DAVIDE MOSCA
IL PROFANATORE DI
BIBLIOTECHE PROIBITE
Newton Compton - thriller - pag. 320 - € 9,90
Un thriller di cui vi ho già parlato QUI, QUI e QUI.
Avviso Spoiler: "Se hai intenzione di leggere il libro, forse non dovresti proseguire nella lettura del post, perché potrebbe piacerti scoprire tutto di questo thriller storico leggendolo."
QUI trovi un estratto per saggiarne lo stile.
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Roma e la Pasqua
Esistono una serie di straordinarie coincidenze
tra la fondazione di Roma e la Pasqua, sia cristiana sia ebraica.
Roma fu fondata durante i Parilia, il 21
aprile, una festa pastorale dedicata alla dea Pales. Secondo la tradizione nel
753 a.C. cadde nel giorno di plenilunio successivo all’equinozio di primavera.
Nello stesso identico giorno gli ebrei festeggiavano la Pasqua. I Parilia erano una solennità a carattere
purificatorio: il rito era incentrato sull’acqua e sul fuoco e prevedeva prima la
lavatura degli stalli e poi l’accensione di un fuoco su cui preparare la mola,
un sorta di salsa con cui detergere le vittime dei sacrifici. Tutti questi
elementi ricorrono anche nella Pasqua ebraica. Durante i Parilia i pastori saltavano attraverso le fiamme: a essi si
ispirarono poi i Salii (dal verbo latino salire, cioè saltare), i
confratelli che custodivano i pegni del favore celeste, come il lituo e lo
scudo di Marte. Nell’analoga festa ebraica avveniva una danza rituale simile,
un ritmico saltar oltre definito appunto pesah.
Esistono inoltre ulteriori analogie con la
pasqua cristiana.
L'uccisione "rituale" del primogenito
(Remo e Cristo), entrambi collegati alla figura dell’agnello.
Il tema dell'acqua e del sangue, presenti tanto
nel rituale della fondazione quanto sul Calvario.
La morte intesa come rifondazione del mondo.
La concordanza dei luoghi: Romolo procedette
alle operazioni legate alla fondazione da un porzione di colle chiamato auguraculum, ma anche tescum, calvaria, inteso come luogo del cranio, perché doveva essere
necessariamente spoglio, libero da qualsiasi presenza. Il luogo in cui fu
crocifisso Gesù è detto Calvaria in latino e Golgota in aramaico. Il
significato è il medesimo: luogo del cranio.
Le analogie tra Rea Silvia, la madre dei
gemelli, e la Maria cristiana, vergini che partoriscono un figlio divino. Il
concepimento divino di Remo e Romolo avviene mentre la vergine Silvia si reca
ad attingere acqua di fonte, ossia pura, condizioni che implicitamente alludono
alla disponibilità della ragazza a essere fecondata dalla divinità. Proprio
come Maria, che pronuncia il suo fiat alla volontà di Dio.
Il mistero della fondazione di Roma
I romani scelsero il termine condere per indicare la fondazione della
città. Condere significa fondare, ma
anche e soprattutto nascondere. Anche il termine Cermalus – il colle dove fu fondata Roma (il Palatino aveva due
cime gemelle: Palatium e appunto Cermalus) – deriva dalla stessa radice del
verbo condere e significa pertanto sia luogo della fondazione sia luogo del
nascondimento. Che cosa nascose la città? Gli studiosi dell’epoca pensavano a
un passaggio segreto. Le fonti antiche citano incidentalmente almeno due
passaggi misteriosi – quello per gli Inferi e quello per le Isole dei Beati – e
almeno due possibili localizzazioni per questi ingressi: il mundus in Foro e la cosiddetta Roma
Quadrata sul Palatino.
Secondo un’ipotesi interpretativa, supportata
da elementi adombrati nella leggenda e da riscontri archeologici, la città fu
fondata da Remo, poi ucciso dal fratello e quindi seppellito nella fossa di
fondazione della città. Allora condere
per due motivi: perché la verità fu nascosta, e perché Remo fu inumato, e
perciò nascosto, nel Cermalus.
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