“Si può
fingere una cosa simile?” se lo chiede la protagonista di questo romanzo,
che presto diventerà anche un film. È un romanzo che ti tiene costantemente
sulle spine e ti impone degli interrogativi che affondano le radici nella
natura umana e, di conseguenza, chiamano in causa anche le riflessioni profonde
del lettore, uomo o donna, adulto o giovane che sia.
Gli ultimi young
adult che ho letto mi hanno un po’ delusa, ma con VIOLET è tutt’altra cosa.
Non è un romanzo che limiterei ad un genere predefinito, visto che molta dell’atmosfera
creata è quella di un thriller con cospirazioni segrete.
Capitolo dopo capitolo, mi sono chiesta come ha
fatto JESSICA BRODY ad orchestrare una trama simile? Davvero spettacolare.
Un po’ un miscuglio tra film d’azione come Unbreakable e The Bourne Identity,
ma immaginato tutto al femminile. VIOLET è un personaggio che ti resta dentro a
più livelli. È un’adolescente la cui mente è una tabula rasa. Non ha più
nessuno ricordo di se stessa. È spaesata, confusa, ma è anche una celebrità. Lo
è diventata a seguito dell’incidente aereo del volo 121 della Freedom Airlines,
precipitato nell’Oceano Pacifico, di cui lei, misteriosamente, è l’unica
sopravvissuta e dal quale è rimasta praticamente illesa. Ha riportato soltanto danni
cerebrali, un’amnesia totale. Niente di fisico. Stranamente i medici si
accorgono che qualcosa in lei non va. È diversa. Sembra che lei non ricordi
nemmeno le cose banali del quotidiano: come la tv, i computer, i cellulari, ecc.
Ed è impossibile che una cosa del genere accada ad un’adolescente del
ventunesimo secolo.
Lei è bellissima e perfetta. Il nome che le è stato dato non è il suo. VIOLET viene dal singolare colore viola dei suoi occhi. Il suo ritrovamento è
un mistero, poiché lei non era mai stata sull’aereo precipitato. Nessuno la
riconosce, dopo che la sua immagine è stata trasmessa da tutti i telegiornali
del mondo. Nessuno la cerca. Nessuno ha denunciato la sua scomparsa. VIOLET è
intrappolata in un mondo che non riconosce, ma ha qualcosa di diverso dagli
altri. Ha delle abilità incredibilmente eccezionali, che lei stessa non sa di
possedere, finché non le capita di metterle in pratica.
Lei è la prima ad essere spaventata da se stessa. All’improvviso, in
lei si accende la speranza di poter recuperare il ricordo della sua vita,
ricostruendo il suo passato, accanto all’unico ragazzo che sembra conoscerla da
prima del disastro aereo e che sembra aver condiviso con lei delle emozioni
speciali.“Sì. Sempre sì.”
Complotti, intrighi, controllo tecnologico e fughe
continue, per non cadere nella trappola del nemico, creano una trama ricca di
suspense, letteralmente imprevedibile.
“Perché avrei
avuto bisogno che qualcuno mi ricordasse cos’è reale?”“Perché non tutto nella tua vita lo era.”
Nessun commento:
Posta un commento