Dall'autore di fantascienza più letto in America e in Europa,
in cima alle classifiche e creatore della saga Le
cronache del ghiaccio e del fuoco che ha ispirato il videogioco di
ruolo Game of Thrones e la serie
tv Il trono di spade
IN FONDO IL BUIO
George R.R. MARTIN
(Gargoyle, pp. 376, € 16,90 - dal 19 aprile 2012 in libreria)
E se
fosse il pianeta Terra, un giorno, a finire la sua luce e a sprofondare per
sempre nel buio intergalattico?
Questo il triste destino
del pianeta Worlorn, le cui vicende sono narrate nel romanzo In fondo il
buio di George R.R.
Martin che Gargoyle sta per mandare in libreria.
Terra desolata e
singolare, Worlorn vaga solitaria negli spazi interstellari, senza appartenere
a nulla, a nessuna stella. Qui, sembra non esserci più posto per i sentimenti;
condannato alla sua ultima stagione di luce il pianeta sta per cedere alla
dimenticanza e per essere risucchiato come da un grande buco nero.
Per questo mondo solo una
labile speranza di riscatto affidata a Dirk't Larien, uno dei protagonisti
della storia, richiamato su Worlorn dall'amore di Gwen, che pensava di aver
perso… ma nulla è come aveva immaginato e la stessa Gwen è una
donna diversa da quella che aveva conosciuto; ora è unita a un altro uomo,
Jaan, da un legame subalterno e di protezione e a un pianeta che sta morendo,
in caduta libera verso il buio eterno.
Per salvarla e difendere
i valori in cui crede, nonché offrire a questa landa desolata una possibilità
di sopravvivenza, Dirk sarà costretto a lottare con tutte le sue forze fino a
un decisivo e forse fatale duello.
Con una scrittura visionaria,
a tratti lirica e fortemente evocativa - per la sapienza con cui l'autore
caratterizza ambienti e personaggi, dando vita a un universo di nomi e
appellativi dall'indubbia suggestione -, Martin
trascina il lettore in un mirabile affresco cosmico in cui si rintracciano già
in nuce tutti gli ingredienti del suo immaginario fantascientifico, la cui
perfetta realizzazione è rappresentata dal noto ciclo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco del
1996, ispiratore del videogioco di ruolo Game
of Thrones.
Un immaginario, quello
dello scrittore statunitense, che per la sacralità delle liturgie guerresche e
dei codici d'onore costituisce anche un omaggio alla grande tradizione epica e
omerica, dell'Iliade soprattutto.
Mescolando elementi della
classicità con quelli del fantasy e della fantascienza, Martin ci racconta di un futuro che non possiamo non
percepire come minacciosamente vicino per la struggente attualità dell'idea di
una terra morente, per la metafora luce-ombra/vita-morte sottesa a tutto il
romanzo, per il ritratto dei falsi uomini che richiamano alla memoria la
dicotomia di P.K. Dick
tra uomini e androidi e, non ultimo, per quel senso di dolorosa nostalgia che
ammanta il pianeta di Worlorn per qualcosa che sembra irrimediabilmente
perduto.
L’autore: George R.R. Martin (1948) è uno dei più grandi autori
viventi di fantasy e fantascienza. Oltre a essere uno scrittore, Martin è
produttore, sceneggiatore cinematografico e di fumetti. Le sue opere sono state
tradotte in tedesco, francese, italiano, spagnolo, svedese, olandese,
giapponese, portoghese, croato, russo, polacco, ungherese e finlandese. Della
sua vastissima produzione ricordiamo Le
cronache del ghiaccio e del fuoco,
Il battello del delirio (Gargoyle 2010), Armageddon Rag.
Di In fondo il buio
hanno detto:
"Il Selvaggio West
nello spazio profondo. La caccia vi terrà svegli. Eccellente
fantascienza". Los Angeles Time
"George R.R. Martin
possiede la voce di un poeta e una mente come una trappola d’acciaio". Algis Budrys
"Martin sa come catturare
il lettore. Probabilmente è uno dei migliori romanzieri del decennio". Asimov’s
L’AUTORE FANTASY PIÙ PROVOCATORIO DEGLI ULTIMI TEMPI
SOPRAVVISSUTI
Richard K. Morgan
Gargoyle Extra, 18 €, pag. 490 in libreria dal 17 maggio
2012)
Ringil Eskiath è un invincibile guerriero nel pieno della sua giovinezza,
distintosi nella celebre e cruenta battaglia di Gallows Gap. Ripudiato
dalla sua nobile famiglia a causa della sua omosessualità, Ringil vive ora sostenendosi grazie ai
proventi del suo passato lavoro e a quelli ottenuti dai racconti delle sue
gesta. Un giorno riceve la visita
inattesa della madre, che gli chiede di ritrovare sua cugina Sherin, rapita e
ridotta in schiavitù. Ringil comincia una ricerca irta di pericoli, imboscate e
tradimenti, in costante contatto con un mondo abbrutito dalla corruzione che lo
porterà a incrociare il suo cammino con quello dei suoi antichi sodali: Lady
Archeth, unica superstite della stirpe dei grandi scienziati Kiriath, e il
nomade Majak Egar, Dragonbane, anch’essi valorosi combattenti a Gallows Gap.
Archeth è tra i consiglieri più ascoltati di Jhral Khimran
II, vizioso Imperatore di Yhelteth,
mentre il capotribù Egar è caduto
in disgrazia tra la sua gente per le sue vedute moderne maturate dal contatto
con civiltà più avanzate. Intanto la pace duramente conquistata
cede il posto al desiderio di potere e di conquista riaccendendo l’antica
tensione tra la Lega del Nord e l’Impero Yhelteth, e una minaccia ancora più
terribile si profila all’orizzonte: i Dwenda, un formidabile popolo guerriero, più veloce, agile e feroce di
qualsiasi altro nemico che memoria ricordi….
L’autore.
Richard K. Morgan è nato a Londra
nel 1965, ma è cresciuto nei pressi di Norwich nell’Inghilterra Orientale.
Laureato in Storia a Cambridge, ha insegnato inglese all’estero per quattordici
anni fino alla pubblicazione di Altered
Carbon nel 2002 (Bay City,
Nord 2006), suo formidabile esordio come scrittore nel segno del cyberpunk. Il romanzo – il primo della
serie Sci-Fi con protagonista il cinico ex soldato Takeshi Kovacs – si rivela
un tale successo che viene opzionato per il cinema dai produttori di Matrix e conquista il prestigioso “Philip
K. Dick Award”. Seguono Broken Angels,
nel 2003, e Woken Furies, nel
2005 (entrambi pubblicati da Nord nel 2005 e nel 2008 coi titoli Angeli spezzati e Il ritorno delle furie). Altro romanzo
degno di nota è il thriller Black Man del
2007, vincitore dell’“Arthur C. Clark Award”. Nel
2008 esce The Steel Remains,
primo episodio della saga fantasy
“A Land Fit For Heroes”, cui segue, nel 2011, The
Cold Commands. The Steel Remains viene ora
proposto ai lettori italiani da Gargoyle con il titolo Sopravvissuti.
Morgan usa il genere (la fantascienza
prima e il fantasy poi) per
sviscerare le storture del nostro mondo e delle nostre società, presentando una
affatto scontata continuità nel valore della sua produzione, che comprende
anche due miniserie di fumetti per Marvel Comics.
Da Sopravvissuti:
Ringil riconobbe il
dolore persistente che era dietro a tutto questo.
Perdita.
Il sapore del rimpianto
colorato di blu, così penetrante da non potere mai scandagliare il fondo.
Era la vittoria a Rajal
che non era mai arrivata, era suo fratello che si allontanava nel lungo corridoio
di legno scuro, era la vita che avrebbe potuto vivere a Yelteth se il disgusto
e l’ira altrui non l’avessero, invece, mandato via in disgrazia. Erano le
schiave che non aveva potuto liberare, le donne e i bambini di Ennishmin che
urlavano e che non aveva potuto salvare, le cataste di morti silenziosi e le
case distrutte e in rovina.
Era ogni decisione
sbagliata che aveva preso, ogni sentiero che non era riuscito a percorrere,
tutti ora si aprivano a ventaglio e gli venivano mostrati affinché lui capisse...
Su Sopravvissuti hanno detto:
Morgan ci restituisce il
genere cappa e spada in una cifra contemporanea crudamente seducente.
The Times
Dopo cinque romanzi di fantascienza che
hanno esplorato gli aspetti più oscuri delle lotte per il potere, Morgan volge
al fantasy classico. Ciò che
rimane costante è l’attenzione nel creare complesse realtà politiche e
personaggi forti, posti ai margini della società.
The Guardian
Più che piegare i cliché del fantasy, Morgan li prende ad accettate e
poi gli dà fuoco.
Joe Abercrombie
Ciò che alza la posta dal fantastico meramente ipernarrativo è il
fatto che Morgan ha scritto un romanzo fortemente proteso verso la
caratterizzazione dei personaggi. Tutti i generi sopravvivono e prosperano attraverso
una loro riconfigurazione ed è quanto succede in Sopravvissuti, dove Morgan rifacendosi a un modello
conosciuto – il fantasy, appunto – lo rielabora, piegandone le convenzioni
per adattarle a qualcosa di completamente nuovo e personale. Incalzante ed
epicamente evocativo.
James Jones, Gaydar Nation
Sopravvissuti incorona
Morgan uno dei più audaci scrittori fantasy
dei nostri tempi.
Attitude
Un racconto epico di dèi e magia,
tradimento e sopravvivenza che non delude. Le descrizioni di Morgan non sono
per stomaci deboli, ma per coloro che preferiscono togliere via la glassa. Sopravvissuti è uno
straordinario esempio di fantasy moderno.
Waterstone’s BookS
Quarterly
Stile robustamente
viscerale, ritmo incalzante, trama coinvolgente, personaggi memorabili, Sopravvissuti ti avvinghia sin dalla prima
pagina.
SFX
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