È stato un po’ come ritrovarsi a Jurassic
Park, con la sola differenza che lì si guardava al passato (anzi, per
essere, precisi alla preistoria), mentre in MICRO si guarda verso un futuro
fantascientifico.
Non sapevo della morte di Michael Crichton nel 2008.
Non sapevo che quest’opera, rimasta incompiuta, fosse stata ultimata da
Richard Preston.
Non so quanto ampia sia la parte ideata da Crichton e quale sia stata
riveduta e completata dal co-autore.
Lo stile di Crichton è comunque inconfondibile, orientato verso una
probabile trasposizione cinematografica, costituito da una scrittura fluida e
una trama in cui le situazioni horror affiancano sensazionali colpi di scena e
suspense ai massimi livelli.
Ho trovato bellissimo questo romanzo che ha come protagonisti anche gli
esseri viventi del micromondo, oltre agli essere umani, dove i colpi di scena
non si limitano al possibile, ma affondano le radici nella scienza, negli
imprevisti e dove nessun personaggio può considerarsi davvero principale ed
esente da una morte drammatica e toccante e dove tutto è in costante
evoluzione, dalle micro creature alle sfumature dell’indole umana.
Un romanzo capace
di suscitare grande paura e terrore, ma anche di emozionare.
Vi affascina il micromondo?
Avete letto questo romanzo?
Dopo Jurassic Park, vi andrebbe di farvi coinvolgere in quest'altra sua fantascientifica avventura?
1 commento:
Sapeva, invero, scrivere Cricton!
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