A 5 anni una malattia rende cieco l'occhio sinistro di Zoe, trasformandolo in una specie di perla.
Solo grazie all’affetto dei genitori Zoe riesce a sentirsi non diversa ma «speciale».
Dopo la morte della madre, Zoe torna nel paesino da cui era fuggita per inseguire il suo sogno e lì trova suo padre chiuso in un mutismo assoluto, indurito dal dolore e dalla solitudine.
Dopo la morte della madre, Zoe torna nel paesino da cui era fuggita per inseguire il suo sogno e lì trova suo padre chiuso in un mutismo assoluto, indurito dal dolore e dalla solitudine.
Toccherà quindi a Zoe riaccendere in lui la speranza, senza sapere però che quella
fiammella illuminerà un segreto destinato a cambiare la sua vita e quella dell’intero paese...
Mattia Bertoldi è nato nel 1986 a Lugano. Collabora con diverse testate (tra cui il Corriere del Ticino) e lavora per l’ufficio stampa del Consiglio di Stato ticinese.
«Questo romanzo nasce da uno sguardo. Lavoravo come cameriere e una sera, nel marasma, mi imbatto in lei: una ragazza di diciassette, forse diciotto anni con un occhio marrone e uno bianco, del tutto opaco. I nostri occhi si sono incrociati e per un attimo il suo viso si è velato di stupore. In quell'istante ho realizzato che non dovevo far altro che raccontare quello sguardo.» - Mattia Bertoldi
Mattia Bertoldi è nato nel 1986 a Lugano. Collabora con diverse testate (tra cui il Corriere del Ticino) e lavora per l’ufficio stampa del Consiglio di Stato ticinese.
«Questo romanzo nasce da uno sguardo. Lavoravo come cameriere e una sera, nel marasma, mi imbatto in lei: una ragazza di diciassette, forse diciotto anni con un occhio marrone e uno bianco, del tutto opaco. I nostri occhi si sono incrociati e per un attimo il suo viso si è velato di stupore. In quell'istante ho realizzato che non dovevo far altro che raccontare quello sguardo.» - Mattia Bertoldi
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