Da questa provocazione prende le mosse un'affascinante passeggiata con i
geni della letteratura di un grande protagonista del teatro italiano -
regista e attore internazionale -, che ci svela perché abbiamo ancora
bisogno dei classici e perché possono salvarci: dalla mediocrità
esistenziale, dall'asfissia mentale, dal degrado civile.
Noi moderni li consideriamo lontani dalle nostre vite, tomi voluminosi
che stanno a impolverarsi sulle librerie. Invece, i classici parlano di
noi, delle nostre storture e mostruosità, ma anche della nostra bellezza
e della nostra meraviglia. È ciò che li rende intramontabili,
eternamente contemporanei.
I grandi autori del passato sono i veri rivoluzionari della storia,
perché hanno la capacità unica di "rivoltarci" dal di dentro. Quando li
accostiamo in punta di piedi, sentiamo che la nostra interiorità è
scossa nelle viscere.
Predisporsi alla lettura di un grande capolavoro per conoscerlo e
goderne non è affatto facile, ci avverte Lavia, che con maestria offre
anche alcune semplici istruzioni per non lasciarsi intimidire di fronte a
questi giganti, senza mai dimenticare che "leggere non è un passatempo,
ma riempire il tempo di domande e di significato".
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