Enrico Regazzoni
vince il Premio Bagutta per l’opera prima
con il romanzo "Una parete sottile"
IL LIBRO
- In un’imprecisata cittadina del nord Italia, un adolescente vive con
la madre in una casa modesta. Fin da quando è piccolo c’è una cosa che
lo rende felice più di qualsiasi altra: poggiare l’orecchio alla parete
di camera sua – un tavolato leggero come un foglio – e ascoltare i
buongiorno sussurrati, i colpi di tacchi, i suoni e i rumori che
arrivano dal grande appartamento dei vicini. Oltre quella parete vive
una coppia con i quattro figli e sembrano il ritratto della felicità. La
famiglia ride in continuazione, parla a voce alta di tempi e luoghi che
il ragazzo non conosce ma, soprattutto, si riunisce intorno al
pianoforte e canta canzoni allegre, «motivi che parlavano dell’Olanda e
di mulini a vento, ma anche dei guerrieri di Ponte San Pietro». Il
ragazzo è un tipo solitario e non sa nulla di musica, ma quell’ascolto
involontario lo emoziona a tal punto da fargli credere di essere una
sorta di figlio acquisito per i vicini. Perciò quando il marito muore in
seguito a un’improvvisa malattia, lasciando da soli i figli e la moglie
pianista – che aveva sacrificato la carriera per occuparsi della
famiglia –, il ragazzo si sente in dovere di accompagnare i vicini nel
loro viaggio nel lutto e nel dolore. Un’esperienza incomprensibile che
si rivelerà catartica e gli insegnerà che la musica può essere più forte
di qualunque altra cosa. Con uno stile delicato in grado di restituire
alla perfezione la psicologia dei personaggi e la complessità delle
atmosfere domestiche, il romanzo d’esordio del giornalista Enrico
Regazzoni è una storia toccante sulla solitudine, sull’amore e sulla
necessità di aiutare gli altri. Perché ogni persona, anche la più
riservata, contiene in sé una sinfonia di qualità nascoste Che merita di
essere ascoltata.
«Un esordio sorprendente che ha l'ambizione dei classici e racconta la vita interiore di un adolescente sulle tracce di una musica segreta».
Maurizio Bono, la Repubblica
«Può essere un romanzo, può essere memoria, può essere autobiografia reinventata: il lettore non ha che da scegliere e immaginare quel che più gli piace poichè di qualsiasi genere letterariosi tratti, non cambia la suggestione del libro, esordio nella narrazione del giornalista Enrico Regazzoni».
Isabella Bossi Fedrigotti, Corriere della Sera
L'AUTORE - Enrico Regazzoni (1948) ha lavorato nell’editoria, nel giornalismo e nell’università. È stato inviato culturale dell’Europeo e di Repubblica, e ha scritto di letteratura, musica e architettura. Per Repubblica ha anche gestito la pubblicazione di libri e dvd e ha preso parte alla progettazione di D - La Repubblica delle Donne,
del quale è stato direttore editoriale per nove anni. È stato direttore
dell’Istituto Carlo De Martino, la scuola dell’Ordine dei Giornalisti
della Lombardia. Vive a Milano. Una parete sottile è il suo primo romanzo
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