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Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


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L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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domenica 25 settembre 2016

Un po' di follia in primavera di Alessia Gazzola


"La verità è che il mio amore si nutre di stenti. Se non mi struggo, mi sembra di non amare."

Alice Allevi è così. Sensibile, appassionata, pronta a struggersi per amore e a non smettere mai di rincorrerlo, tra un dubbio e l'altro, tra una riflessione filosofica, un rimorso o un rimpianto. E sarà sicuramente così anche nella serie televisiva a lei ispirata, L'ALLIEVA.

Alice Allevi è il personaggio, la protagonista femminile più riuscita nel panorama della letteratura italiana contemporanea. Piace troppo. Non puoi non amarla. E come dice la sua creatrice, la scrittrice ALESSIA GAZZOLA, adesso «vive di vita propria». Nei primi romanzi, a partire da L'ALLIEVA, la Gazzola l'ha inventata, ispirandosi un po' alla sua vita, alla sua routine di medico legale, ma poi è stata la protagonista Alice a emergere, a trovare la sua strada, lanciandosi in una serie di avventure, professionali e sentimentali, ognuna della lunghezza di un romanzo. Anzi, di un bestseller, poiché i libri della Gazzola sono così accattivanti, credibili e, soprattutto, scritti bene, che non si può non leggerli.

Se i delitti più efferati e i gialli avvolti nel mistero, da insolubili trovano il loro colpevole, l'amore per Alice ha sempre un po' di alti e bassi, anche quando sembra aver trovato l'uomo che le chiede di sposarlo. Come in un romanzo di formazione a puntate, che si sviluppa un libro dopo l'altro, la specializzanda Alice Allevi cerca di districarsi tra gli uomini della sua vita: Claudio Conforti (altresì noto come "CC"), Arthur Malcomess e l'ispettore Calligaris.  

Anche in UN PO' DI FOLLIA IN PRIMAVERA, giallo coinvolgente e chick lit rosa al punto giusto, Alice piace tremendamente, con tutti i suoi pensieri e il suo filosofeggiare sulla vita, ma soprattutto sull'amore. Tutto è imprevedibile e mutevole, grazie ai colpi di scena che tengono intrappolato il lettore. Gli omicidi, anche in UN PO' DI FOLLIA IN PRIMAVERA ci susseguono a catena. Alice è curiosa, tremendamente curiosa, non di morbosità, ma di interesse umano, da vera filantropa della vita, piena dei sentimenti più nobili anche quando non se ne sente all'altezza. È fantastica. È unica. Non tutti ricordano con sincero interesse e quasi affetto il professore con cui si è sostenuto un esame all'università. Lei, sì.

Un uomo si suicida. È il paziente di un noto professore di psichiatria, Ruggero D’Armento, che Alice Allevi, da studentessa, ha seguito con interesse nelle varie lezioni e nei seminari.

Dopo poco, anche l'importante professore viene trovato morto: però assassinato. La sua non è una morte qualunque, come nessuna lo è quando c'è Alice Allevi nelle vicinanze. L’indagine su questo omicidio è impervia, ma c'è sempre la specializzanda Alice, un po' pasticciona alla Bridget Jones, un po' signora in giallo, che si impegna, prendendola a cuore come suo solito. 

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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