Marie Corelli
La vita eternaGargoyle - pag. 368 - € 18
In un’estate eccezionalmente calda la protagonista – voce narrante della storia – riceve un curioso invito; Morton Harland, un milionario americano, vedovo e con velleita' letterarie, conosciuto per caso anni prima a Londra, vuole che lo raggiunga per una crociera a bordo del suo yacht. Destinazione le isole Ebridi. Al seguito di Harland vi sono la sua giovane e fragile figlia Catherine, il segretario, Mr Swinton, e un medico, il Dottor Brayle. Durante la navigazione, la compagnia s’imbatte nello yacht di un vecchio compagno di studi di Harland, Rafel Santoris. Ricco, intelligente e di mezza eta', l'uomo sembra essere l'anima gemella della narratrice; tra loro scoppia subito un particolare idillio, rivelatore di un lunghissimo rapporto misteriosamente sopravvissuto ai secoli grazie a continue reincarnazioni e senza che i due siano riusciti mai, davvero, a incontrarsi. Così, per evitare il rischio di un’altra separazione, Santoris chiede alla donna di seguirlo ma lei, intuendo che la loro evoluzione spirituale e' ancora lontana dal concludersi, decide di raggiungere un monastero sino ad allora interdetto alle donne, dove intraprendere un cammino di crescita interiore. Rafel Santoris, però, non si arrende: adesso che lo ha trovato, non vuole rinunciare all’amore eterno…
Nata con il nome di battesimo di Mary Mackay, la Corelli (1855-1924) era la figlia illegittima di Charles Mackay, famoso giornalista, poeta ed autore di canzoni scozzese, e di Mary Elizabeth Mills (probabilmente la sua governante).
Nel 1866 venne inviata in un collegio a Parigi per la sua educazione e fece ritorno in patria quattro anni dopo. All’eta' di trent’anni muto' il suo nome in Corelli, che divenne il suo nome d’arte quando esordi' nel mondo dell’arte come musicista, sostenendo di essere figlia di un conte italiano e di avere vent’anni.
Dopo aver abbandonato la musica, inizio' a scrivere pubblicando nel 1886 il suo primo racconto dal titolo 'A Romance of Two Worlds'.
Divenne famosa in Inghilterra per tre motivi fondamentali: la Regina Vittoria prediligeva i suoi romanzi e dichiaro' apertamente di attenderne con impazienza l’uscita; la sua personalita' era autenticamente eccentrica e i suoi libri facevano epoca. Fu ammirata da molti personaggi famosi tra cui Gladstone, Lord Randolph Churchill, Re Edoardo VII e la Regina Alexandra.
La sua riscoperta rappresenta per Gargoyle motivo di orgoglio, nel quadro di un incessante lavoro di recupero del gotico vittoriano.
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