Un esordio sconvolgente, coinvolgente e spiazzante perché i colpi di
scena sono davvero tanti, fino a quello finale, davvero spettacolare. Questo
thriller è stato un successo internazionale da cui ci si aspetta prontamente la
versione cinematografica, perché è proprio questo lo stile con cui è stato
scritto e ideato.
MARY KUBICA è un nome che annoto per gli anni a seguire. Il suo primo
romanzo è un thriller profondamente psicologico che inizia con una misteriosa scomparsa,
la sparizione nel nulla di colei che è immortalata nel titolo come UNA BRAVA
RAGAZZA. Il titolo stride con l’immagine inquietante in copertina che
magnetizza l’attenzione e impone di mantenere un segreto. Quindi c’è qualcosa
da scoprire e il lettore entra già in quest’ottica con una miriade di attese
che verranno gratificate in seguito.
Quando si inizia a leggere questo libro, il resto lo fa l’autrice con
uno stile incisivo, ricco di dettagli che restano impressi nella memoria,
soprattutto perché sono strani, inquietanti, bizzarri. Rendono partecipe delle
indagini il lettore che, un capitolo dopo l’altro, cambia punto di vista e
momento temporale delle vicende, dal prima al dopo il rapimento.
La bella Mia Dennett, figlia di un giudice di Chicago, viene rapita. I
capitoli, che raccontano la serie concatenata di eventi, sono brevi e
focalizzati su tre personaggi principali: la madre della ragazza scomparsa, Eve;
l’ispettore di polizia, Gabe Hoffman; e il rapitore, Colin Thatcher.
I personaggi sono dinamici, subiscono un’evoluzione durante la
narrazione. Non restano immobilizzati nei loro ruoli. Sono caratterizzati in
modo eccellente. Sembrano avere vita propria.
Impariamo a conoscere anche la vittima Mia nei racconti fatti dagli
altri: la madre, che l’ha cresciuta, il detective, che studia la sua vita
privata; e colui che la tiene prigioniera, ma ne subisce l’incantevole
bellezza.
In realtà, Colin,il rapitore, ha studiato le sue abitudini e l’ha presa
in ostaggio per un motivo ben preciso: è stato assoldato per farlo. Qualcun
altro aveva in mente di farle del male. Ma chi? Lui l’ha rapita, ma non l’ha
consegnata a chi gli aveva commissionato il crimine. Lui l’ha solo protetta. Però,
agendo così, tradendo colui che l’ha assoldato, ha messo nei guai anche se
stesso.
Il filo temporale della narrazione è doppio, come doppia è la verità
che una serie di colpi di scena rendono intrigante. È un romanzo ad alto
contenuto di suspense che una volta iniziato non si riesce a mollare fino alla
fine. Un thriller davvero memorabile, per veri amanti del genere.
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