deve cercare oltre.»
Tutto ha inizio nel centro
spaziale di Goddard.
Poco dopo cominciano a prodursi
inquietanti fenomeni naturali e in tutto il mondo la gente prova l’impulso di
cercare rifugio tra le mura di casa. La risposta all’enigma si trova a molti
chilometri di distanza, in un luogo mitico in pieno deserto, dove Liv Anderson,
la donna che incarna un’antica profezia, affronterà la rivelazione finale,
custodita per millenni dai monaci della Cittadella di Ruin, per fermare
l’apocalisse.
In cammino verso Ruin, oltre a
Liv, giornalista, c'è anche Gabriel, ex militare. La loro è una missione. Loro sono
a conoscenza di una qualche verità segreta. Nella lotta contro il tempo, per
scongiurare l'apocalisse, c'è anche l'agente dell'FBI Shepherd, un giovane
super esperto in astronomia e religione, ma anche in tecniche militari. Anche Shepherd,
però, ha un segreto. È un personaggio altrettanto misterioso ed interessante.
Lo stile di Simon Toyne è
superlativo nel creare la suspense e nel catturare l'interesse dei lettori,
mantenendolo per tutta la durata del romanzo che supera le quattrocento pagine.
I personaggi sono ben caratterizzati e il lettore è portato a patteggiare con
loro e a rimanere stupito dai tanti colpi di scena che li coinvolgono. È un ottimo
thriller mistico per rivedere le proprie concezioni religiose.
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