Da questa provocazione prende le mosse un'affascinante passeggiata con i
geni della letteratura di un grande protagonista del teatro italiano -
regista e attore internazionale -, che ci svela perché abbiamo ancora
bisogno dei classici e perché possono salvarci: dalla mediocrità
esistenziale, dall'asfissia mentale, dal degrado civile.
Noi moderni li consideriamo lontani dalle nostre vite, tomi voluminosi
che stanno a impolverarsi sulle librerie. Invece, i classici parlano di
noi, delle nostre storture e mostruosità, ma anche della nostra bellezza
e della nostra meraviglia. È ciò che li rende intramontabili,
eternamente contemporanei.
I grandi autori del passato sono i veri rivoluzionari della storia,
perché hanno la capacità unica di "rivoltarci" dal di dentro. Quando li
accostiamo in punta di piedi, sentiamo che la nostra interiorità è
scossa nelle viscere.
Predisporsi alla lettura di un grande capolavoro per conoscerlo e
goderne non è affatto facile, ci avverte Lavia, che con maestria offre
anche alcune semplici istruzioni per non lasciarsi intimidire di fronte a
questi giganti, senza mai dimenticare che "leggere non è un passatempo,
ma riempire il tempo di domande e di significato".
Ex "Amore, sesso, tradimenti" Voglia di cambiare qualcosa nella vita ... Libri, film e serie tv. Quotidianità e dintorni. Online dal 2008
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L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)
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sabato 29 aprile 2017
Se vuoi essere contemporaneo, leggi i classici
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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)
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